TRIBUNALI STRANIERI (*) PARTE DEI SECONDA Delle sentenze Penali e della loro CAPITOLO I. Oggetto della Parte seconda. 1. Obietto della trattazione 2. Principali differenze fra le sentenze in materia civile e quelle in materia penale - 3. Divisione della Parte Seconda. 1. Dimostrammo nella Prima Parte come si debba, secondo i principii del diritto, rispettare l'autorità delle sentenze rese dai tribunali stranieri in materia civile, considerandole come legge delle parti, ed espressione incontestabile di verità e di giustizia. In questa ci proponiamo esaminare, se eziandio le sentenze pronunziate dai tribunali in materia penale debbano avere autorità di cosa giudicata fuori del territorio. Non si è mai dubitato che, a tutelare la sicurezza e la libertà personale, sia necessario impedire i procedimenti reiterati, la moltiplicità delle accuse, dei giudizii e delle pene per lo stesso reato (1), ma non si può con la stessa (*) Vedi per la PARTE PRIMA, il Tomo XIV. (1) La chose jugée est une égide qui protége désormais la vie l'honneur, le repos des accusés. (MANGIN, action publique n. 370) - Questo principio è stato a noi tramandato dai romani; qui de crimine publico in accusationem deductus est, ab alio super publico eodem crimine deferri non potest (L. 9 COD. de accusationibus et iscript. ). Il diritto canonico confermò la stessa massima. Nelle Decretali di Gregorio si legge infatti la seguente decisione del Concilio di Magonza; de his criminibus de quibus absolutus est accusatus, non potest accusatio replicari (Lib. V. t. 1. c. 6). Ai tempi nostri è generalmente considerato come un principio di diritto pubblico. Confr. FAUSTIN HÉLIE Traité de l'istr. crim. n. 983 e seg. WENDLER, de re judicata in causis criminalibus jugée au criminel. GRIOLET, chose Scienze Noolog. T. XV. - 1 |