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Dar fond Dar fondo. In mar. Fermarsi le navi sull' ancora in porto.

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In fond ed la pagina In fondo della pagina, Lo stesso che In piè della pagina.

Fônd, add Fondo, Profondo. Detto di Luogo o simili, vale Cavo, Cupo, la cui altezza da sommo a imo è assai notabile. Fônda, s. f. Fondo, Profondità, Concavità.

Fonda dla man, del cuciar Concavo della mano, del cucchiaio. Fonda dla pistola Fonda della pistola Arnese per custodia delle pistole.

Fônder, v. a. Fondere. Struggere, Liquefare i metalli mediante il fuoco; e dicesi anche di ogni altra cosa che col calore si liquefaccia.

*Fônz, s. m. Fungo. Pianta semplice, senza foglie e senza rami. Se ne conosce un gran numero di specie, divise dai botanici in molti generi che hanno i loro nomi distinti Per similit. dicesi a più cose, come a Quel bottone che si genera nella sommità del lucignolo acceso della lucerna (in bol. Brasa).

Zercar i fonz Cercare i funghi Ozieggiare. Andare ajoni.

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In t'una not al nass un fonz In una notte nasce un fungo = Da un momento all' altro può accadere la cosa di cui si tratti.

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Andar fora d'zerval Uscir di cervello, Uscir di sè= Perdere il senno, la ragione, Impazzare.

Andar fora d' sè dalla rabia - Andar fuori di sè per rabbia Arrabbiarsi, Infuriarsi.

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Fora d' ourden Fuora d'ordine Fuori dell' ordinario; ed anche Fuori di misura, Smisuratamente. V. AVANZAR FORA. Armagner fora Tgnir on fora Tener uno fuori Tener uno in villa o lontano. Fars fora Farsi fuori ciarsi, Sporgersi in fuori. Purtarla fora

parla.

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Affac

Camparla, Scam

D fora vì Di fuora via = Di

paesi lontani.

Meter fora di quatrein

fuori danari Sborsarli.

Ciamars fora d'una cossa

Metter

Chia

marsi fuori, o Dirsi fuori da una cosa = Essersene ritirato dopo avervi partecipato per qualche tempo.

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Fora d' me, Fora d' vò me, di voi Eccettuato me, voi. 'Forbsa, s. f. Forbice, Cesoia. Strumento di ferro, da tagliare tela, panno e simili, fatto di due lame, le quali rappresentano due coltelli, che si riscontrino col taglio, onde stretti insieme, mozzano ciò che vi s' interpone.

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Forbsa Forbice, dicesi a chi è ostinato. Modo derivato da una donna 0stinatissima, che per non aver voluto il marito comperarle una forbice che gli aveva chiesto, non rispose che con la parola, forbice, ad ogni sua domanda o discorso, riducendolo così a tant' ira, ch' ei la precipitò in un pozzo, ov' essa affogando, pure alzava le mani fuori dell' acqua, e faceva colle dita indice e medio il moto somigliante a quello della forbice in esercizio: VARCHI.

Esser tra la forbsa e la prola Essere tra la forbice e la tela, tra la forbice e il dubbio = Essere in qualsiasi modo alle strette.

*Forbsa, s. f. Forfecchia. Bacherozzolo colla coda biforcata a guisa di forbice, che si nasconde segnat. ne' fichi. *Forchè, prep. Fuorchè. Eccetto, Salvo. Salvochè, Se non.

Forsi, avv. Forse, Forsi. Per avventura, Per sorte.

Mettere o Porre

* Metr' in forsi in forse Render dubbioso.

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Far forza Far forza Adoperarsi con forza, contrastare, e Usar violenza. A forza, mod. avv. A forza = Forzatamente, contro voglia.

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Pr' amour o per forza Per amore o per forza = In ogni modo, assoluta

mente.

Per forza s' fa l' asà Per forza si fa l'aceto, dicesi per signif. che non è buono il costringere altrui con la forza a fare una tal cosa, che dovrebbe essere spontanea.

Béla forza! Bella forza! modo ironic., che si usa con Chi meni vanto nel fare una tal cosa; come per signif. Chiunque è buono di farla.

Forz Forze, si chiamano quelli spettacoli pubblici dove altri fa prova del

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Foss, s. m. Fosso. Fossa grande In milit. dicesi lo Scavo fatto intorno le mura di una fortezza, tra la scarpa e la controscarpa.

