* Col, s. m. Collo. Quella parte del corpo, che sostenta il capo, tra le spalle e la nuca. * Aslungar al col Allungare il collo Aspettare con ansietà che venga da mangiare, detto così perchè chi ha gran fame si volge sempre da quella parte d'onde vengono le vivande; o piuttosto per traslato degli uccellini cui si da l' imbeccata, che allungano il collo, e stanno così a disagio aspettandola. Andar cun al col stort Fare il dinoccolato, o il collo torto, Torcicollare, cioè Portarlo chino e piegato in atto d' umiltà, ma per ipocrisia. D' col longh Collilungo, dicesi per agg. di Chi è di collo lungo. * Andar a rotta de col Andare a rotta di collo, A fiacca collo, A scavezza collo, A rompicollo Precipitosamente, Con pericolo di scavezzarsi il collo. Rompers al col-Rompersi il collo; oltre il proprio signif., dicesi metaf. di chicchèssia che da buono stato precipita in pessima condizione. * Col d'una zucca, d'un fiasch Collo d'un fiasco, o simile La parte più alta di tali arnesi. * Tirar al col a una cossa, fig. Far la manica ad alcuna cosa = Mandare in lungo, Andare di giorno in giorno. Indugiare. * Mnar tra cap e col capo e collo. Dar fra Purtar a caval del col Portare a penzolone Portar uno con farlosi sedere sul collo, e fargli passare le gambe davanti al petto. Col Collo. Carico o Fardello di mercanzia, propriamente di roba che navighi o vettureggi. Col d' teila - Passino. T. de' tessitori Tanta lunghezza di tela quanta è la lunghezza dell' orditoio. Tgnir in col Tenere in collo, dicesi delle cose intertenute nel corso loro. Tra cap e col = Improvvisamente. Al contrario di quello che uno si aspettava. Col, s. m. Cavolo bianco, o cappuccio, Cavolo a palla Ortaggio notissimo detta dai Sistematici, Brassica oleracea capitata. Bala d' col Cesto. Colaudar, v. a. Collaudare. Lo stesso che Laudare o Lodare Usasi ora questo verbo in signif. di Riconoscere e dichiarare formalmente eseguito a dovere, ed in perfetta regola un lavoro pubblico o comunale, stato impreso per appaltoVoce dell' uso. Colazionar, v. a. Collazionare. Riscontrare scritture o simili-E presso gli stampatori: Rivedere minutamente tutti i fogli d'un libro da legarsi, per esser certo che non vi sia alcun difetto. * Colera, s. f. Collera. Provocamento della parte irascibile dell' uomo, e per lo più alla vendetta. *E com! Modo affermativo con inflessione ammirativa E di che sorta! E in qual modo! cioè sì. * Coleziôn, s. f. Collezione. Ammas- | la viene, avv. Lo stesso che A casaccio, so, Adunamento di checchessia In sto- Inconsideratamente. ria nat. Raccolta di esseri preparati in modo da conservarsi il più lungamente possibile, e presentare i caratteri che li distinguono, disposta secondo un dato metodo o sistema, onde facilitare il paragone e lo studio. * Colica, s. f. Còlica. In medicina, Malattia i cui principali sintomi sono forti dolori degli intestini, e specialmente dei crassi, o d'altri visceri dell' addome. * Colonêl, s. m. Colonnello, dim. di colonna Titolo di grado militare che dà autorità di comandare a più compagnie di soldati e a' capitani d' esse compagnie. * Colonat, s. m. Colonnato. Quantità e ordine di colonne disposte in una fabbrica. Metr' el colonat Porre ornamenti alle colonne, come si usa in Bologna in certe festività. * Còlonga, add. Coda lunga (Forse tratta la metaf. di Chi porta lungo strascico per cui è costretto a camminare lentamente). Lento, Pigro, Tardo nell' operare o muoversi Posapiano si dice in ischerzo di chi va adagio nell' andare come se avesse i piè teneri. * Colorar V. CULURIR. * Coltort, s. m. Torcicollo, Capitorto, Collotorto, Tortocollo. Verticello Uccello così detto, perchè torce il capo fin dietro le spalle. È della grossezza di un' allodola, ha la lingua a somiglianza di un lombrico, che termina in forma di spina quasi ossea, e che esso mette molto in fuori e ritira alla maniera de' picchi Linn. lo chiama, Picus torquilla. Coltort, metaf. Bacchettone, Collotorto, Graffiasanti, Gabbadeo, ecc. Colunga - V. COLONGA. E di qual E com a son cuntéint! sorta io son contento. Son contentissimo, L'ho per panunto. * Cum va Come sta, Bene, Per appunto, Come si deve, A dovere. Acumdar in mod và Accomodar uno pel dì delle feste Trattarlo come merita. Séinza dir com Senza spiegar - * Quando altri, senza prima farlo minimamente conoscere, fa una data cosa diciamo L'ha fat acsè séinza dir nè che nè com Questo modo usano anche i Toscani. Quando alcuno fa atti esagerati, o disperati, diciamo Al fa'l comediant. * Comediola V. CUMEDIOLA. Comemorar, v. a. Commemorare, Rammemorare