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*L'an dal mai · Alle calende greche per dire: Non mai; dacchè i greci non avevano calende. Un an fa Già un anno, Ha un anno, Un anno fa.

An e an Anni e anni = Moltissimi anni. Anni Domini. Sono anni Domini che non ti vedo.

L'ha di bi an in t' la gropa, L'ha dóu zobi - Ha molti anni sul gallone, o più bassamente sulle chiappe.

Una cossa ch's' fa ogn' an Annua, Annuale, cosa che si fa ogni anno. Ch' vein ogni du an Duennale. che dura, o che ricorre ogni due anni. Cosi Triennale, Quadriennale, Quinquennale, Sessennale, Settennale, ecc.

Ana, n. pr. f. Anna. Annetta, Annina, Annurcia, Nina, Nuccia, Nella, Netta, dim. di Anna.

* Anacrunism, s. m. Anacronismo. Voc. grec. Fallo di cronologia. Errore nell'assegnare ad un personaggio o ad un avvenimento un' epoca falsa. Metacronismo o Procronismo, trasportare un fatto a un tempo anteriore, e Paracronismo, Riferire un fatto a un tempo posteriore a quello, in cui egli è veramente accaduto.

Anadra, s. f. Anitra e Anatra. Uccello acquatico, ma domestico, e detto da Linn. Anas Boschas, varietas domestica. Anadra motta Anatra muta, o di Antibo, da Linn. Anas muscata.

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Anadra d' val Anitra salvatica

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'Ananass, s. m. Ananasse, Ananasso o Ananas. Pianta d' America, ma coltivata nelle stufe in quasi tutta l'Europa. Il frutto porta lo stesso nome, è soavissimo nell'odore, gustoso nel sapore, delizia delle signorili mense.

* Anarchì, s. f. Anarchia. Lo stato di un popolo, nel quale la moltitudine pretende di esercitare disordinatamente tutte le facoltà del governo legittimo. In senso metaf. Confusione.

* Anarèin, s. m. Annuccio, dim. d' Anno.

Al srà du anarèin via di due anni che ecc.

Sarà per la

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Anastasi, n. p. Anastasio. Si dice più comunemente Nastasi.

Anàta, s. f. Annata. Lo spazio d'un anno intero.

Anàta Annata. Stagione, Temperie dell' anno, che anche dicesi Annuale.

Anadrêla o Anadreina - Chiamano i bol. quella specie di musco od erbicciuola, che viene a fiore dell' acqua stagnante e massime in cui siansi macerati vegetabili. Nome dedotto dalle anitre che nuotan pur esse nell' acqua, e che di que-nimenti dell' anno. st'erba son ghiotte.

Anadrot - Anatrotto. Voce di uso. Anitraccio, Anitrocco, Anitroccolo, Anatrella, Anitra giovane.

Anagni, s. m. Anagni. Città nella campagna di Roma. Anagnese, Anagnino, Di Anagni.

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Anal, s. m. plur. Annali. Storia che distingue, per ordine d'anni, le cose succedute. Annalista, Scrittore di annali.

* Analisi, s. f. Analisi. T. scientif. Investigazione delle cose, dal composto al semplice, dagli effetti alle cause, dalle conseguenze ai principii.

In ultima analisi avv. All' ultimo degli ultimi, All' ultimo, Da ultimo, In ultimo.

Analizar, v. a. Analizzare. T. chim. Far l'analisi. É trasl. Esaminare diligentemente un discorso, una proposizione e simili.

Analogh, add. Analogo. Che ha analogia, che ha una certa relazione, e convenienza con un'altra cosa; discorso analogo; metodo analogo.

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Annata, qualifica piuttosto gli avve

Avéir avò una bona anàta Avere una buona annata, vale annata fertile o comechessia fortunata. ToмM.

Anata Annata. Ciò che si paga l'importante di un anno. Stipendio annuale, Salario.

Anca, s. f. Anca. Propriamente si chiamano Anche quelle due parti ossee e laterali del tronco del corpo umano là dove termina superiormente e l'una e l'altra coscia.

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* Bater l'anca Dare d' anche Fuggire, Darla a gambe.

Ancaròla (Far l') -- Dare il gambetto o lo sgambetto, Fare una cavalletta. Attraversare improvvisamente alle gambe di chi cammina un piede o altro per farlo cadere.

* Far l'ancaròla fig. Dare il gambetto o la gambata, Fare a uno una pedina, Pigliare o Tenere i dadi ad alcuno. Interrompere, con inganno, o con frode gli altrui disegni.

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Anch Ancora, Anco, Anche, avv. di tempo e può riferirsi o al presente o al passato Talvolta è particella copulativa, che significa continuazione, e vale lo stesso che di più, parimenti, altresì, eziandio.

* Anch, avv. Anche, di nuovo, o di bel nuovo, Un' altra volta ancora.

Anch adess di bel nuovo.

