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ANES

appiccati a un forellino fatto nel lobo degli orecchi. Pochi uomini portano quest' ornamento, che è di uso generale presso le donne; queste sogliono aggiungervi dei pendenti. Vedi Pendènč. Anem Animo.

Da'n l'anem - Aver qualche presentimento di checchessia. Al paria che'l me'n dés l'anem Il popolo toscano tradurrebbe : Pareva che un animo me lo dicesse. Il Giusti usò lo stesso modo in una lettera al Manzoni Pareva che un animo. : «< mi dicesse, che Montanelli doveva portarmi una buona

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Anga - Dicesi per ischerzo o dispregio nel sig. di Mitra. Angà Vangare. Angada Vangata, Colpo dato colla vanga e Quella quantità di terreno che può capire sur una vanga.

Puntata sig. Quanto in una volta il contadino vangando può ficcare la vanga nella terra. Angadùr Vangatore. Angel Angelo e Angiolo.

Angel - Angelo. Fig. dicesi di persona di costumi illibati, o di straordinaria bellezza. Noi lo diciamo anche di persona Quieta, Docile; onde Quiet, Sae come un angel vale Cheto come olio, cioè Quietissimo.

Angel, ed in V. G. Morti Angiolino (Tosc.), lo dice il popolo di un bambino morto innanzi a' sette anni Dicesi

ANGIÖS

pure dell'accompagnamento che se ne fa alla sepoltura. Coss' ei töc quei lüsur? - L'è un angel, ü morti- O che sono tutti quei lumi? È un angiolino.

Grigna ai angei - Lo diciamo di quella specie di sorriso che pare di scorgere sul volto ai bambini. L' It. Ridere agli angioli vale Ridere e non sapere di che.

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Indà vià coi angei - Uscir di mente, Cader dalla memoria, dimenticarsi Porre o Piantare una vigna, vale Essere distratto, Non attendere a quel ch'altri dica.

Angeli Angelino, Angeletto, Angeluccio.

Angheréa Angheria, Aggravio,
Gravezza, Imposizione.
Angiös Breve, Brieve o Brevino.
Cosi chiamano un involtino
sodo e schiacciato, a guisa di
una piastrella, ricamato d'oro
o d'argento o di seta, aggiun-
tovi dentro qualche segno di
devozione. Ponesi al collo dei
bambini fasciati, o altramente
vestiti, pendente sul petto me-
diante un nastro di seta, spe-
cialmente quando si portano a
spasso. Il Gozzi pare usi Agnus-
dei in questo medesimo senso,
allorchè dice:

Che è pur gran cosa vedersi serrato
Come la cera dentro all'agnusdei.

Pentacolo, Amuleto. Arnese consimile al Breve, ma che contiene figure o caratteri strani, cui la superstiziosa credulità attribuisce virtù contro malie,

ANIMA

incantesimi, veleni, ecc. Angol Angolo.

Angonéa Agonia o Angonia. Quel dolore che prova l'uomo nell'ultima lotta della natura contro la morte. Lat. Ango, Tormentare, Affogare; Gr. Agonia, Combattimento; Ted. Todeskampf, Agonia, Combattimento di morte.

Es in angonéa - Agonizzare, Essere in agonia di morte, Essere agonizzante.

Sund l'angonéa - Suonare il transito, Sonare a agonia. Angöria Anguria. Frutto noto, che in Toscana è detto Coco

mero.

Angoscia, Angossa Angoscia, Affanno, Travaglio.

Iga l'angossa - Vedi Strempià. Angossa o Ingossa - In V. S. M. si prende anche per Nausea ; onde Fa'ngossa sig. Fare stomaco, Nauseare, e Vegn ingossa sig. Sentir voglia di vomitare. Angöstia Angustia, Miseria, Strettezza di vivere.

Anguéla Anguilla. Pesce notissimo.

Anguilà Titubare, Vacillare of

Vagellare, Stare ambiguo, Non si risolvere, Star fra due. Ani ani Ani ani. Voce colla quale si chiamano e allettano le anitre domestiche. Ànima Anima.

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ANIMA

Anima danada - Dannato, Condannato all'inferno.

Anima danada - Vale anche Uomo pessimo, Uomo di perduta coscienza, Uomo iniquissimo, Scellerato. Fr. Ame damnée.

Anima longa Anima lunga (Tosc.), Fuseragnolo, Spilungone, Como lungo assai.

A ghe dares a' l'ànima - Gli darei il cuore e le viscere ; Farei di tutto per l'amore di quello.

Bun' ànima de ne mader Bun' anima de mé puder, o Mé mader o pader bun'anima - Mia madre, Mio padre di buona memoria.

Caà l'ànima o'l fidec a ergù Uccidere uno, Ammazzarlo. Lat. Animam alicui adimere, arripere, auferre.

Caà l'anima - Si dice anche nel sig. di Squarciare le viscere, il cuore, Lacerar l'anima per compassione.

Es du corp e ön'ànima sula Vedi Corp.

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Animali Porcaccio. Si dice anche ad uomo per ingiuria Animalone e Animalaccio, Uomo sciocchissimo.

Animèta (T. Ecclesiast.) Pala. Quadrello di finissima biancheria ben insaldata ad uso di coprire il calice nel tempo della messa dall'offertorio alla comunione.

Animète, e più comunemente Biaolù Vedi.

Animi Animetta, Animuccia. Vedi Anima.

Animo! Coraggio! Su! Via! Animo!

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ANTA

Abbeveraticcio, quel che rimane nel vaso dopo aver bevuto. Anse Anzi.

Ansés V. S. M.; Ansis V. I.; a Gazzaniga Röse d'san Zors; ad Albino Röse de la Madóna ed anche semplicemente Madóne; ad Alzano Madonine Narciso o Narcisso. Produce le frondi simili al porro, sottili, molto minori e più strette; il fusto è concavo e senza frondi, il quale cresce più d'una spanna: fa il fiore bianco e di dentro giallo, comechè in alcuni si ritrovi porporeo. La sua radice è cipollina, rotonda e bianca di dentro: il seme è quasi come serrato in una cartilagine, nero e lungo. Il narciso comunemente conosciuto spira di soave odore. Gr. Anthos, Fiore. Ansia Lo diciamo dell' Impazienza che si ha nell'aspettar qualche cosa; Ansia, Ansietà, Brama. Sp. Ansia.

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Ante de estére, c armare Sportelli, Imposte. Vedi Vestére.

Inda so per l'anta o per l'ös; Mena' l'ania o l'ös - Vedi Ös. Antà, Vantà o Antà sö Vantare, Lodare, Esaltare, Magnificare, Celebrare.

Antas, Antas sö de per lur Vantarsi, Darsi vanto, Gloriarsi, Millantarsi, Vanagloriarsi, Ammirar se stesso, Dir bene di se medesimo, Innalzare più su che il cielo le cose sue, Ungersi o Untarsi gli stivali da lor posta, Pregiarsi, Esaltare suoi meriti.

Anta so ergü ed anche Sgiunfal sö, Fal tegn de bu - Adulare, Soiare, Dar la soia, Dar l'allodola, Dar caccabaldole, moine, roselline, la quadra e la trave, e più popolarmente Andare a Piacenza, ovvero alla piacentina, e talvolta Ligiar la coda.

Antà sö ergól a ergù Orpellare. Dicesi quando alcuno mediante la ciarla, e per pompa delle parole vuol mostrare che quello che è orpello sia oro,

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