fig. Andare dirittamente, senza pendere nè di quà nè di là. Fil d' fér Filo di ferro Ferro ridotto sottilissimo nel passarlo per la trafila. *Fila, s. f. Filacicca, Filaccia. Fila che spicciano da pannolino rotto o tagliato od anche cucito. In chirurgia Se ne fa grand' uso nelle medicature, perchè è come cosa molle, spongiosa, acconcia a coprire le piaghe, ed imbeversi dell'umidità che separano. Si possono usare come escono dalle mani di chi le fece o disporle in piumacciuoli, in stuelli, in faldelle. *Fila, s, f. Fila. Serie di cose, che l'una dietro l'altra si seguitano per la medesima drittura o per lo stesso cammino, o stanno a un pari, come Fila di soldati, di carrozze, o simili. * In fila, avv. In fila, Alla fila. Di seguito, Successivamente, Un dopo l'altro. Senza intermissione, e dicesi di tempo, di cose e di persone. * Andar in fila Andar in fila = Seguir in fila uno dopo l' altro. Star in fila Stare in fila - Es sere in fila ordinatamente e non uscirne. Tgnir in fila - Tenere in fila = Conservare checchessia in fila ordinata e diretta. A fila per fila = Filameint nervus Filamenti ner vosi, Stami nervosi diconsi le Fibre di cui sono tessuti i nervi; Filamenti muscolari: Fibre di cui sono tessuti i muscoli. Filamentous, add. Filamentoso. Che ha filamenti, Fibroso. Filanda, s. f. Filanda. Voce dell' uso. V. FILATOI. * Filantrop, add. e s. m. Filantropo. Amatore degli uomini. *Filantropi, s. f. Filantropia. Voce greca che significa Amore verso gli uomini in generale. Filar, v. a. Filare. Unire il tiglio o il pelo di lino, o lana col fuso, riducendoli alla maggior sottigliezza possibile - Parlandosi di fluidi, vale Uscir fuori con sottil getto simile a filo E dicesi del caccio e d' ogni altra cosa viscosa che faccia filo. Vein ch' fila - Vino che fila, dicesi quando esce dal vaso non più rigoglioso, ma lento quasi come_olio. * Filar d' gros Filare grosso = Non la guardar per la minuta. *Filar d' sutil Filar sottile = Osservare minutamente a tutto. * Tor da filar per dar a filar Tôrre a filare per dare a filare Dare a fare le sue faccende per pigliare a far quelle di altri E per metaf. Affaticarsi senza prò, Mettersi ad imprese dove *Filà, s. f. Rabbufo. Bravata che si ci sia solo la briga senza utilità. A fila per fila Una fila dopo l'altra. Fila d' alber-V. PIANTA. Chi filò n' av onna, e chi n' filò n' av dou Prov. Chi fila ha una camicia, e chi non fila n' ha due = È più rimunerato talvolta chi meno il merita. *Al diavl' è sutil el fila d' gross Il diavolo è sottile e fila grosso Il pericolo è maggiore che non si crede. Filar al sentiméint Filar il sentimento, diciamo in dialet. a certi damerini che pare si svengono per amore davanti la lor dama; in Italiano si direbbe Far l' adoratore, l' innamorato, lo spasimato; Fare il cascamorto. Far star on a filèt Tener uno a filetto Tenerlo in soggezione, ed ancora dargli poco da mangiare. *Filira, s. f. Strumento di legno che si adopera per comodità di chi fila, invece di tenere al fianco la rocca. Che è un fusto impiantato in un girello che forma il piede, e quasi alla sommità porta un braccietto perforato, entro cui passa la conocchia, e si posa nel piede. La lingua italiana non ha parola corrispondente. Filòcca, s. f. Filuca, Feluca. In It. Bastimento piccolo, leggiero e lungo e stretto, che va a vela e a remi con molta velocità In dialetto per similit. dicesi di Persona lunga e magra. * 'Filomêla, s. f. Filomela, che signif. dal grec. Amante del canto. Lo stesso che Rossignolo In bol. si usa solamente per cantilena noiosa. Che bela filumela ! L'è propri una filumela da far vgnir sonn- Che bella canzone, promuove proprio il sonno. * Filôn, s. m. Filòne. Vena metallica, fossile, sotterranea o a fior di terra. L'è vgnò a far una massa d'fila-o stroch E venuto a raccontar tante filastrocche. Filat, s. m. Scilinguagnolo, Freno, Frenello. Legamento membranoso sotto la lingua, che fornisce a questa la conveniente fermezza, e che talvolta si taglia acciò non impedisca il parlare. Avéir rót bein al filat, o Avéir al filat bein taià Aver rotto bene il scilinguagnolo, dicesi a chi parla assai e pre stamente. -- Filatòi, s. m. Filatoio. In tecnol. Luogo dove sono i valichi ed altri ingegni da filare