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* E' gli èin totti fotti Le son bubbole, son favole, son cose da ragazzi. Avéir piò fotti ch' n'è quatrèin Aver più fumo, che arrosto Aver molapparenza e niuna sostanza. Dir del fotti Raccontar favole. Dire spropositi.

Es

fig.

ta

Essro Star a caval del foss sere o Stare a cavallo del fosso Conservarsi neutro, od anche Esser pronto a più partiti Stare fra le due acque Esser ambiguo, Non determinarsi a nulla. * Andar zó pr' al foss - Cadere nel fosso, fig. Rovinare, Andare in rovina. *Fossa, s. f. Fossa. Spazio di terreno cavato in lungo, che serve per lo più a ricever acque e vallar campi Sepoltura Buca da grano. Andar alla fossa - Andare alla fossa Esser portato a seppellire.

Dar ad intender del fotti

intendere fandonie.

Dar ad

* Fôult, add. Folto, Denso, Fitto, Spesso; e si dice di moltitudine di cose poco distanti l'una dall' altra - Per similit. Dicesi di Tenebre, di neve, nebbia e simili: Per l'aer nero e per la nebbia folta. Dante.

Cavi fult Capelli folti, fitti. *Fôur, s. m. Foro, Apertura, Forame. Avéir un pé in l'la fossa e ch' l' al- Fôur, s. m. Catuerio, Cautero, Fonter chi scossa Avere un piede nella ticolo. Fontanella, Rottorio. Abbruciafossa Esser decrepito, presso a morte. mento di carne fatto con ferro rovente * Fost, s. m. Fusto. Gambo d' erba sul o con fuoco morto, ed anche con semquale si regga il fiore o il suo frutto plice strumento tagliente, la cui piaga Pedale o Stipite degli alberi dal quale de-o ulceretta non si lascia cicatrizzare, onde rivano tutti i rami Per similit. Troncone. Si trasferisce anche alla Corporatura dell' uomo o d'altro animale; e di qui poi all' Ossatura delle sedie, selle, ombrelli e simili.

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Fost del let Fusto del letto, La ossatura di esso, La compagine.

Fost' dla ciav Fusto della chiave, La canna della chiave che ha da un lato l'anello e dall' altra gli ingegni.

*

continui la supurazione, e serve così di grondaia e di uscita agli umori piccanti.

Fourca. s. f. Forca. Bastone lungo intorno a tre braccia, che ha in cima due o tre rami, detti Rebbi, che s' aguzzano e piegano alquanto. Si adopera per mettere insieme e rammontar paglia e simili cose

Per similit. Qualsivoglia cosa biforcata Patibolo dove s' impiccano per la gola i malfattori, fatto di due legni fitti in ter

Foter, v. n. Fottere. Rovinare, Far ra, sopra de' quali se ne posa un altro a danno altrui.

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Essri da foter Essere da pensare, Da faticare per ottener checchessia. Mandar a far foter Mandar a casa del diavolo, Dare la mala pasqua Imprecare, augurar male.

Ma fot! Ma capperi!

S' al n' era svelt, Tugnèin al le futeva Se non era accorto, Antonio lo fotteva.

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Essere tra le forche il ponte di Reno Siccome una volta s' appiccavano i malfattori vicino al ponte del canale di Reno, in Bologna, ne nacque allora il detto proverbio, che equivale al proverbio Fiorentino, Essere tra le forche e Santa Candida, che fu già chiesa in Firenze_vicino alla quale si piantavano le forche. E vale Essere fra due inevitali pericoli, oppure, In un luogo da non poter sfuggire il pericolo.

Avanz ed fourca Avanzo di forca, Lo stesso che Degno di forca.

=

mare, aggiunger forma a cosa ordinata che non l'abbia.

Séinza fourma Senza forma =

Informe.

*

Fôurmula, s. f. Formola, Formula. Maniera di locuzione; e Modo di dire stabilito dalla legge, dall' uso o altrimenti, al quale si deve o si suol attenersi In matem. Risultamento d' un calcolo algebrico, di un' operazione geometrica sopra un dato soggetto.

Fôuren, s. m. Forno. Luogo di figura quasi rotonda, fatto in volta e con apertura dinanzi, per uso di cuocere il pane, o altro; ce n'ha di forme diverse. La volta del forno si chiama Cielo, e la sua apertura Bocca, e Chiusino la piastra o pietra con cui questa si chiude.

Fouren Forno. La bottega dov'è

il forno.

