Art. 6. Tanto il capitale delle obbligazioni da rimborsare ed il premio relativo, quanto gli interessi che non venissero riscossi alle rispettive scadenze resteranno per un quinquennio dalle scadenze stesse in deposito infruttifero nella Cassa della Società. Compiuto il quinquennio senza che siano stati riscossi, si prescriveranno a vantaggio della Società quelli derivanti dalle obbligazioni di serie (4) e (B), ed a vantaggio dello Stato quelli derivanti dalle obbligazioni di serie (C). Art. 7. Le cartelle delle suddette obbligazioni saranno impresse sopra carta filigranata esprimente il titolo della Società, saranno staccate da registri a matrice, conterranno nel loro contesto la menzione del presente Decreto e porteranno due bolli a secco, uno con lo stemma reale e la leggenda Regno d'Italia, l'altro con lo stemma della Società e la leggenda S. D. Strada fer rata centrale Toscana. Saranno numerate progressivamente per ognuna delle serie designate nell'art. 2 del presente Decreto e porteranno le firme del Gerente e del Cassiere della Società e di un Commissario del Governo. A ciascuna cartella saranno unite trentasei cedole (vaglia) pel ritiro semestrale dei frutti pel corso di diciotto anni. Esaurite le dette cedole le obbligazioni tuttora vigenti saranno concambiate in altre corredate di una nuova serie di cedole per i semestri successivi, fino al termine stabilito per l'estinzione totale delle obbligazioni. Le cedole semestrali avranno pure un bollo a secco portante la iscrizione - Ferrovia centrale Toscana. Art. 8. Le cartelle delle obbligazioni saranno bollate col bollo a centesimi 30. Art. 9. Gli interessi semestrali ed il capitale e premio delle obbligazioni estratte saranno pagabili : (a) In Siena presso la Cassa della Società ; (b) In Firenze, Genova, Livorno, Milano, Torino e nelle altre città che venissero in seguito designate d'accordo tra la Società ed il Ministro delle Finanze, dalle Casse governative che verranno per tale effetto delegate; (c) In Parigi, Londra, Francfort sul Reno, Bruxelles ed altre Piazze estere che fossero in seguito determinate di concerto come sopra in franchi effettivi dalle Case bancarie che verranno a tal uopo incaricate. Art. 10. Il Ministro delle Finanze d'accordo colla Società rappresentata da un suo delegato stabilirà il saggio minimo, al quale potranno alienarsi le obbligazioni disponibili su quelle create col presente Decreto, e farà le disposizioni occorrenti, affinchè in senso dell'art. 4 della legge del 24 luglio 1861 sia assicurata la pubblica concorrenza. Ordiniamo che il presente Decreto, munito del Sigillo dello Stato, sia inserto nella raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti del Regno d'Italia, mandando a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare. Dato a Torino addi 4 gennaio 1863. VITTORIO EMANUELE Registrato alla Corte dei conti addì 15 gennaio 1865 M. MINGHETTI. |