* Atacalit V. ACATALIT.' *Atacamêint, s. m. Attaccamento, per Affezione, V. ATACH. Avéir dl' atacaméint Portare affezione a checchessia o a chicchessia. *Atacapagn, s. m. Attaccapanni, Attaccavestiti, Cappellinaio. Arnese or mobile, or fisso, a uso di appendervi vestiti, cappelli e altro. Nel primo caso è un' asta di legno che si regge su tre o quattro piedi, e alla cui cima sono due o più grucce; nel secondo caso sono più caviglie piantate orizzontalmente in fila nel muro, o in asse fermata al medesimo. (Carena voc. di art. e mest.) In bol. diciamo anche Crusira. *Atacar, v. a. Attaccare, Appiccare. Unire qualche cosa ad un' altra. Appiccare, Appendere, Sospendere, Attaccare in modo, che la cosa resti sospesa: Appendere un quadro, Appiccar l'uva, Sospendere una lumiera, e simili. Affiggere, per Attaccare una carta, uno scritto al muro. * Atacar fugh - Appiccare il fuoco, Attaccare il fuoco, Metter fuoco. Atacar al nemigh Attaccar l' inimico. T. milit. Investirlo, Attaccar la zuffa, la battaglia, Cominciarla. Atacars e n' la finir piò Attaccarsi come la gramigna, o come le mignatte: dicesi delle persone noiose, da cui si dura fatica a liberarsene. = Atacars a una cossa Attaccarsi a una cosa Eleggerla per la migliore. Atacars al man Attaccarsi alle mani Rubare. Atach, s. m. Attacco per Assalto p. e. di una fortezza, o per Battaglia, è di cattivo uso. Andar al atach d' una furtezza Andar all' assalto d' una fortezza = Assalirla per impadronirsene. Atach Attaccamento. Attacco per affezione è riprovato da molti. Il voc. di Napoli lo registra con esempio del Segneri; e il VIANI lo difende con altri esempi d'illustri scrittori, e conclude » Attacco e Attaccamento, Chi ha giudizio saprà e vorrà talvolta usarli. Il TOMMASEO senz'altro osserva e scrive » Sono due voci che s' usano in senso d' affezione intima, colla differenza, che l'attaccamento è innocente, l'attacco non tanto attaccamento al proprio dovere, alla propria famiglia, a un amico, attacco al giuoco, al danaro, e simili. Atach ed pet Infiammazione di petto, che dicesi Pleurite se è della Pleura, e Pneumonite se del Polmone. *Atach, avv. Accosto, Allato, Accanto, Appresso, Vicino. V. INTACUNA Atacunar V. INTACUNAR. Atanajà, add. Attanagliato. Tormentato dalle tanaglie. I toscani dicono Gridare come un attanagliato, e vale Gridare come uno stretto dalla tanaglia. Noi diciamo: Lavurar atanajà, è intendiamo, Lavorare con fretta, e attenzione come Chi fosse forzato dal castigo della tanaglia. Atanajars a far un quel Affrettarsi, Darsi tutta la premura nel far checchessia. Essr' atanajà a studiar, a lavurar Essere accanito al lavoro, allo studio, Indefesso, Continuamente applicato. Atanasi, n. p. m. Atanasio. Atanagio. Atapars, v. n. Tapparsi, Imbaccucarsi. Coprirsi di panni. *Atartuflà, add. Attartufolato; da Attartufolare. * Atartuflar, v. a. Attartufolare. Apparecchiare una vivanda a modo de' tartufi, o con tartufi. V. Diz. di Nap. Atavanà, add. Irrequieto, Inquieto. Che non ha riposo. A guisa di chi è assalito da' tafani. * Quando uno si mostra amantissimo di una persona, e le sta sempre vicino, diciamo Ali è atavanà drì: anche in questo signif. prendendo la metafora da' tafani che stanno sempre attorno. Atavanars, v. n. Inquietarsi. Essere irrequieto. Atavlars, v. n. (dal franc. s'attabler) Porsi a tavola. Sedere a mensa. * Ategià, add. Atto, Idoneo. Disposto, Inclinato. Éssr' ategià, o Mustrars ategià a far una cossa Essere disposto, inclinato a far una tal cosa. *Ategiar, v. a. Atteggiare. Dare il gesto alle figure acciocchè esprimano gli affetti che si vogliono rappresentare. Ategiars, v. n. Atteggiarsi. Muoversi, volger la vita, la persona. * Atêint, add. Attento. Che usa attenzione. Intento, Diligente. ---- Star atéint Tender gli occhi, Stare in osservazione, in agguato, Vegliare, Usare tutta l'attenzione possibile. VOL. 1.