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§ 93. Continuazione: condizioni necessarie a rendere il blocco obbligatorio ai neutrali.

A rendere il blocco obbligatorio ed operativo delle sue legittime conseguenze, in confronto dei neutrali ci vogliono due condizioni: cioè che venga dichiarato e convenientemente notificato, e poi che sia blocco effettivo, e non puramente fittizio, o come dicono in carta o di gabinetto.

La dichiarazione si suol fare per le consuete vie diplomatiche e colla pubblicità dei fogli uffiziali affinchè le nazioni interessate possano averne notizia. In difetto di essa, e secondo molti pubblicisti e la pratica di alcune nazioni anche insieme ad essa, si fa luogo ad una notificazione speciale, che è un'avvertenza da darne ai legni neutrali quando si accostano alla linea del blocco. L' Inghilterra segue la massima, che fatta la notificazione generale diplomatica, questa speciale divenga superflua, dovendosi ritener conosciuto ciò che fu debitamente pubblicato: invece la Francia ed altre nazioni hanno mostrato coi fatti maggiore condiscendenza e più giusto riguardo ai neutrali, potendo benissimo accadere che legni mercantili avessero salpato dal porto avanti l'arrivo della dichiarazione del blocco, e perciò ne ignorino la esistenza. All'opposto poi si tiene comunemente, che anche prima e senza quella generale notificazione il blocco divenga efficace ed obbligatorio per la speciale avvertenza fattane ai legni che sopravvengono. E ciò a tutta ragione; perchè l'importante pei neutrali in questo particolare si è, che sappiano il fatto del

blocco, e poco rileva il modo pel quale ne vennero avvisati (1).

In secondo luogo dev'essere blocco effettivo, cioè consistere nel reale e permanente investimento o chiusura del passaggio con una forza sufficiente a rendere impossibile senza evidente pericolo l'entrata e la uscita. Il che si può fare, trattandosi di blocco marittimo, o con vascelli stazionati a poca distanza, od eziandio secondo la condizione del luogo con batterie appostate alle sponde (2). Va quindi escluso il blocco per incrociatori, che corrano vagando senza determinata posizione, e quello di una forza evidentemente inferiore all'uopo di chiudere i passi.

E tanto dura la legittimità del blocco quanto la sua effettiva esistenza, di sorte che rimossa la forza bloccante s'intende cessato ogni effetto, e quindi libero ai neutrali il passaggio (3). Alla qual regola alcuni pubblicisti fanno eccezione pel caso di una di

(1) La notificazione generale è di uso moderno ma non è ritenuta di obbligo, nè quindi necessaria per la legittimità e pegli effetti del blocco. Ma necessario è bensì, che per uno od altro modo il neutrale sia venuto o potesse venire in cognizione del fatto.

Confr. Hautefeuille 1. c. pag. 196 e 212.

(2) Il patto della neutralità armata del 1800 poneva il principio: Non si accorda la denominazione di porto bloccato se non a quello, dove per la disposizione della potenza che lo attacca con vascelli stazionati e sufficientemente vicini vi ha danno evidente di entrarvi. » Poi l'Inghilterra nelle separate convenzioni coi potentati del nord inserì la stessa regola, ma sostituendo alla e un ovvero, così che suona: vascelli stazionati ovvero sufficientemente vicini.

(3) La Giurisprudenza inglese ammette la regola solamente pel blocco non uffizialmente notificato: quando invece abbia avuto luogo tale notificazione, non ritiene levato il blocco, se non per un altro atto uffiziale che lo dichiari. Confr. Ortolan t. II. p. 336.

spersione momentanea prodotta dalla burrasca, o da simile accidente; ma altri non accettano eccezione alcuna (1).

Di blocchi puramente fittizzi o di gabinetto si è fatto uso ed abuso grandissimo in passato, e in modo strano dall' Inghilterra e dalla Francia nelle guerre napoleoniche. Il primo esempio lo aveva dato l'Olanda l'anno 1584 dichiarando in istato di blocco tutti i porti della Fiandra rimasti in potere della Spagna sua nemica. Seguì la Spagna contro gli Olandesi stessi per rappresaglia e poscia (1663) contro il Portogallo. Il falso sistema passò anche in un trattato tra l'Olanda e l'Inghilterra alleate contro la Francia nel 1689. l'Inghilterra poi se ne valse in tutte le guerre sull'Oceano; e soltanto la neutralità armata sullo scorcio del passato secolo la tenne alquanto in rispetto per allora. Ma la guerra ostinata colla Francia dopo la rottura della pace di Amiens fece perdere ogni ritegno a' due tremendi rivali. Prima l'Inghilterra il 16 maggio 1806 proclamava bloccati tutti i porti, le rade, le coste, i lidi dalla foce dell' Elba fino a Brest. Napoleone rispondeva col decreto di Berlino 21 novembre di quello stesso anno, dichiarando il blocco a tutte le isole britanniche; i sudditi inglesi colti in paese occupato dalla Francia doversi tenere prigioni, ogni commercio di mercanzie inglesi severamente proibito, ed ogni proprietà inglese ritenuta di buona preda; una nave, che abbia toccato porto inglese, esclusa dall'approdare al continente (2). Rincarì la dose l'In

