A m'adan dè e not a filar per guadagnar un pzol d' pan Mi stento tutta la notte e tutto il giorno per guadagnarmi un tozzo di pane: Io sventurata tutta la notte e tutto il giorno mi stento a filare per tenerti coperto: Firenzuola. As. p. 252. Adanars, per Travagliarsi, Arrotarsi, Stentarsi e simili. Adanars, parmi vocabolo anche più forte, di questi significando esso la pena che provano i dannati nell' inferno, e vero corrispondente Italiano non saprei trovare. VOL. I.o *Adanars al zerval Travagliarsi il cervello, Lambiccarsi, Stillarsi il cervello, Discervellarsi Applicarsi con soverchia attenzione nello studio di alcuna cosa. Adaquà dacquare. * = Adacquato, add. da A Adaquamêint, s. m. Adacquamento. L'adacquare. Adaquar, v. a. Adacquare, Innaffiare, Innacquare Metaf. Bagnare semplicemente. Adacquare è verbo generico che esprime il signif. di dar acqua a qualche cosa. Innaffiare significa operare l'adacquamento a spruzzi per mezzo d' innaffiatoi. Innacquare, o Annacquare è mescer l'acqua con un altro fluido. Adarcar, v. a. Spulare, Spagliare. V. TIRAR AL FURMÈINT. * Adars, v. n. pass. Addarsi, Accorgersi, Avvedersi, Di questi verbi così a un dipresso il Tomm. Avvedersi è più facile, più istantaneo, più estrinseco. Nell'accorgersi entra più il raziocinio, od il sentimento. Addarsi si approssima di senso all' Apporsi, cioè esprime un Accorgersi quasi per indovinamento, non per indizi certi. Al cumparè un ombra, e a sn' adèn quand là s' fo vsein. Ci apparve un' ombra, e ci addemmo di lei quando fu presso. * Adasi, avv. Adagio; e ant. Adasio. Agiatamente, Comodamente, Con agio, Ad agio, contrario di Sollecitamente. Adasi, adasi - Adagio, adagio Pian piano, con lentezza e precauzione. * Andar adasi, o Far adasi Andar, o Far adagio Operar lentamente, e con cautela. = * Adasi Biasi! Adagio Biagio! Modo per rintuzzare la presunzione e le minaccie altrui. Così il Minucci nelle note al Malmantile. * Adasi un poch Adagio un po', dicesi quando altri o mette le mani su cose nostre o vorrebbe fare de' fatti; ed anche Quando la cosa detta par che ci tocchi un po' troppo. Gli antichi dissero: Piano a' ma' passi, ed A bell' agio. V. FANF. Vocab. dell' Uso Toscano. * Adasi Adagio, scritto in capo a un pezzo di musica indica un movimento comodo, moderatamente lento. Adasiein, s. m. Adagino. Adagio. Adasiessom, superl. d'Adasi. Adagissimo. * -- Adat Adattato, Adatto, Atto, Abile, Acconcio. Conveniente, Opportu Opportuno. * Adêbit, s. m. Addebito. Imputazione, Taccia: Chi la conosce, sa che questo addebito è calunnia. RoSINI. *Adebitar, v. a. Addebitare. Porre a debito, Incolpare, Accagionare di checchessia; ma è voce da non invaghirsene. FANF. VOC. della ling. Ital. La Crusca nota: Figurat: Addebitare alcuno di checchessia, vale Incolparlo, Accagionarlo. E il VIANI a questa voce conclude « lo studioso sappia che Addebito e Addebitare sono voci parlate e scritte, e approvate in Toscana. Diz. di Pretesi Francesismi.»> Adempè Adempiuto, Adempito, add. da Adempiere. V. ADEMPIR. Adempir, v. a. Adempiere, Adempire. Mettere, o Mandar ad effetto una cosa debita Osservare una promessa. * * Adempir al so dveir- Adempiere il suo dovere, soddisfare all'obbligo suo. Aderbar, v. a. Aderbare, Pascer coll' erba, Mettere a erba Traslat. Nutrire, Pascere, Dare a mangiare. *Aderêinza, s. f. Adderenza. Stato di cosa che aderisce, che attacca ad un' altra Conoscenza, amicizia, clientela, protezione. mento fa. Al téimp. d'adéss - Al giorno d'oggi, Al presente, A questi tempi. Pradéss, Per ora, Per adesso. Fein adéss-Fin' ora, Infin' ora. cioè fino a questo momento. *Adestrar, v. a. Addestrare, Ammaestrare, Esercitare, Instruire ecc. Render destro, agile. * Adestrars, v. n. Addestrarsi. Assuefarsi, Esercitarsi, Addottrinarsi in un'arte. *Adet Addetto, part. di Addire. Appartenente partenente Famigliare, Aderente e detto di cosa Accosto, Che è vicino. Le quistioni che si son fatte intorno a questa voce non istò a notare; e basti al lettore di conoscerla per buona. Essr adet a una faméja - Essere addetto a una famiglia = Appartenervi. *Adiazêint, add. Adiacente, Addiacente. Che giace vicino, Giacente. Adiazêinza, s. f. Adiacenza. Luogo adiacente Vicino. Che giace vicino. Fig. Relazione, dipendenza, appartenenza. * A did, mod. avv. A dito: col verb. Mostrare Additare, e per lo più pren desi in mala parte. * A diferềinza, mod. avv. A differenza. Con differenza, con diversità. Differentemente. * Adintar, v. a. Addentare. Prender co' denti Per similit. Afferrare con raffi, uncino e simili In tecnol. Calettare i pezzi di legname a dente in terzo, a coda di rondine, e simili. Adintar un curtel che a un coltello. Fare delle tac *A diritura, mod. avv. A dirittura. Dirittamente, In linea retta. Addirittura Subito Senza pensare, senz'altro. Adirs V. CUNFARS. Adit, s. m. Adito, Entrata, Accesso. Luogo per dove si entra. Dar àdit opportunità. Dare adito, fig. Porgere Aditàr, v. a. Additare: Mostrar col dito accennando; Mostrare sempl., Accennare, Insegnare e simili. Adiziôn, s. f. Addizione, Giunta, Aggiunta In aritm. ed in Álgebra l'Addizione è la prima delle quattro operazioni fondamentali, cioè il Sommare. Adlit, Adlet, add. Scelto, Eletto. *Adlita, s. f. Scelta, Cappata, Sceglimento. Lo Scegliere. Dar un' adlita - Scegliere. Adlizer, v. a. Scegliere Separare o Mettere, di per sè cose di qualità diversa, per distinguerle, o per eleggerne la migliore. In bol. dicesi anche Dzernir, ma è quasi del tutto disusato. Lassar adlizer Lasciar la scelta. 'Adob, s. m. Addobbo, Addobbamento, Apparato. In signif. d' Abbigliamento di case o di chiese Apparato più che Addobbo, e che Addobbamento. E preso poi Addobbo, o meglio Addobbamento nel senso di Abbigliamento delle persone. l'Addobbamento è più ricco, più solenne, più grave, l' Abbigliamento più leggiero, e più ad eleganza, che a pompa ТоMM. *Adob, s. m. Addobbo generale d'una intera Parrocchia, che si fa in Bologna, ogni decennio, costume assai utile, poichè in simile occasioni si fanno ristauri. Andar per l'adob Girare le strade ove è l'addobbo. Il popolo dice ancora. Andar so per l'adob. Adoss, avv. Addosso, In sul dosso, Sopra la persona - Come preposiz. valé Inverso, alla volta della persona - Sopra. Galat: Dee l'uomo recarsi sopra di se, e non appoggiarsi addosso altrui Metaf. Contro, In disfavore. *Dar adoss a on Dare addosso a uno Biasimarlo, Vituperarlo; e anche semplicem. Punzecchiarlo, Farlo dispe Adruvars in t'una cossa Adoperarsi, Affaticarsi per una cosa. Procurare che riesca secondo il fine che si vuole. * A dscherziôn, A c' cherziôn, mod. avv. A discrezione. Con discrezione, cioè Secondo onestà, con onestà. Sta Star alla dscherzión di alter re al piacere, alla volontà altrui. Dars o Renders a dscherzión Rendersi discrezione Darsi in balia del nemico, senza fare nessuna capitolazione. so * A dsdoss, A g'doss, mod. avv. A bisdosso A cavallo nudo. A bardosMetaf. Alla peggio. Essr' a gloss d'incossa Essere sprovvisto di tutto il bisognevole: e fig. mancare d'ingegno, di cognizioni. *A dspêt, mod. avv. A dispetto vale A onta, contra voglia, mal volontieri. Ad sumum Latinismo. Al più, Al punto più alto. Adubadôur, s. m. Paratore, i Toscani lo dicono Festajuolo. Colui che intraprende e dirige gli apparati delle feste. Adubar, v. a. Addobbare, Abbigliare, Adornare: Abbigliare dice ornamento di persona: Addobbare, ornamento, di case, di corti, di chiese. Addobbasi una stanza, una donna s' abbiglia. In questo secondo l'uso moderno è costante. Adornare, dicesi d'ogni sorta di cosa. Toмм. | Aduciar, v. a. Adocchiare, Volgere attentamente gli occhi a checchessia, Guardare, Mirare, Occhiare Vedere sempli- | cemente Riconoscere, Raffigurare * Conoscere, Scoprire. Aduciar un quel Adocchiare Porre gli occhi addosso a checchessia con pensiero di farselo suo. Aduciar- Adocchiare, fig. Scoprire una cosa con gli occhi della mente. * Adular, v. a. Adulare. Far credere ad alcuno maliziosamente, e contro il vero, o con atti, o con parole, d'averlo in pregio per qualsivoglia sua qualità, od altro: L'adulare è lodar falsamente, soverchiamente a indegno fine, è condiscendere