° Attenzione! Voce di comando, e vale, Balate bene, State attenti. Atenziôn, s. f. Attenzione, Attendimento, Applicazione d'animo. * Atenzion Attenzione per Riguardo, Cortesia, ecc. In questo signif. è voce riprovata; ma l' usano i Toscani, e il FANFANI scrive: Attenzione Per disposizione dell' anima che induce a cogliere tutte le occasioni da fare servigio altrui. Cura che altri si piglia in pro d' altrui, I prevenire altrui con servigi. Il VIANI la difende con buone ragioni, citando l'autorità del SALVINI e del GHERARDINI. Ciamar l'atenzión Chiamare o Richiamare l'attenzione sopra chi, o checchessia, è maniera da non usare. * Ater V. ALTER. *Aterà, add. Atterrato da Atterrare - Fig. Lasso, Affaticato, Debilitato. A son propri aterà Sono atterrato, Sono stanco, affaticato. * Aterar, v. a. Atterrare propr. Gettare a terra. Abbattere, Demolire, ma l'Abbattimento si fa d'un sol colpo: e la Demolizione si opera a poco a poco: il terremoto abbatte: i muratori demoliscono. ToмM. 16 Verb ativ Verbo attivo. In glam. Quello che opera immediatamente sopra qualche obbietto. Aliv Attivo, In Terap. dicesi di Rimedio che produce effetti energici. Vetta ativa - Vita attiva, dicesi Quella di chi esercita molto il corpo; ed è contraria di Sedentaria. Ativ - Attivo, con voce d'uso, signif. Tutti i beni mobili, ed immobili, gli averi, le azioni; il suo contrapposto è PasSivo. *Ativar, v. a. Attivare; registrata come voce dell' uso. Il VIANI ci riferisce l'opinione di GIO. BATTISTA NICOLINI FIORENTINO intorno a questa voce con queste parole » dalla voce Attivo è invalso presso noi, forse per l'esempio de' francesi, il verbo attivare, il quale benchè non si trovi nel vocabolario, io non ardirei condannare; ma credo che talvolta s'usi impropriamente, e invece d' Attuare, il quale, a dir vero, non esprime l'istessa idea. » Ativaziôn, s. f. Esecuzione, Adempimento. Attivazione, è Voce dell' uso. Atività, s. f. Attività. Astratto di Attivo. Potenza attiva Prontezza, Speditezza nelle azioni. zatore. Che attizza, Che incita, Che proVoca. V. STUZICA DÔUR. Atizamêint, s. m. Attizzamento, Instigamento, Incitamento. L'attizzare. Atizar, v, a. Attizzare. Accozzare i tizzoni insieme sul fuoco perchè abbrucino, Rattizzare Per metaf. Aizzare, Incitare, Stimolare. * Atmusfera, s. f. Atmosfera. T. fisico. L'aggregato di tutti i fluidi aeriformi, che coprono la terra, e la circondano sino ad una altezza non bene determinata, ma che si crede essere di 40 miglia all'incirca. Ella è composta principalmente di gas azoto, e di gas ossigeno e il volume del primo sta al volume del secondo, come il quattro all' uno. Atom, s. m. Atomo. Attimo è voce corrotta. Particella di materia minutissima, che si crede indivisibile, perchè la sua divisibilità sfugge ai nostri sensi. = In un In t'un atom, post. avv. atomo In uno stante, In un tratto, In un punto. * A tort, mod. avv. A torto= Ingiustamente, Senza ragione. Atôur, s. m. Attore, per Colui che rappresenta una parte scenica, Istrione, Commediante: questo è il signif. che più si usa in Bol. In italiano Attore, vale Facitore, Che fa, Che opera; ed anche Colui che nel litigare chiama altrui in giudizio, il cui avversario si chiama Reo; e Quegli ancora che amministra li fatti altrui. Atôurèn, e Datôurèn, avv. Attorno, D'attorno e Dattorno, Intorno, Da torno, A torno, Tutto attorno. Da ogni lato. *Atourèn-In dosso. N' avéir gneint atóurèn Non aver abito indosso, Essere sprovveduto del necessario. *Atrat, add. Attratto, Rattratto, Rattrappato, Rattrappito. E si dice di chi non può distender le membra. Atrat V. AZIDENTA. * A trat, mod. avv. A tratti. Parlare a tratti, spiega il GHERARDINJ, in opposizione