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Anch se o Anc che Ancorché, Quantunque, Sebbene, ecc.

Anciôva, s. f. Acciuga. Piccolo pesce marino similissimo alle Sardine, ma più sodo di carne, che per lo più si mangia salato, e che si pesca nel mare Mediterraneo alle coste di Catalogna e di Provenza, tra il mese di maggio e l'agosto In molti paesi d'Italia dicesi ancora Alice. *Ancora, s. f. Ancora. Strumento di ferro con rafli uncinati, il quale gettato in mare legato ad una gomona, serve per arrestare la nave e tenerla ferma. Le sue parti sono: Cicala, cioè quel grosso anello di ferro a cui si lega la gomona. Ghirlanda, inviluppo della cicala per preservare la gomona. Occhio, l'apertura per la quale passa la cicala. Fusto, Fuso o Asta, lungo e grosso pezzo di ferro, che da un capo ha l'occhio, e dall' altro le Marre, cioè due bracci, che fanno una croce quasi angolare. Patte, due pezzi di grossa lamina di ferro di figura triangolare annesso a ciascuna estremità delle Marre. Ceppo, traverso di legno posto sotto la cicala che fa ang o.iretti coll' asta, ma è rivolto al contrario delle Patte o Marre. Ancora pzneina Andrivello, AnAndrivello, Ancora d'Andrivello, d' Armeggio, Tonneggio, o Ancorotto. Piccole Ancore che servono a diversi usi.

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Ancora mestra Àncora di speranza o di rispetto; si dice l'Àncora maggiore d'ogni nave, che riservasi ne' più grandi pericoli.

Cavar l'ancora Levar l'ancora. Salpare, Disancorare. Levar l'àncora dal mare e mettersi alla vela. Sforcare. Levar l'ancora d'afforcamento.

Cavars l'ancora Sferrarsi, dicesi di un vascello quando l'àncora non è bene afferrata al fondo, ed il vascello va dove è portato dal vento e dalla corrente In tecnol. Pezzo d' acciaio negli oriuoli, cosìi detto a cagione della sua forma, il quale serve per lo scattamento de' gran pendoli. Ancòzen, s. f. Ancudine, Incudine. Strumento di ferro, sopra il quale i fabbri battono il ferro per lavorarlo.

tél

Prov. Esser tra l'ancozen e al marEssere tra l'incudine e il martello Aver mal fare da tutte le bande.

Esser tra el fourc e al pont d' Rein -(Perchè una volta appiccavansi i malfattori sul ponte di Reno). Lo stesso che Esser tra l'ancòzen e al martel. O bever o andgars

Trovarsi tra

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Ancudinetta, Ancudinuzza, dim. D'ancudine.

Ancroia, s. f. Cagionevole, Tristanzuolo, Conca fessa.

Esser' un' Ancroia - Essere una conca fessa. Dicesi di chi abbia poca sanità. L'ALBERTI alla voce ancroia si esprime così:

Nome che è usato da vari autori, come il BERNI, il LIPPI della cui 0rigine nulla si sa di plausibile. Comunemente si dice di donna vecchia e deforme. >> Che facesser da belle le più brutte Ancroie. Fag. rim. Questa è la voce bol. riferibile a mala sanità, che è una conseguenza bensì di vecchiaia, ma può essere anche adattata a giovinezza sempre infermiccia. Non include però la qualità di bruttezza, che una bella può essere un' ancroia, e l'esempio suddetto lo dimostra, avendo per aggiunto, brutta. Ancroia si riferisce ancora agli animali. Il Vocabol. di Napoli, dice: E voce di dialet. napoletano, in cui Faccia d' ancroia dicesi a donna squallida, deforme; e proviene dal greco Achroia o Achria squallore, color cattivo. Ancù V. INCU.

*

*Ancurag', s. m. Ancoraggio. Ciò che si paga al principe per gettar l'Ancora in un porto e fermarvisi.

Ancurars, v. n. pass. Ancorarsi. Ancorare. Fermar la nave coll' ancora gettandola in mare. Armeggiare, Armeggiarsi, Dar fondo sono T. di mar. Afforcare, vale Gettar una seconda ancora in modo che venga a far colla prima quasi una forca; e Appennellare o impennellare, Dar fondo ad una piccola ancora davanti ad una ma giore.

*

Andadura, s. f. Andatura. Il modo con cui l'uomo o l'animale cammina.

Andamêint, s. m. Andamento. Andamento, corso, disposizione d'un affare.

L'andare Direzione retta od obliqua di certe cose Per estens. Maniera di portarsi nell' andare, nel camminare Fig. Azione, modo di procedere desi anche per Movimento; quindi dicesi Un andamento giusto, rapido, ecc.

Pren

Andant, s. m. Andante T. mus. Parola che si pone al principio della composizione, per accennare un moto moderato, che non è nè allegro, nè adagio.

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o mezzana.