alle altrui debolezze. Gli è uno dei modi di lusingare. L'adulare è cosa abbietta sempre. Тoмм. 0 Aduntar, v. a. Adontare. Far onta, Ingiuriare, Offendere, Vituperare. Adunars Adontarsi, Adontare, Offendersi, Chiamarsi offeso, Sdegnarsi, Crucciarsi. Pigliar onta. *Adupar, v. a. Nascondere. Porre dietro a checchessia. Adupars, v. n. Addoparsi. Nascondersi dietro a checchessia. *Adupiar V. ARDUPIAR. * Adur, v. a. Addurre, Arrecare. Condurre, Portare Dire, Porre avanti, Allegare. Adur di dobbi Addurre in forse = Metter in dubbio, Tener sospeso. * Adurabil, add. Adorabile, Deno di essere adorato. E per esagerazione dicesi di persona, che si ama, o pregia som mamente. * Adurar, v. a. Aderare. Riverire con atti pieni di umiltà e divozione; rendere un culto religioso, ed usasi verso Dio, ed i santi Semplicem. Onorare - Amare smisuratamente, eccessivamente E n. pass. Orare, Far orazione. Adussar un interass a òn Addossare un negozio Affidarne la cura e la briga. Adussars, v. n. Addossarsi. Porsi addosso, incaricarsi, prender sopra di se. *Adutar, v. a. Adottare. Prendere in virtù d'un atto solenne, in luogo di figliuolo, chi tale non è per natura Ricevere checchessia come proprio, Accettare. In questo significato è messo in dubbio; ma il ch. VIANI nel suo vocab. de' pretesi francesismi, scrive « L'usino pure gli studiosi dove loro torni bene, nè dagl' intendenti saranno tacciati di barbari o di lesa favella, non vedendovi occasione di dubitarne. *Aduturar, v. a. Addottorare. Dare altrui le insegne dottorali, Farlo dottore, Promuoverlo al grado di dottore. *Aduturars, v. n. Addottorarsi. Farsi dottore, Esser promosso al grado di dot tore. *A Duzéina, mod. avv. A Dozzina col verbo Tenere Dare altrui da mangiare per un tanto al mese. * Aduziôn, s. Adozione, Adottazione, Adottamento. L' Atto di Adottare. *A Dzòn, mod. avv. A Digiuno. Avanti di mangiare. E dicesi anche A corpo digiuno, A stomaco digiuno. *Afabil, add. Affabile. Che usa affabilità. *Afabilità, s. f. Affabilità. Virtù per la quale l'uomo è piacevole in parlare, e in conversare, e nell' usar colle genti. Afabilmêint, avv. Affabilmente. Con affabilità, piacevolmente. Afadà, add. Affatato, Fatato. Invulnerabile, Impenetrabile. Dato o Permesso da' fati. E dicesi d'ogni cosa alla quale per incanto si favoleggi data alcuna straordinaria virtù. Afadar, v. a. Fatare. Ammaliare, Affaturare, Stregare, Incantare, Fascinare, Affascinare. Rendere Fatato, invulnerabile, ed anche Rendere atta una persona o una cosa per mezzo d'incantesimi a poter operare cose non naturali, e straordinarie. Facoltà che si fa ricevere dalle Fate come si finge nelle favole dai Poeti. Incantare, usar incantesimi. In bolognese si dice anche Zermà. V. * - Afadigar, v. a. Faticare, Affaticare, Imporre o Dar fatica, e si dice non solo del corpo ma anche dello spirito; non che nel proprio, ma nel figurato Fig. Agitar fortemente Volgere e mescere agitando Affaticare uno che faccia una cosa Dargli l' incomodo, il disagio, la briga, e simili di farla. Affaticare uno colle suppliche o simile, vale richiederlo incessantemente di checchesia, instare presso alcuno con le richieste e le preghiere. Faticare dicesi dell' uomo e delle bestie; | Affaticare iù comun. del solo uomo. Томм. Afadigars, pass. Durar fatica. Affa *Advêint, s. m. Avvento. Tutto quello ticarsi. Sforzarsi durar fatica. Affa spazio di tempo, in cui la Chiesa si prepara per degnamente celebrare la Natività di G. C. Advintezi, add. (dal latino Adventitius) Avveniticcio. Dicesi di quello che viene di nuovo ad abitare in qualche città o luogo E per metaf. dicesi di cosa che sopravvenga di fuori. L'è vgnò al sass un dutóur advintezi E venuto al Sasso un medico avveniticcio. *A dvêir, mod. avv. A dovere, Giustamente, convenientemente. Far star on a dvéir· Tenere alcuno Afadigar o Affadigars da Asen. — Affacchinare, Affacchinarsi. Afadighars pr' avéir un quel-Faticare o Affaticare alcuna cosa; cioè Faticare per acquistarla. Afadigars, In altri signif. V. ArFANARS, INZGNARS. *Afagutamêint, s. m. Affastella |