nare al dovere, Ridurre la ragione, Rimet- I ma; e Seemare il pelo al pannolano, taterla al suo uffizio. gliandolo colle forbici disusata. Dicimare è voce E E, Quinta lettera dell' alfabeto italiano e seconda delle vocali. Ha due diversi suoni, l'uno aperto come in Bella, Terra; l'altro chiuso come in Cielo, Vero - Sovente per isfuggire l'incontro delle vocali vi si aggiunge il D. E, dicevano spesso e scrivevano gli antichi invece di I- E', così apostrofato, vale ordinariamente Egli." * Eban, s. m. Ebano. T. bol. Albero che nasce nell' Indie ed altrove, il cui legno è dentro nero e fuori del color del bossolo. È duro, non galleggia nell' acqua per la sua pesantezza, ed è incorruttibile. Ebanesta, s. m. Ebanista. Artista che lavora di ebano. Oggidì, nell' uso, vale Artefice che coll' ebano e con altri legni preziosi, od anche con legni comuni, fa mobili ed altri lavori più minuti e più gentili che non farebbe il falegname. Ebêin Ebbene. Particella che accenna risoluzione a pigliare un partito. Ed è anche interrogativa. Te t' vu andar vi? Ebéin fa ch' diavel t' vu Vuoi andartene? Ebbene fa ciò che vuoi, peggio per te. Ebein cum' ela andà Ebbene co Ecco i bi omen cha sì, ch'i trdmen dinanz a una spada Ecco i bei giovani che siete, tremate dinanzi a una spada. Ecco Ecco, particella responsiva che dinota una gran prestezza nell' ubbidire; si congiunge colle particelle, mi, ci, ti, lo, la, le. Lo stesso si usa in bol. Ecels, add. Eccelso. Alto, Sopraminente per metaf. Grande, Magnifico, Egregio. Eclesiastich, add. e s. m. Ecclesiastico. Di chiesa. Uomo dedicato alla Chiesa. Ecless, s. m. Ecclissi, Ecclisse, dicesi propr. dell' Oscurare del sole, riguardo a noi per l'interposizione della Luna, o dell' Oscurazione della Luna per l'interposizione della Terra; e si dice anche d'altri corpi celesti Si prende talora per similit. in senso di Oscuramento, o simile. Fazza da ebrè - Viso di Farisèo, di Longino Uomo di brutta fisonomia. Ecce homo, (Far l'ecce homo). Far pergola, Esser pergola, Cuocer bue; dicesi di Chi si trova a ragionamenti ch' e' non intenda, o in conversazione dove tutti sia-o no impiegati, e a lui tocchi a starsi. Far l'ecce homo Far pergola Starsi inoperoso. Ed anche Restar attonito. = = Econom, add. Economo. Colui che risparmia, Che usa parsimonia. Ecunumat, s. m. Economato. Ufficio dell' economo, e Luogo dove esso risiede. Ecunumesta, s. m. Economista. Che scrive sull' economia o la conosce. Voce dell' uso. * Ecunumi, s. f. Economia, Risparmio, Parsimonia. L'economia è l'arte di bené amministrare gli affari o le rendite di u na famiglia, o di uno stato; onde dividesi | Qualità di chi è effeminato, mollezza d'ain Economia domestica ed in Economia nimo e di costumi. * Efetiv, add. Effettivo. Che è realmente, In sostauza, o In effetto. * Efetivamêint, avv. Effettivamente. Con effetto. Realmente, Veramente. *Efetuar, v. a. Effettuare. Mandare in effetto, Eseguire. * Efetuaziôn, s. f. Effettuazione. L'effettuare. Il mandare a compimento una cosa. * Eficaz, add. Efficace. Che ha gran forza, Che fa potentemente il suo effetto nell' operare. Eficazia, s. f. Eficacia. Forza, Virtù, Energia di una cagione nel produrre il suo effetto. Avéir d' eficazia = Avere virtù, energia. * Aver efficacia Egèt, s. m. Egitto. Vasta regione d'Africa irrigata dal Nilo e bagnata dal Mediterraneo e dal golfo Arabico, confinante colla Nubia, e colla Libia. Essr un egsa, o cm'è un egsa pr' al travers, detto prov. Come in latino Est idem per diversa, che vale È la stessa cosa. È lo stesso. * Egual, add. Eguale, dicesi di cose che paragonate fra loro, risultino non essere differenti o in natura, o in qualità, o in quantità. Secondo la proprietà della lingua, Eguale, ed Uguale differiscono in questo, che Eguale si dice d' una cosa la quale sia pari ad un' altra; ed Uguale si dice d'una cosa la quale sia per tutto pari a sè medesima, come si direbbe d'un filo, d' una colonna, o cosa simile lunga rotonda. * Egualêzza, s. f. Egualezza è voce ant. Egualità. V. EGUAGLIANZA. Eguaglianza, s. f. Agguaglianza, Egualità. Astratto di Eguale. Parità. Conformità. Elazer, v. a. Eleggere. Scegliere, Pigliare fra più cose quella che si giudica più preferibile, o che piace di più. *Elefant, s. m. Elefante, Liofante. Il maggiore de' quadrupedi. Il suo naso, che è fatto a guisa di tromba si hiama Probòscide, e i suoi denti principali staccati dalla bocca, sono