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Amatêsta, s. f. Amatista. T. di stor. nat. Pietra diafana di color violetto. Amatista falsa, dicesi talvolta lo spato fluore di colore violetto.

*Amatimêint, L'è propri un amatimeint E un ammattimento, dicesi quando abbiamo da far cosa di molta briga, e che ci costringe a esser quà e colà per raccapezzar cose di qualità diversa. Lo dicono anche i Toscani. V. FANE. VOcab. dell' uso tosc.

*Amatir, v. a. Ammattire. Far divenir matto E n. pass. Divenir matto. Amatir a far una cossa Faticare, Stentare, Penare in far una cosa Farla con grave pena e fatica.

Una cossa ch' fa amatir - Cosa da impazzare, dicesi di cose che rompono il capo, che fanno impazientire; è iperbole, perchè l'impazienza, come tutti i difetti, ama le iperboli. Toмм.

Amazà, s. f. Ammazzamento. Amazà d''purzi Ammazzamento di porci: per Quella quantità di porci o majali che si scannano in una volta sola.

*Amazà, add. Ammazzato. Da ammazzare Dicesi anche di Colui ch'è vinto dal vino, Ubriaco. In dialet. è anche voce popolare d'ingiuria, di disprezzo.

sato.

Amazù per Stanco, Allievolito, Spos

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Essr' amazù dalla fudiga Essere Spossato, Affievolito, Stanco dalla fatica. Essr' amazà del vein Ammazzato dal vino Ubriaco.

Far l'amazà l'innamorato.

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Amazar Macellare, Far Ammazzare. T. de' be cai e dicesi propr. de' buoi e vitelli. Scannare di alcuni altri animali da macello.

* Amazar Ammazzare T. de' Giuocat. Prendere con carta superiore le carte inferiori dell'avversario.

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*Amazar el parol Ammazzare le parole Non terminare di profferirle. Amazar, Ammazzare, fig. vale Ristuccare, Infastidire, Riuscire molesto.

Amazars Aminazzarsi in checchessia; dicesi esageratamente per affaticarvisi intorno, o per istarvi attentissimo. Murir amazà Morire o Essere morto a ghiado. Così Uccidere a ghiado. Morto a ghiado, cioè di Coltello. Dicesi anche Morire in sangue, per essere amazzato.

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Fare il cascamorto, premio.

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Pust' éssr' amazà! Che ti colga il malanno. Tu possa crepare! modo d'imprecare altrui.

Amazamêint, diciamo iperbolicamente per Fastidio, Pena, Fatica.

Ai era una calca, ch' l'era una amazzaméint a andar inanz V'era

*Ambastia V. AFAN. Ambassadôur, s. m. Ambasciatore. Ambasciadore. V. IMBASSADOUR.

* Ambeguv, add. Ambiguo. Che può prendersi in diverso significato, e credersi variamente E agg. d'uomo, vale Dubbioso, Irresoluto, Perplesso; ed anche Di carattere o di condottà equivoca.

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*Ambiêint, s. m. Ambiente in Italiano, dicesi Quella materia liquida, che circonda alcuna cosa; si dice comunemente dell' aria E come add. si dice di qualsivoglia cosa che circondi, ancorchè non sia fluida. In bolognese si usa per Stanza, che in archittetura è Nome generico de' luoghi, della casa divisi per tramezzo di muro.

Un quartir ch' ha dods ambieint Appartamento di dodici stanze.

Ambigù (dal franc. Ambigù) Desco molle. Spezie di colazione, e di cena senza apparecchio formato, o tale che non può dirsi nè desinare, nè cena.

*Ambir, v. a. Ambire, Aspirare; ma Aspirare è più generale: abbraccia tutti i desiderii; Ambire solo le cariche, o cose che lusinghino l'orgoglio o la vanità. S'aspira al cielo, alla pace, a una donna; non s'ambiscono queste cose. Una donna s' ambisce, se la vostra è vanità non amore. Томм. Ambire vale anche Circondare questi e quelli, Andar attorno a fine d' ess re da loro favorito ad ottener gradi e magistrati: e più latamente Chiedere per via di pratiche, onori o cose simili che anche dicesi Bucherare, Brogliare, Far broglio. In bol. Brujar.