la seta Per metaf. Fantasia, immaginazione. Rompr' al filatoi a on Rompere il filatoio ad alcuno Rompergli la fantasia. Guastargli la festa, Rompergli l'ova nel paniere Rompergli i suoi disegni. Ai gira al filatoi - Gli gira il capo, la fantasia. Filatuiir, s. m. Filatoiaio. Colui che lavora al filatoio. Filêl — V. FILAT. *Filèt, s. m. Filetto. Filo sottile. Filet del leter Filetto delle lettere, diconsi que' sottili tratti di penna con cui si cominciano a scrivere le lettere in asta. Filèt d'or, d' arzéint Filetto d'oro, d'argento, di altro. Ornamento sottile a guisa di filo. Filet T. de' macellai. Filetto, Quel taglio del culaccio che resta sotto la groppa. Filon d'aqua- Term. idraul. Filòne d'acqua, o Spirito della corrente d'un fiume Quel luogo dove l'acqua è più profonda, e corre con maggior velocità. = Filón dla scheina - Filo della schiena La spina dorsale. Quella serie di vertebre che stendesi dal capo fino all'osso sacro. Filon d' bó Midolla spinale. * Filosûf, s. m. Filosofo. Voce grec. che significa Amatore della scienza, è dicesi di Persona versata nella filosofia, o che cerca d' indagare la natura e la morale, e vi si applica. Far al filosúf-Fare il filosofo, diciamo a Chi si dá aria di gravità, e vuol insegnare la morale. *Filôus, add. Filoso. Pieno di Filo. V. SFILACIOUS. *Filtàr, v. a. Filettare. Adornare con filetto d' oro, o simile. Ornare con filetto. * Filter, s. m. Filtro, Feltro In Chimica, Panno, tela, carta o altra cosa, che si adopera per filtrare e passare e spremere i liquori. Filtrà, part. pass. Feltrato. Passato per il feltro. *Filtradura, s. f. Feltrazione. Il feltrare, l'azione di feltrare. V. FILTRAR. Filtradura, in dialet. intendesi ancora, La parte più grossa del liquido rimasta sul feltro. *Filtrar, v. a. Feltrare. Colare un liquido a traverso un feltro. Caro te fam la finézza! ossia, Mo fam la finézza! Modo col quale vogliamo esprimere che una cosa non ci garba, o c'importuna, come si dicesse, Ma lasciami stare, Non mi seccare. * Finfirinfèin, Fanfaranfà -- Voci senza signif. che si usano in questi modi: Star lè a far finfirinfein Star li senza concludere ciò che si è attorno a fare. * Finanz, s. f. pl. Finanze. Il danaro e le rendite dello Stato. Scrive il GHERARD. La radice di questa voce è Fine. Erano una volta Le fine certi tributi che i vassali si obbligavano di pagare al signore in luogo de' servizii che gli doveano prestare; erano come dire il prezzo d' una convenzione che si stipulava tra principe e suddito. Di qui dunque la naturale etimologia della voce Finanze, per la quale intendiamo Quel-d' la parte della pubblica Amministrazione che riguarda i tributi - II FANFANI dice, è voce francese. La usò il DATI, il BENTIVOGLIO, il MAGALOTTI. Finanzir, s. m. Finanziere, diciamo Quella guardia incaricata di vigilare che alle porte e alle dogane non accadono contrabbandi. Così usano anche i Toscani. Quel ch' vein pr' al finfirinfèin al s' in va pr' al fanfaranfàn Quel che vien di ruffa in raffa se ne va di buffa in baffa in baffa Quel che si acquista per via imbrogli e ruberie, non si può godere, e presto si perde. * Finida, s. f. Finita. Lo stesso che Fine, Finimento - Fine della vita. Alla per finida, modo avv. Alla perfine, Alla fine. Alla perfinida av dirò, ecc. - Alla perfine, In ultimo vi dirò, ecc. *Finimêint, s. m. Finimento, parlan Coi fiocchi Co' fiocchi, detto di cosa o di persona vale, Eccellente, Nobile, ma si usa in istile famigliare e giocoso. *Fiol, s. m. Figliuolo, Figlio, Figliolo. Termine relativo a padre e Madre, rispetto a coloro che da essi sono generati Detto ass. in eccles. La seconda persona Finir, v. a. Finire. Condurre a fine, Dar compimento, Terminare - Soddisfare, Appagare Morire, Mancare. In questo significato si usa intransitivamente. Finir on Finire uno Ucciderlo, o Finire di ucciderlo già ferito. Finirla cun on - Finirla con uno della SS. Trinità Denominazione amoRompere seco ogni pratica. Finirla Finirla. Venire a un atto risoluto per uscire o dall' incertezze o dalle noje. Finesla, Finfinla Finiscila. Finiamola, si dice a Chi parla noiosamente, o dice di gran castronerie. Finir la festa - Finir la festa = Por termine a checchessia. Per dire che una tal cosa è voluminosa, diciamo: An finèss mai - Non finisce mai. E quando alcuno dura molto tempo a fare una data cosa, suol dirsi: An finess più Non finisce più -- L'è oura d' farla finè - E tempo di finirla = È tempo di mettersi al dovere. * Finitêzza, s. f. Finitèzza. Astratto di Finito. Esecuzione perfetta, Esatto fini revole In agronom. Per similit. chia- Quand al pader fa carenval, al fiol fa quaréisma Prov. Quando il padre fa carnevale, al figliolo tocca far quaresima Un padre scialacquatore, lascia i figliuoli poveri. Esser tot fiù d'una mama Fig. Esser tutti d' una stessa pannina tutti poco buoni Esser L'è propri fiol d' sò pader, o An po negar d'n' esser fiol d'so pader - È figliuolo di suo padre, si dice Quando uno ritrae in tutto e per tutto le male qualità di suo padre L'è un bon fiol È un buon figliolo, diciamo a Chi ci sembra di buona natura e disposto al bene. Fiol mi còssa vut ch' a t' faza Figliuol mio, che vuoi tu che ci faccia io? così usasi dire per amorevolezza. 'Fiòm, s. m. Fiume. Adunanza d'acque dolci, che continuamente corrono finchè giungono a scaricarsi nel mare o in altro fiume. Fiom arznà-Fiume arginato, Quello le cui piene sono sostenute dagli argini. Fiòm incassà Fiume incassato, Quello le cui piene ordinarie restano comprese dentro le proprie ripe. Fond, o lét dél fiòm Letto. Alveo, o Fiume temporaneo, o Torrente, si dice Quello il cui alveo resta qualche volta affatto asciutto Fiume inondante Quello le cui piene si spandono per le campagne: tributario Quello che perde il suo nome nell' unirsi ad un altro fiume, ecc. Fiom navigabil - Fiume navigabile reale, Quello le cui acque non lasciano mai scoperto il fondo Il luogo dove Fioch, s. m. Fiocco. Bioccolo, Piccola parte di lana spiccata dal vello - Nap-o pa, Frastaglio, Frangia. Fiopa, s. f. Pioppo, Pioppa. Albero che ha il tronco molto diritto, elevato, con la scorza quasi bianchiccia, di mediana grossezza: i rami diritti, disposti quasi a verticillo, ed in guisa che danno alla pianta una figura piramidale, o di cipresso; fa ne' luoghi umidi e paludosi e ce n'è di più specie. * Fiôùr, s. m. Fiore. Produzione de'vegetali per lo più colorita e odorosa, che precede al frutto, e che porta gli organi della riproduzione Quella parte delle frutta, della quale cade il fiore quando ell'è allegata Quella rugiada ch'è sopra alle frutta avanti ch' elle sieno brancicate Per similit. La parte più nobile, migliore, più bella e scelta di qualsivoglia cosa Per metaf. Virginità, purità o perfezione verginale. Fiur del vèin Fiori del vino, Quella muffa che genera il vino quando è al fine della botte, o quando chiuso in fiaschi, accenna di guastarsi. * Essr' in t' al four dl' età, o In t' al four di an Fior dell' età, o Fior degli anni La più bella età dell' uomo Éssr' in fiour Essere in fiore Essere in ottimo stato di salute e di prospera fortuna. * Esser propri in t' al four a far una cossa Essere in sul fiore di far checchessia Essere sul buono, cioè in sul darvisi con ogni lena. ra terra. * A fióur d'téra, avv. A fior di ter- A four d'aqua avv. A fior d'acqua Alla superficie dell' acqua. Un fiour en fa grilanda, o Un fiður en fa premaveira Prov. Un fiore non fa ghirlanda o non fa primavera = Un caso solo non fa autorità. Tot i fur ein bí for che qui dél vèin Ogni fiore è bello fuorchè quelli del vino; il senso è ben chiaro. Sótta ai fiur ai stal serpeint Ne' fiori cova la serpe Alle volte sotto belle apparenze stanno ascosi pensieri atroci e perigliosi. * Fióur d' blézza - Fior di bellez| za = Bellissimo, Bellissima Di bellezza singolare. na Fiour d' virtò Fior di virtù = Virtuosissimo, Virtuosissima. *Fitur d' farèina Fiore di fariLa parte più fina della farina. Fiur ch' lighen Fiori che allegano = Quelli che si conservano nella pianta fino al tempo che sottentrano i frutti. *Fiòz, s. m. Figlioccio, Figliozzo. Quegli che è tenuto a battesimo, e diviene propriamente figlioccio di chi lo tiene. Fira, s. f. Fiera. Grande mercato in tempo prefisso, dove concorrono molti da tutte bande, per vendere e comprare con franchigia di gabella, e che dura alquanti giorni. - Far fiera, dicesi di chi va in fiera per vendere o comprare. Pagar la fira - Pagare la fiera a uno= Regalargli cose comprate alla fiera. |