detti Avorio. La voce dell'elefante dicesi Barrito. Tor un mosca pr' un elefant Prov. Far d' una mosca un elefante = Far gran caso delle cose piccolissime. Elefantêssa s. f. Elefantessa. La femmina dell' elefante. * Elegant, add. Elegante, Eletto, Scel- | Comunicare la virtù elettrica, o indurre to: e s'usa ordinariamente parlandosi di ne' corpi lo stato elettrico. favella, di scrittura, o simili aggiunto di Uomo Che veste riccamente e con gusto e leggiadria per metaf. dicesi anche di altre cose che hanno grazia. * Eleganza, s. f. Eleganza. Quel non so che di grazioso e piacente, che nasce dalla scelta che si fa parlando o scrivendo delle voci più proprie e significative, e dal leggiadro collocamento delle medesime Per estensione, dicesi anche delle opere dell'arti, in cui si scorge squisitezza e leggiadria di gusto - Ed anche del modo con cui altri si veste o si adorna con gusto. * Elemêint, s. m. Elemento. Corpo semplice, ossia Principio di cui si compongono i misti e nel quale si risolvono. Gli antichi credevano l'aria, l'acqua, la terra ed il fuoco i quattro elementi di tutte le cose. Oggidì si da questo nome a quelle parti costituenti de' corpi, che sottoposte all'azione di tutti i menstrui conosciuti, non si possono scorgere composte di sostanze eterogenee; il che prova non già ch' esse sono realmente semplici, ma che finora non si giunse a decomporle. Notabile n'è il numero, e varia continuamente pei progressi della scienza Elementi diconsi pure i Primi rudimenti d' una scien za. Truvars in t' al so eleméint Essere nel suo centro Essere Uno nel luogo ove più gli piace, e più si confà colle Sue usanze e colle sue tendenze. Essr' al quèint eleméint Prov. Essere il quinto elemento Essere cosa necessarissima. * Elementar, add. Elementare. Che riguarda gli elementi, i rudimenti d'una scienza, d'un arte, d' una disciplina qual ch' ella sia, ovvero Che contiene i detti elementi *Elênch, s. m. Elenco. Catalogo, Indice. Tavola. * Elêt, add. Elètto. Scelto; talora dinota anche una certa singolarità od eccellenza Nominato, Destinato, Innalzato ad un posto; in questo signif usasi spesso sustantivamente. Essr' elét Venire eletto. Nominato, Destinato. Essr' tra i elét Essere tra gli eletti Essere tra coloro che Dio scelse per collocarli nell' eterna felicità. *Elêtrich, add. Elettrico. Che ha relazione alla elettricità, Che n'è dotato, o Che la produce, o Che ne deriva. Eletrizar, v. a. Elettrizzare. In fisic. Eletrizars Rallcgrarsi, Ravvivarsi. Mettersi in giubilo, in gioia. * Eletrizisom. s. m. Elettricismo La forza, la virtù elettrica. V. ELETRIZITÀ. * Eletrizità, s. f. Elettricità. In fisica Proprietà di certi corpi, quando sono stropicciati, riscaldati, o anche messi fra loro a contatto, d' attirare a sè e subito respingere i corpi leggeri, di lanciar scintille, e fascetti di raggi luminosi, d' operare certe decomposizioni, e di far sentire commozioni più o men forti al sistema nervoSO E si dice anche dei fluidi imponderabili che si suppongono esistere in tutti i corpi; e quivi divenir la causa di detti effetti, allorchè si perviene a disunirgli. Eletuari, s. m. Elettuario. In farm Medicamento di molle consistenza, composto di varie droghe scelte; se ne fanno diverse spezie per diversi usi. *Elevà, add. Elevato. Innalzato, Levato in alto per metaf. Innalzato ad o nori. - Avoir un inzégn elevà Possedere ingegno elevato re ingegno elevato Possedere ingegno sublime. Elevar, v. a. Elevare. Levare in alto, Innalzare E per metaf. Esaltare, promuovere a dignità od onori. Elevars Elevarsi, Innalzarsi. Essere esaltato, ottenere onori. * Elevaziôn, s. f. Elevazione, dicesi ' atto del sacerdote, quando celebrando la messa, innalza l' ostia ed il calice dopo la consacrazione. *Eleziôn, s. f. Elezione. L' eleggere Scelta. Avéir l'elezion Aver l'elezione Essere eletto ad alcun uffizio. D' elezión, mod. avv. Di elezione, A scelta, per libera elezione. Elexir, s. m. Elesire. Liquore spiritoso estratto da una o da più sostanze. *Elider, v. a. Elidere. Levar via, Escludere. Eliminar, v. a. Eliminare. Cacciar via, Escludere, Far disparire. Elisi, s. m. pl. Elisi (Campi). Luogo di delizie, secondo le favole, dove abitano le anime de' buoni; è il paradiso de' Gentili. Andar ai Elisi, o ai Camp ElisiAndare ai campi Elisi Morire. *Elm, s. m Elmo. (da! tedesco Helm) Armatura militare che difende il capo ed il collo, di forma rotonda, fatta come |