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Ambiziôn, s. f. Ambizione Cupidigia d'onori. Ma si ambisce con mezzi leciti e con illeciti: s' ambisce onore vero, e onore immeritato; l'ambizione lecita, che riguarda onore meritato e che adopra mezzi onorevoli, può e dev' essere esente da superbia. L'ambizioso fugge ogni modo d'alterigia, e la preghiera, l'umiliazione gli è scala a salire; ottenuto che ha si mostra altero a suo bell' agio, spesso anche orgoglioso; e non si dimentica dell' orgoglio se non quando l'ambizione gli consiglia nuove bassezze o per conservare il suo posto o per ottenerne uno maggiore. Così la passione è castigo a sè stessa. ToмM. Ambiziôus, add. Ambizioso. Che passa i termini in desiderare onori, dignità, lodi E detto in buon senso Desideroso, Bramoso Ricercato, Affettato. 'Ambra, s. f. Ambra (dall' Arabo Aubar. Si distinguono due sorta d' ambra, l'Ambra gialla, e l'Ambra grigia. L'Ambra gialla è una sostanza solida, più o meno trasparente, e che riceve una bella pulitura. D il' Ambra grigia si valgono i medici per rimedio in varie malattie. Che cosa ella sia e come nasca, non è ancora deciso. Alcuni vogliono che sia una spuma del mare seccata e indurita dal sole, altri un balsamo gemente dalle fessure de

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gli scogli del mare; altri un bitume o grasso della terra; altri un unione degli escrementi di molti uccelli, i quali vivono d' erbe odorifere nell' isole Maldive. Alcuni Francesi credono ch'ella prenda sua origine da un' unione di favi di cera e di mele che le api fanno su le gran rupi che sono alla riva del mare, delle Indie; i quali favi, stando lungamente al sole, si cuocono si confondono e cambiano forma; e finalmente, distaccandosi da sè medesimi, o per lo sforzo de' venti o per l'onde che s' alzano. cadono nel mare dove ricevono una novella elaborazione, e, perfezionati dall' acqua marina, vengono poi ridotti dall' agitazione de' flutti in quella ambra che noi veggiamo. GHERARDINI.

Ciar cm'è l'ambra Chiaro come l' ambra, trattandosi di persona vale Esser quieto, pacifico; ed anche Aver la coscienza tranquilla, Non avere di che rimproverarsi Trattandosi di alcuna cosa evidente si dice: Esser chiara come ambra.

Ambros, n. p. m. Ambrogio, Ambrosio, Brogio, Bogio, Basone.

*Ambrosia, s. f. Ambrosia. I poeti de' Gentili favoleggiarono essere il cibo dei loro Dei, e che fosse di una dolcezza maggiore nove volte del mele; di qui prese il nome d' Ambrosia tutto ciò che ristora, ricrea, e reca giocondità. Pare am

Al par un' ambrosia brosia, diciamo di bevanda, che abbia sapore dolcissimo e molto piacente al gusto.

Ambulant, add. e part. Ambulante. Che va, Che cammina. Che gira attorno. Contrario di Fisso, Sedentario.

Come dai Toscani, s' usa pure da' bolognesi in vari modi. Quando vediamo una persona assai vecchia a girare diciamo, Guarda al par un cadaver ambulant.

Mer

Merzar o mercant ambulant ciaj ambulanti, chiamiamo que' Merciaj che non hanno bottega fisssa, ma girano qua e là, con la lor merce o addosso o su un barroccino.

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Ambulanza, s. f. Ambulanza. Voce franc. T. milit. Luogo posto a piccola distanza dai corpi dell' esercito che combattono, al quale ricoverano i soldati feriti, onde avere le prime cure dai chirurgi dei reggimenti. In Italiano Spedale ambulante, o Volante.

