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I.

Origine della guerra di Crimea. Il Piemonte è invitato ad entrare nell'alleanza delle potenze occidentali. Trattati. Discussioni in Parlamento. - Dichiarazione di guerra.

Le cause generali della guerra di Crimea risiedono nella antica ed ancora insoluta questione d'Oriente. L'occasione nacque da un conflitto religioso tra latini e greci in Palestina. La Francia intervenne a favore dei latini, indirizzandosi alla Turchia perchè facesse valere i loro diritti; la Russia intervenne a favore dei greci, indirizzandosi similmente alla Turchia. Così la questione tra due chiese cristiane in Palestina divenne questione di prevalenza tra la Francia e la Russia nei Consigli del Sultano. Ora una questione in cui erano impegnate la Francia e la Russia a Costantinopoli, non poteva essere indifferente all'Inghilterra. Questa intervenne prima come mediatrice, poi come parte interessata. E siccome la Turchia mostrava di cedere piuttosto alla pressione della Francia e dell'Inghilterra che a quella della Russia, così lo Czar fece sapere al governo turco che avrebbe fatto occupare i Principati Danubiani allora dipendenti dalla Turchia; ed infatti il 3 luglio 1853 le teste delle colonne russe passarono il Pruth ed entrarono in quel paese.

Ma già, come risposta all'intimazione, le flotte francese ed inglese, dalle stazioni di Salamina e di Malta, ove stavano

raccolte, fino dal 13 giugno s'erano avvicinate allo stretto dei Dardanelli, ancorandosi presso l'isola di Tenedo nella baia di Besika.

Non cessarono tra le grandi potenze europee, le trattative per accordarsi sul contegno da tenere di fronte a questi avvenimenti. Ma finalmente, non riuscendo la Turchia ad ottenere lo sgombro del suo territorio, sulla metà di ottobre 1853 cominciarono fra turchi e russi le ostilità nei Principati Danubiani, in Armenia e sul mare, e nei primi tempi le truppe turche riportarono qualche vantaggio. La Francia e l'Inghilterra rimasero alle vedette.

Se non che, il 30 novembre 1853, la flotta russa, forzato l'ingresso della rada di Sinope, vi batteva ed incendiava sette fregate turche, due corvette ed alcuni legni minori.

Dopo tal fatto, le squadre francese ed inglese, che già si erano avanzate a Beicos nel Bosforo, il 3 gennaio 1854 entrarono nel Mar Nero, per proteggere le coste ed i navigli ottomani da nuovi attacchi della squadra russa. Le operazioni continuarono in terra con lentezza russa e con pazienza turca. Ma la Russia intendeva di darvi impulso più attivo coll'aprirsi della nuova stagione, come infatti avvenne. Sul finir dell'aprile le sue truppe, passato il Danubio, posero l'assedio a Silistria, dopo di aver respinto tutte le pratiche fatte dall'Inghilterra e dalla Francia per indurla a ritirarsi dai Principati Danubiani. Questo rifiuto coinvolse le due potenze nella guerra che già combattevasi tra la Turchia e la Russia.

Il 27 marzo 1854 l'Imperatore dei francesi, Napoleone III, comunicava al Senato ed al Corpo legislativo la dichiarazione di guerra della Francia alla Russia, e lo stesso giorno, un messaggio della Regina Vittoria al Parlamento inglese comunicava eguale dichiarazione per parte dell' Inghilterra. Il 10 aprile fu segnata tra i due Stati una convenzione, per la quale essi si univano in alleanza allo scopo di proteggere l'integrità dell'impero turco.

Gli apparecchi andarono in lungo e le operazioni ebbero per cinque mesi un indirizzo oscillante, finchè fu deciso di dirigerle contro la penisola di Crimea e contro Sebastopoli. Ne daremo altrove un cenno brevissimo dal loro inizio fino

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