(1) Fra questi Hautefeuille 1. c. p. 200 seg.

(2) Questo sistema, che si disse del blocco continentale, avrebbe veramente rovinato l'Inghilterra se avesse potuto sostenersi; ma era un dar di cozzo contro la natura delle cose con danno di tutti.

ghilterra con Ordinanza del Consiglio 7 gennaio 1807: bloccate le coste tutte dell' impero francese, e delle sue colonie, e tutte ugualmente le coste degli alleati alla Francia, e il littorale di quei popoli i quali senza pur essere nemici dell'Inghilterra, si rendevano servili alla prepotenza francese tanto da aver aderito al sistema continentale. Napoleone a riscontro col decreto di Milano (17 settembre 1807) pronunciava la confisca di qualunque naviglio che avesse sopportata visita dalla marina inglese, ed allargava il blocco per mare e per terra a tutti i possedimenti britannici. Lotta furibonda e dissennata di due giganti, che colpiva e abbatteva senza legge e discrezione quanto stava loro d'attorno, cioè l'Europa non solo ma il mondo pressocchè intero costretto a ripararsi come meglio avvenisse sotto le braccia dell' uno o dell' altro.

Ammesso il blocco fittizio, se ne traevano due altre conseguenze ugualmente esorbitanti: cioè

1) che fosse lecito predare legni neutrali anche in alto mare qualora dopo avuta notizia della dichiazione si trovassero diretti a porti bloccati (diritto di prevenzione), e

2) che fosse del pari lecito inseguirli fin dove e per dovunque piacesse quando fossero usciti da tali porti (diritto d'inseguimento). Per questa guisa la guardia e caccia ai neutrali o mediante incrociatori della flotta o con legni corsari facendosi per tutti i mari, ne andava turbato ed interrotto qualunque loro commercio coi belligeranti, onde il blocco fittizio invece che una limitazione alla libertà di tali commerci ne diveniva la negazione (1).

(1) Sostenitori di questi pretesi diritti di prevenzione e d'inseguimento sono fra gli altri Bynkershoek, Wheaton e Ortolan. Confr. Hautefeuille 1. c. pag. 229.

Il solenne bando al blocco fittizio venne finalmente pronunciato dal Congresso di Parigi nella dichiarazione del 16 aprile 1856 n. 4. I blocchi per essere obbligatorii devono essere effettivi, vale a dire mantenuti da una forza bastevole per impedire realmente l'accesso al littorale del nemico. » La qual disposizione, con tutto che segni un grande progresso, nondimeno appare indeterminata a difettosa tanto da lasciar luogo ad incertezze più d'una, e quindi ancora ad arbitrii de' maggiori Potentati; onde resta il desiderio, che in altro Congresso venisse meglio definita e compiuta (1).

§ 94. Rottura del blocco; sue conseguenze;
alcune specialità.

Per effetto naturale del blocco effettivo e notificato resta proibito ai legni mercantili l'accesso a quei luoghi senza il consenso del bloccante; e chi ne faccia tentativo, si espone alla presa e confisca del legno col suo carico; in ciò sta la sanzione del diritto di

(1) Per esempio si può chiedere: a quale distanza dal littorale bloccato potrà stazionarsi la forza armata; in quali casì per l'allontanamento della forza armata si riterrà levato il blocco e in quali no; fino a qual punto sarà lecito inseguire e predare un bastimento uscito dal luogo bloccato; chi stabilirà l'ammontare della forza che abbia a riputarsi sufficiente per attivare il blocco; e posto il blocco effettivo, quale maniera di notificazione sarà inoltre necessaria o bastevole ? Questi quesiti risolti diversamente, siccome vedemmo, dagli scrittori e dalla pratica giurisprudenza delle nazioni rimangono tuttora abbandonati alla discussione.

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