Amdan, n. m. Amedàno, Ontano, Alno. Pianta che ha lo stelo diritto, arboreo, ramoso, con la scorza liscia; le foglie glutinose, quasi rotonde, smarginate nella sommità, con le ascelle delle vene pelose; i peduncoli ramosi. È chiamato da

Linn. Alnus glutinosa. Fiorisce nel luglio, ed è comune lungo i torrenti. Il legname di quest' albero è bianco ed attissimo a far palafitte quando s' hanno a far fondamenti nell' acqua.

*Amênda, s. f. Ammenda, Emenda, Ristoro, Rifacimento di danno, Ricompensa Correzione di errore, Castigo, Penitenza. V. EMENDA.

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Amigôn, s. m. Amicone, dicono anche i Toscani. Persona che ti è molto amica, ma usasi più che altro con ironia; E vero però che si usa anche sul serio, *Amèno Cap amèno, diciamo in per significare che fra due c'è grande fadialet. di Uomo bizzarro e sollazzevole. E migliarità. V. FANF. voc. dell' uso Tosc. questo modo è usato anche da' Toscani. Aministradôur, s. m. AmminiAmeter, v. a. Ammettere. Introdur-stratore. Che ammin stra: Presso i legali, re, Intromettere Per estensione Accet- vale Colui che tien cura degli altrui affari. tare, Ricevere Concedere, Passar per Aministrar, v. a. Amministrare. buona una ragione. Reggere, Governare, aver cura delle cose altrui.

*Amiant, s. m. Amianto. (Dal grec. che signif. Non macchiato.) Sostanza che non può essere nè contaminata, nè macchiata. Sostanza lapidea, disposta in fila più o meno fine, molli e setose, per lo più bianche e perlacee. Resiste al più intenso calor del fuoco e vi diviene più pura. Dicesi anche Asbesto.

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Aministrar mal Male Amministrare, Rendersi infedele nell'amministrazione delle cose altrui.

Ammi

Aministrar i sacrameint nistrare i sacramenti = Conferirli. * Aministraziôn, s. f. Amministrazione. L'Amministrare. Governo, o maA-ne-gio degli affari degl' interessi di alcuno. e specialm. del pubblico.

Piace

* Amichevol, add. Amichevole, micabile. Conveniente ad amico vole. Dedito all' amicizia.

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*Servir da amigh Servire da a

mico Con premura.

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A t'ho propri servè da amigh T'ho servito da amico Con tutta la premura. *L'è da amigh Ell' è dall' amico, Ell' è dall' amico, dicesi di cosa squisita nel suo genere e perfetta.

Con questa parola si suol rispondere allorchè picchiando altri ad una porta, chi è dentro, dimanda chi è che picchia?

I amigh s' cgnossen in t'i bisogn -Prov. Al bisogno si conosce l'amico Calamità scuopre amistà.

*I amigh bisogna savéiri cumpatir Prov. Ama l'amico tuo, col vezzo e il vizio suo.

Amigh ch' en val un figh-Prov. Amici da starnuti, Il più che tu ne cavi è un Dio t' ajuti.

* Val_piò un amigh che zeint parent Prov. Val più un amico che cento parenti.

*Amirabil, add. Ammirabile. Degno d' ammirazione.

Amirai, s. m. Ammiraglio, Comandante generale delle armate di mare. Ammiragliato, dicesi la dignità e Uffizio dell'Ammiraglio.

Amiraia, add. Ammiraglia è ant. Almirante, dicesi la Nave o Vascello sul quale sta l' Ammiraglio; s'usa anche sustantivamente.

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e da lunga conversazione Intrinsichezza.

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Famigliarità, si scelse stabile domicilio, o come dicono i neologi, Patriottismo.

* Far amizèzia Appicar amicizia, Amicarsi, Accontarsi con alcuno, Farsi amico con alcuno.

* Tratar on in amizèzia Amorevoleggiare con alcuno. Fargli atti amorevoli per contrassegno d' affetto.

Pat ciar e amizèzia longa Patto chiaro, amico caro. Conti chiari, amici cari.

