Vocabolario dei dialetti bergamaschi antichi e moderniFratelli Bolis, 1873 - 1436 pages |
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Vocabolario dei dialetti bergamaschi antichi e moderni compilato da Antonio ... Antonio Tiraboschi Affichage du livre entier - 1873 |
Vocabolario dei dialetti bergamaschi antichi e moderni Antonio Tiraboschi Affichage du livre entier - 1873 |
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Expressions et termes fréquents
acqua alcuno altrui Andare assai Assonica Aver Bala bianco Bisogna boca bocca Bremb buona cane canto capo carne Carta casa cassa cavallo certo checchessia chiamano colla colore Colui comune conto corpo Dare dice Dicesi dire donna dré Erba ergù fanno Fare ferma ferro filo fina fiori fondo forma gambe giro giuoco gran grande grosso Inda lana lascia laur lavoro legno letto Levare lingua luna lungo luogo male Mandare mangia mano mare mente Mettere mezzo miga mond mort nome occhi öna paga pane panno pare parlare parole passa Perdere persona pezzo piano Piccolo piedi Pigliare poco porta prende proprio punto pure sale segno senso serve simili Sorta specie stà Stare Strumento suol Tenere terra Tirà Tosc Toscani Uomo vale Vedi Venire verso vestito voce vuol
Fréquemment cités
Page 860 - Dicesi anche a quella macchia o altro segno esteriore impresso in qualche parte del corpo, e che da. alcuni si crede nascere da soverchio appetito della madre nella gravidanza, di quel cibo o bevanda, che da quella macchia si rappresenta.
Page 830 - Nanna. Voce usata dalle balie , quando nel ninnare o cullare i bambini vogliono farli addormentare ; ed anche è usata per esprimere il loro dormire, e la culla stessa.
Page 829 - Strumento di legno a guisa di navicella , ove con un fuscello, detto spoletto, si tiene il cannel del ripieno per uso del tessere.
Page 1028 - Coricare i rami delle piante ei tralci delle viti, senza tagliarli dal loro tronco, e coprirli di terra, acciocché faccian pianta e germoglino per sé stessi.
Page 993 - Terrazzino. È un piano orizzontale,- per lo più di pietra, il quale fa aggetto nella parete esteriore della casa, davanti a una finestra che non abbia parapetto , ed è ricinto da una ringhiera o da balaustri. In Roma, in Napoli, e altrove, si chiama Balcone : in altri luoghi è chiamato Poggiuolo, voce che pare adoperata quasi nello stesso senso da antichi scritturi toscani. PÒGS PÓJA PORI
Page 798 - Quella parte del lucignolo della lucerna e dello stoppino della candela che per la fiamma del lume resta arsiccia, e conviene torla via perché non impedisca il lume stesso. Moccusción. Acer, di Moccùsc. /•'. Mocliètt, tee. V. Mocchètt, ecc. Mocój , ecc. V. Moccój , ecc. Moda. Moda. Usanza. A la mia moda. iig. I modo mio. A 1
Page 525 - Far le fiche di lingua è quell'atto che colle mani si fa in dispregio altrui, messo il dito grosso tra l'indice e il medio...
Page 1071 - Rifare a una cosa le parti guaste e quelle che mancano o per, vecchiezza o per altro accidente — Rimontare, diconlo varj artisti nel sig.
Page 736 - Bazza. Quel numero di carte che si vince volta per volta agli avversar] . e che colui che le • vince si pone davanti a sé in un mucchio. Màn. T. di Giuoco.
Page 736 - Tanta quantità di materia quanta si può tenere o stringere in una mano. 1 diminutivi Mancialèlla e Matuìlèlla valgon Manciata non piena. CUPÌN, Giumèlla, Quanto cape nel concavo di ambedue le mani , per lo lungo accostale insieme. V. FA