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Aver la mano larga

Ésser andant Usar liberalità. Andantmêint, avv. Andantemente, Seguitamente, Con seguito.

Andar, v. n. Andare. Muoversi da luogo a luogo. Camminare, proprio degli animali che hanno i piedi: contrario di Stare E fig. parlando di strumenti, ordigni, macchine, vale Muoversi con moto artificiale.

* Andar - Cadere, Ricadere. Passare in alcuno; dicesi del Succedere nell' eredità, o in altri diritti.

A i è andà totta la roba dal tal ecc. Gli è passato in eredità tutta la roba del tale ecc.

* Andà Andata, Essere andata una cosa, vale Perduta. Così Fare andata una cosa Averla per perduta.

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*La s'è andà a far bendir È andata perduta.

Andar Correre, dicesi dell' Essere ricevute e spenderecce le monete.

Adess sti miz pavel e n' van più Ora questi mezzi paoli non sono più in corso. * Andar - Si dice pure fig. per esprimere in quale stato si trovino certe cose. Cmod vala? Come vi trovate di salute?

* L'è andà Parlando di uomo, vale È morto.

* Andar a far la téra da pgnat, Andar tra i più, Andar per dlà a fars bendir, Andar a patrass Andar a guardar l'orto al prete, a dar a beccare a' polli, a ingrassare i petronciani, a parlar con Pilato Morire.

Andar a bel bel

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V. ADASI.

* Andar d' so pé Andar pe' suoi piedi; dicesi delle cose, che vanno secondo l'ordine della giustizia e della convenzione.

*Andar al' inzó scendere Andar in basso.

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Scendere, Di

Andar in so Salire. Ascendere. * Andar in squèz Andar a brodetto, Avviluppar la Spagna: modi bassi, che vagliono Andare in malora.

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Va la, Andà la Fa, Fate pur la tal cosa, Su via, Coraggio; espressioni per lo più di chi prega, o domanda checchessia. Prov. Chi vol vada, e Chi en' vol Non vi è più bel messo che sè stesso. Chi fa da sè fa per tre Chi per man d'altri s' imbocca tardi si satolla Ne' propri interessi ciascuno è più accurato degli altri.

manda

-

*E ch' la vada Dicesi per motteggio di persone prodighe, o di mezzi ristretti, allorchè dannosi a conviti, gozzoviglie, bagordi, ecc.

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Andein Andiamo. Voce eccitatorial che corrisponde a Su, Via, Orsù, Orsù via = Presto, Finiamola o simili. Andar a onza a onza Far passo di picca. Andar con lentezza.

*

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Andar in tot i guazet Essere l'alloro d'ogni festa.

* Vat a suplir, Vat a impécca, Vc al inferen Vatti a nascondere o a Riporre. Va, ficcati in un forno. Forma assai nota di rimprovero.

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*In t't' andar Alla foggia, Alla taglia, Alla maniera. Sull' andare, Sul medesimo andare, Di quell' andare, ecc.

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A tot andar A tutto andare, Al più, A rigore, Al più al più. A tot andar A tutt' uomo, A più non posso; ed anche A tutto andare, A tutto transito, A tutto pasto Senza intermissione, senza misura.

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Far andar un negozi Fare an- di dovere, di convenienza. dare, Condurre una bottega, un negozio.

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Lassar andar una curtlà, un pogn | Abbondantemente, In gran copia.

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Andar alla busa Andar alla sepoltura, Alla fossa = Esser portato a seppellire.

*

Andar zó pr' el scal d' canteina Detto di cosa Andare perduta.

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A lungo andare = Col tempo, Colla lunghezza di tempo, In processo di tempo.

Andar Detto di armi da fuoco Scaricarsi.

Éssr un cuntenov andar e vgnir Essere un continuo andare e venire, si dice di luogo onde escono ed entrano continuamente persone.

Ai ho tant zerca al mi fazulêt, mo al sra andà zổ anch quest pr' el scal d' canteina Ho tanto cercato il mio fazzoletto, ma credo sia andato perduto. *Andar alla volta d'òn Andare E dicesi al proprio e al fig alla volta d'alcuno Andar verso di alcuno.

*Spandra tot andar - Spendere. a tutto andare = Spendere moltissimo. *Andar per d' fora Traboccare.

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sole.

Andar zo al soul Tramontare il

*Andar in emus Andare in emaus, In orinci, In chiarenna = In lontanissime parti.

Andar, s. m. Andare, Andamento, Andatura.

L'ha un brot andar Ha un'andatura cattiva, sconcia. Un cattivo camminare.

Andare, si prende in italiano per Modo di operare, Andamento. Esaminare gli andari suoi.

Cun l'andar dal teimp Col tratto del tempo, Col passar del tempo

Andavein, Andit, Anditein, Curidur Andito, Anditino, Corridoio. Tragetto stretto e lungo che unisce le stanze disgiunte Stretto e breve corridoio tra due muraglie a uso di passare.

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