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*Amôur, s. f. Amore. In significato generico, Sentimento per cui l'uomo si affeziona a ciò ch' egli stima degno d'essere amato, e cui desidera di possedere Amore, si dice particolarmente della passione fra i due sessi Amorevolezza, Benevolenza Concordia, Amor della unione, Carità Lo amoreggiare, Amoreggiamento, Innamoramento, in questo senso si dice per lo più: Gli amori) Tenerezza paterna, materna, figliale, fratera, coniugale. Inclinazione. Genio Diligente studio, Sollecitudine ispirtata dall' amor della cosa intrapresa L'oggetto amato; e così si dice per vezzo, alla donna amata, al figliuolino o simile.

Amour propri - Amor proprio, filosoficamente parlando, è il sentimento legittimo e necessario che affeziona l'uomo alla propria esistenza, e gli fa cercare la felicità; ma l'amor proprio, quando è smodato e induce l'uomo a vivere soltanto per sè, diventa vizioso, e si chiama con voce novellamente introdotta Egoismo.

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lare ad alcuna cosa; che anche dicesi in bol. Far la court a un quel, cioè Desiderarla con avidità.

* Far l'amour Fare all' amore. Vagheggiare, Amoreggiare.

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Far l'amour cun tot Essere la pila dell' ac qua benedetta, dicesi di donna amata da molti.

Perder l'amour Disamorarsi. Por giù l'amore, cioè Deporre, lasciar l'amore.

L'amour e la toss prést s' cgnos Prov. Amor, tosse. fumo e argento, non si pon celar gran tempo; per dire che queste cose danno tosto tal segno di sè, che apparisce fuori. Dall' a

* L'amour fa l'amour more nasce l'amore. Prov. Amore non si compra nè si vende, ma in premio dell'amor, amor si rende. Amor non si paga

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Amour e gelosì i nassen insém Prov. Amore e gelosia nacquero insieme. Crudeltà cunsomma amour-Prov. Crudeltà consuma amore.

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Amour patri Amor della patria, * Amour en vol cunsei Prov. Acioè Amore della terra ove si nacque o more non vuol consiglio.

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Amubigliar, v. a. Ammobiliare, Mobiliare. Fornir di mobili la casa. Voce dell' uso. FANF. Voc. della ling. ital. E soggiunge (V. Voc. dell' uso tosc.): Alcuni non vorrebbero che tal voce si usasse. Provino a venirla a proibire da sè in Toscana. Il VIANI poi, nel suo Diz. di Pretesi franc. tanto dice di questa voce, da potere con sicurezza usarla.

*Amuciar, s. m. Ammassare, Accumulare. Far mucchio.

Amuêr, s. mn. Moerro. Amuerre. Sorta di stoffa di seta ondata, serpeggiata a onde, a marezzo.

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Amufir V. MUFIR. * Amuglià

V. MARIDA.

Amular, v. a. Lentare, Allentare, Rallentare, Lenteggiare, Allenare. Parlando di materie arrendevoli. Mollare è T. Mar. Mollar la gomena, ed anche Mollar la barca attaccata alla spiaggia.

*Amular Sciogliere, Slegare, Rilasciare, Lasciare andare.

Amular el piguer

gare le pecore.

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Amular l'aqua d'un canal l'andare all'acqua d'un canale.

Dar

*Amular un pògn, un stiaf, ecc. Scaricare, Appostare, Avventare, Appoggiare, Crosciare, Accoccare, Vibrare un pugno, uno schiaffo.

Amularen del grossi Sballar ciancie, fole, fandonie, Schiantare o Lanciar cantoni o campanili, Sbombardar fiabe. *Amular un quel per poch- Far buona derrata, Lasciar la roba a buon prezzo, Dar checchessia per poco prezzo, a buon mercato.

* Amulars Allentarsi, Mollarsi, Cedere, e dicesi per lo più delle cose tese. VOL. I.

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* Amunir, v. a. Rinterrare. Empier di terra una fossa, una buca ecc. Interrare, Interiare, propr. Imbrattare, Impiastrare con terra.

Amunirs In bol. signif. Chiudersi un condotto qualunque da qualsiasi materia.. Amunir Ammonire, Avvertire, Avvisare, Ma si ammonisce per correggere, si avverte per rammentare, si avvisa di cosa ignorata. L'amico avverte, il maestro ammonisce: si avverte il distratto, si ammonisce l'errante. TOMM. V. Av

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