a un esempio della Crusca » vale parlare adagio e con intermessi riposi, con intermissione di pause. Questo è il vero significato usato in Bol. La Crusca dà » Parlare con motti, Argutamente. E così ancora registra il voc. di Napoli. * Atrat Attratto, part. di Attrarre. * Atrativa, s. f. Attrattiva. Maniera che attrae, Virtù di attrarre. Allettamento. Una dona ch' ha degli atrativ Donna che alletta, che piace. * Atravers, avv. Attraverso, A traverso, Per traverso, Trasversalmente, Traversalmente. Per fianco, obliquamente; e talora per mezzo, Diagonalmente; dicesi nel proprio, come nel fig. Usasi ancora in forza di preposizione. Arvultars atouren Attortigliarsi, cioè volgersi intorno, in giro. - Tors, o Cavars d' atouren qualchdon Levarsi, Togliersi alcuno da dosso, o d' attorno Liberarsene, Allontanarselo. - * Atraversar, v. a. Attraversare. Porre a traverso, Traversare Passare a traverso Fig. Opporsi, Impedire, Contrariare. Atraversar la strà Traversare la strada Percorrere la linea della sua larghezza E fig. Impedire, Torre altrui il comodo di operare, di far checchessia. Atraziôn, s. f. Attrazione, Attraimento. L'attrarre. In fis. Forza che tende a spingere i corpi o le parti de' corpi gli uni verso gli altri. * * Atrêz, s. m. Attrezzo. Arnese, strumento, e si usa per lo più nel plurale. T. collettivo ch' esprime una gran quantità di cose necessarie a certi usi. Atréz 1 * Atribuir, v. a. Attribuire. Reputare che una cosa sia propria di checchessia, Appropriare - Ascrivere a lode e anche a biasimo. Diciamo in bol. anche per mi. Redi 2. 15. Vennero processionalmengli utensili di casa come tavole, seggiole, te te dalle loro chiese quali due e quali tre fusti da letto, ecc. ecc. E così dice con miglia lontane, non ostante che piovesse noi il popolo Toscano. attualmente, di modo che arrivarono tutti molli. Segn. Let. 3. Questo testo è attualmente sotto il torchio. Crusc. Tavol. Abbrev. * A tufini, mod. avv. A ufo. Modo basso, e vale A spese altrui, Senza propria spesa. Vivr' a tufini spese altrui. Atumbamêint, Atribut, s. m. Attributo. Ciò che è proprio e particolare ad un ente, ad una persona, ad una cosa; Condizione, Qualità, Titolo. Vivere a ufo = A Lo stesso che Fars un atumbaméint. Atumbars · Oscurarsi il cielo. Atumbars, v. n. Oscurarsi, Divenire oscuro, Offuscarsi. Téimp atumbà Tempo oscurato, Offuscato. Nel dialetto bol. Téimp Atumbà, è propr. quando il cielo è tutto coperto di nubi, ma egualmente, e senza che avanzi nessuna interruzione fra una nube e l' altra, mentre il tempo può essere oscurato, ed avere qualche nube più splendente, e meno densa delle altre. Quando vediamo alcuno farsi di umor tetro, diciamo Al teimp s'è atumbà. * Atundar, v. a. Attondare. Far tondo checchessia. * Aturniar, v. a. Attorniare, Circondare. Attorneare per girare attorno. E per simil. vale Obbligare. I m' han tant' aturnià ch' al ho tgnò far -Mi hanno tanto obbligato che ho dovuto farlo. * Aturtiamêint, s. m. Attortigliamento, Attorcimento. L'azione dello attorcigliare, e lo stato della cosa attorcigliata. Aturtiar, v. a. Attortigliare, Attorcigliare. Avvolgere una cosa in se stessa, o più cose insieme, od una ad un' altra n. p. Contorcersi, Divincolarsi. Aturtiars, Aggrovigliarsi, Ritorcersi in sè medesimo; e dicesi propr. del filo, che si ravvolge in sè stesso quando è troppo torto. * A si è aturtià una bèssa d'intouren a una gamba Gli si è avvolto una biscia attorno ad una gamba. *Atusgà, add. Attoscato, Attossicato. Infetto da tossico o veleno. E metaf. Contristato, Innamarito. Atusgar, v. a. Attossicare, Attoscare, Avvelenare. Dare, o far prendere veleno. Fig. Addolorare, Amareggiare, Attoscare di odore; e Odore che attosca, dicesi degli odori gagliardi, e di che che sia che abbia grandissimo odore. |