* Paréir d'andar alla fourca Parere d'andare alla forca, Andare come il ladro alla forca Operare con ripugnanza e assai mal volontieri. Fourcabunêla (Far) Far quercia, Far querciuolo Star ritto, col capo in terra e le gambe per aria. *Fôurma, s. f. Forma. Modo della composizione di un tutto; cioè Quella di- o sposizione che le parti di una cosa pigliano unendosi insieme, d' onde l'aspetto e la costituzione della cosa stessa deriva Apparenza esterna o superficie d'un corpo, o Disposizione delle sue parti quanto a tutte le sue dimensioni Maniera, gui

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Fourma Forma. T. generale delle arti, Norma o Regola materiale, su cui si forma alcun lavorio, Onde Forma da scarpe, e simile.

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* Fourma Forma di cacio, LODIGIANO, O PARMIGIANO. Qualità di cacio che si fabbrica nella Lombardia, conosciuto in commercio sotto nome di Parmigiano. * Fourma Forma, o Cavo dicesi generalm. dagli artefici a Quella cosa, o sia di gesso, di terra, di cera o d'altra materia, nella quale vi si gettano i metalli, o gesso, o cera o altra cosa per fare statue o altro lavoro di rilievo.

*Ciapar fourma, o Avéir fourma d' mond Avere o Pigliar forma di mondo Pigliare i modi ei costumi del mondo.

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Ficars in t'un fouren Ficcarsi Mettersi in un forno = Nascondersi. Murars in t'un fouren - Murarsi in un forno = Farsi il male da sè medesimo. Dir del coss ch' en li dirè una bốcca d' un fouren Dir cose che non le direbbe una bocca di forno = Dir cose strampalate, che non possono stare.

Av al zur pr' al zil dél fóuren, modo scherz. di giurare. Và in ở un fouren! Và in un forno! Specie d'imprecazione che suol fare uno vinto dall' impazienza.

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Bisogna cusr' al pan insenna ch'al fouren è cald Prov. Bisogna cuocere il pane mentre che il forno è caldo Bisogna non perdere tempo, nè occasione. Lo stesso che Bisogna batr' al fér fenna ch' l'è cald.

Fra Lo stesso che Tra. V.

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Cha dvéinta un frà Ch' io diventi un frate, si dice a modo d'imprecazione giuratoria, per accertare che una cosa è quale la diciamo, imprecandoci cosa pessima se mentiamo. 65

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Frà Frate, si dice anche a quelI' Embrice forato e fatto a guisa di cappuccio per dar lume alle stanze a tetto delle case che per altro modo averla non possono. Abbaino.

Frà, add. Ferrato. Munito di ferro Che ha ferro conficcato a piedi; dicesi delle bestie da soma o da tiro.

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Frach, s. m. (Frach ed bastunà) - Carico di bastonate, Rovescio, Carpiccio, Bastonatura.

Dar un frach ed bastunà Dare una buona bastonatura. Lo stesso che Foder.

Frada, s. f. Ferrata, Ferriata, Inferriata. Lavoro fatto di ferro, disposto in guisa opportuna, per vietare l'ingresso per finestre o altro.

Fradêl, s. m. Fratello. Nome correlativo di maschio, tra li nati d' un medesimo padre e d' una medesima madre. Dicesi anche Frate, Fratello carnale, germaFratello uterino: Quello nato dalla stessa madre, ma d' altro padre; Fratelli di latte: Coloro che sono stati nudriti da una stessa balia. Ma è voce dell' uso

no

Fratello, dicesi di due cose fra loro identiche.

* Fradlanza, s, f. Fratellanza. Quella relazione che costituisce più individui in fratelli, Ed anche moltitudine di fratelli - fig. Dimestichezza, Intrinsichezza fratellevole, Pratica, Amicizia intrinseca.

Fradlanza-Fratellanza. In dialet. s' intende Quella Pagella che si rilascia a Chi si fa socio di qualche confraternita.

Tratars cun fradlanza - Trattarsi con intr nsichezza. Quando non si vuole aver molta amicizia con uno sogliam dire, An voi tanta fradlanza.

Fradlaster, s. m. Fratello nato dallo stesso padre e da diversa madre, Fratello uterino Quello nato dalla stessa madre e da diverso padre. Ma in dialet. col nome Fradléster, intendiamo l'uno e l' altro.

* Fradlèin, s. m. Fratellino. Piccolo o giovane fratello.

Far al fradlèin - Fare il fratellino

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