Ridurre alla memoria, Alla mente, Far menzione. * Comênda V. CUMENDA. * Comendatezia, add. Commendatizio, Aggiunto di lettera, od altro che si faccia, o che si dica in raccomandazione di alcuno. Cometer V. CUMÉTER. * Comich, s. m. Comico. Quegli che si destina alla professione o mestiere del teatro: ToмM. In bol. Lo stesso che Commediante V. COMEDIANT. In ital. vale anche scrittore, di commedie o favole. Comica, s. f. Comica. Arte comica, Arte del commediante. Di questa voce il GHERARDINI ne adduce un esempio - V. GHERAR. Sup. a' voc. Ital. Avéir, o N avéir dla comica Sapere, o Non sapere atteggiare, Avere o non Avere atteggiamento. * Comifò - Modo scherzevole, (dal franc. Comme il faut), che vale Come sí deve, Di garbo, A dovere, Bene. * Comission V. CUMISSION. Comissionar, v. a. Dar commissione, T. di comm. Commettere, Ordina le Avéir una cossa comda Aver comoda una cosa, vale Averla vicina, o presto alla mano. Una persóuna cun tot i su comud - Don agio, Sant agio, Ser agio, Ser comodo, dicesi inetaf. di Uomo che opera con pacatezza e comodità, e che non voglia avere un fastidio al mondo Dorme co' guanti, È fatto di fiato, Si accorda al caldo come le pecore, La paura gli guarda la vigna, per esprimere Un uomo delicato, e che non vuole disagiarsi. - Star cun comod Stare ad agio, Star bene a pollaio, Agiatamente, A piè pari, Stare con tutti i suoi agi. Torsla comda Pigliarsela consoPigliarsela consolata, o Far checchessia consolato, dicesi dell' Imprendere a fare qualsiasi cosa con agio e senza molto affaticarsi = Quando mangi e bei, mangia consolato, e mastica bene. Comud, per Agiato, Spazioso, Largo parlandosi di stanze o simili, e delle vesti allorchè sono doviziose intorno alla persona. Comud, per Agiato, Acconcio, Maneggiabile. Cun comod Con comodo, A suo comodo A suo bell'agio. = A mi comod A mio comodo = Quando farà comodo a me. Computesta, s. m. Computista. Colui che esercita l'arte di tenere conti e ragioni, e far computi Colui che tiene le scritture di una casa per bilancio d'entrata ed uscita. Computstari, s. f. Computisterìa. L'Arte o Professione del computista Lo scrittoio del computista. * Comud V. COMOD. Viver comod Lo stesso che Star cun comod. * Comodamêint. avv. Comodamente, Comodatamente, Con comodità · Ed anche per Agevolmente, facilmente. L'è una cossa che s'fa Comoda-munali È cosa che si fa facilmente, -- meint agevolmente. Comodeina V. COMUDEINA. Compleanos, s. m. Latinismo usato nel nostro dialetto. Anniversario - Giorno determinato, nel quale si rinnovi ogni anno la memoria di chicchessia, o checchessia. Fond, o Bein comunal Beni coFondi appartenenti ad un comune, ogni abitante del quale ne ha il godimento in promiscuità con tutti gli altri abitanti del medesimo. Teater comunal Teatro comunale, Comunitativo Appartenente al co mune. * Comunemêint, avv. Comunemen Sunar la comunión, Purtar la comunión - Suonare la comunione, o Portare la comunione, si dice quando il prete và a portare il SS. Viatico agl' infermi. Comunión L'unione di molte persone in una medesima fede. Comunità - V. CUMONITÀ. * Con V. CUN. - * Cônca, s. f. Concavità, Profondità. Ai è una cónca la zà in fond a quel pra ch' a psì véder - In fondo del prato c'è una profondità che fa meraviglia. Far cónca - Piegarsi, Incurvarsi. Piegarsi, Incurvarsi. Imbarcarsi nella larghezza, dicesi comunemente di asse o legni non molto grossi, che agevolmente e senza spezzarsi si piegano o volgono dopo che sono messi in opera. Cônca da muradur, s. f. Schifo, Giornelletto, Vassoio In tecnol. Strumento di legno che serve ai muratori per trasportare la calcina, il gesso, o impastarlo per murare. Conci fossa Conca fessa, si dice per metaf. di chi ha poca sanità. * Concret - V. CUNCRET. * Concretar V. CUNCRETAR. Condaminar, v. a. Dominare, Padroneggiare, Signoreggiare, Comandare. Possedere e reggere cose o persone sotto propria autorità. L'è un ragaz ch'an s'po condaminar E un giovinetto che non si lascia consigliare, regolare. Condoglianza, s. f. Condoglienza, Condoglianza, Condolenza. Il condolersi Querela, Lamento di checchessia con alcuna persona. Doglianza. Far el sou condoglianz Condo lersi, Rammaricarsi delle sventure altrui. Condot V. CUNDOT. * Consaputa V. CUNSAPUTA. Conseguêinza V. CUNSEGUEINZA, Consideravol V. CUNSIDERAVOL. * Consulêint, s. m. Consulènte. Voce registrata senza esempi - Consigliante, Consultante, che consiglia, dicesi comunemente dell'avvocato che consiglia il cliente, e del medico che da avviso sullo stato d' un ammalato, curato da un altro medico. Consult V. CUNSULT. |