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G' gunfiars Sgonfiarsi Perdere l'aria contenuta. E usato in bol. trasl. per Confessare tutto quello che uno sa.

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Am son propri g' gunfià - Ho confessato tuttò, ho detto tutto quello che sapevo. Ma il più delle volte si usa in mal senso, di rapportare le cose che si dovrebbero tacere per prudenza.

Al s'è andà a g'gunfiar, diciamo di Chi è andato a riferire cose che tornano in danno altrui, e ch' era meglio tacerle. *G'gustar, v. a. Disgustare. Apportar disgusto, Infastidire.

G'gustars, n. ass. Disgustarsi. Prender disgusto di checchessia. G'gustars cun on Disgustarsi con alcuno Adirarsi con lui, entrare in discordia.

Gfità V. GIAFITÀ.

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| l'effetto che produce il frutto del Crespino, appunto per la sua asprezza.

Ghertadura, s. f. Increspatura, Accrespatura, Crespamento, Crespezza. Ghertar v. a. Increspare, Crespare, Rincrespare.

*

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Ghết, s. m. Ghetto. Raccolta di più case dove abitano gli ebrei in alcune città, e siccome per lo più l'aspetto di queste case è squalido e sudicio, si suol dire Al par un ghét, a qualunque abitato tenuto meno che pulitamente E si prende anche per gli Ebrei abitanti del ghetto. Far in ghét Fare un ghetto, si dice quando molti insieme voglion dire il fatto loro, onde fanno una confusione come sembra quella degli Ebrei allorchè cantano nelle loro Sinagoghe o templi.

Che ghét! - Che ghetto! Che Confu

sione!

Ghêt, s. m. Ghetta. Francesismo usatissimo anche in Toscana. Calzamento di tela, panno o altro, che si affibbia sul lato esterno della gamba, cuopre molta parte della scarpa, ed è tenuto fermo da una staffa per lo più di pelle, che passa sotto il suolo presso il tacco (franc. Guéttres) Adoperasi generalmente al plurale Le ghetta.

Ghetel, s. f. Solletico, Diletico. Quell' eccitamento nervoso che si risveglia in noi, allorchè altri ci tocca in qualche parte del corpo.

Far el ghetel - Dileticare, Solleticare. Stuzzicare altrui leggermente nel detto modo Per similit. Toccar leggermente.

Tamer el ghetel - Temere il solletico Non esser abile a resistere a' que' toccamenti detti di sopra.

=

Per dire che uno ha poca sensibilità e che è duro di cuore e risoluto, suolsi dire L'è on ch' en tem ed ghetel

Esser l'istess che far al ghetel; vogliam significare la nostra poca forza o efficacia verso checchessia.

*

'Ghignà, s. f. Ghignata, Sghignazzatia. Riso beffardo e fatto quasi per ischerSorridere lezioso delle civettuole per

far conquiste.

* Ghignar, n. ass. Ghignare, Sogghignare. Kidere così fra' denti per malizia o per ischerno.

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Ghignar in fazza a on Ghignare in viso a uno Fingere in sua presenza di approvare alcuna sua cosa, quasi ridendo.

*

Ghignaz, s. m. Ghignaccio, peg. di Ghigna. V. GHEGN.

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spetto.

Navéir alter che del ghignusità Non avere che disgusti, che cose che ti dispiaciono.

*Ghingheri, s. m. Gala, Lusso.

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*Giandarot V. IANDAROT.
Gianimà V. DSANIMA.
* Gianimar
Gianvan V. TABALORI.
* Giapont V. DSAPONT.

*

Giapruvar, n. pass. Disapprovare, Non approvare, Biasimare, Condannare. Giara, s. f. Ghiara, Ghiaja. Rena grossa, mista di sassuoli Giara, Lo stesso Essr in ghingheri - Essere in ghin- che Ghiara e Ghiaja, scrive il GHERARD. gheri, dicesi di persona abbigliata con mol- v. supl. a voc. ital.) se non che la voce to studio, e della miglior roba ch' ell' ab- è alquanto corrotta. (dal lat. Glarea ebia. E il più delle volte accenna affetta-sce regolatamente Ghiara, o vero, per zione. Ghingheri è voce usata anche in Toscana nello stesso significato che in bol. Ghirigaia, s. f. Gaiezza. Allegrezza che si scorge nelle persone liete e contenLindura.

te

Essr' in ghirigaia Essere allegro. Essr' in ghirigaia. Lo stesso che Essr' in ghingheri. V.

*

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Ghiringaja V. GHIRIGAIA.
Già V. ZA.

Giabità, part. Disabitato. Privo d'abitatori.

* Giabitar, v. a. Disabitare, Disertare di abitatori, Spopolare.

* Giachêtta, s. f. Giacchetta. Veste larga e ordinaria con maniche e senza falde, la quale cuopre solo la vita.

Giacò

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V. SACÒ.

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dolcezza di pronunzia, Ghiaja; essendo chè il digramma latino gl diventa gh in italiano come si vede, p. e. in Ghiaccio dal lat. Glacies, in Ghianda. dal lat. Glaus, audis, e simili: nè già si converte in gi, come s'è fatto a riguardo di Giara.

Giarà, s. f. Ghiaiata. Spandimento di ghiaia per assodare un luogo fangoso; ed il Luogo così assodato.

* Giarar, v. a. Inghiarare. Coprire di ghiaia.

Giarbater

V. DSARBATER.
V. ZARDEIN.
Giarêla - V. GIARLEINA.

* Giardein

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* Giarmunizar V. DSARMUNIZAR. * Giarol, diciamo Colui che raccoglie la ghiaia e la trasporta dove fa bisogno. Giarol V. ZESSAROL.

*Giarôn, s. m. Allodola, Lodola. Genere d'uccello che si trova in tutte le parti del globo, ed è notabile per la sua vigilanza e per il suo canto quasi continuo.

Giarôus, add. Ghiajoso, Di natura della ghiaja.

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* Giódiz, s. m. Giudice. Che ha autorità di giudicare, o Quegli che giudica Colui che senza pubblica autorità è scelto per arbitro a decidere tra due o più contendenti ed anche Chi è capace di giudicare sanamente checchessia.

*

Giódiz dla balanza Ago. Quel ferro della bilancia, appiccato allo stilo, che stando a piombo mostra l'equilibrio. Giost, s. m. Giusto. Ciò che è giusto. Ciò che è secondo giustizia. Il giusto, o il suo giusto. Il valore che ha una cosa o una persona.

Bisogna dari al so gióst Bisogna dargli il suo giusto Il suo merito, il suo valore.

Dar al gióst a on Dare il giusto ad uno, Dare ad uno ciò che gli spetta, ciò ch'è in diritto di avere.

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* Gióst, add. Giusto. Che è di grandezza, di forma o di quantità proporzionata. St' abit l'è gióst Quest' abito è giusto Torna bene alla persona, non è nè troppo largo, nè troppo stretto, nè troppo grande, nè troppo piccolo.

Om gióst Uomo giusto. Buono, Umano. Contrario di Perverso.

Dirla giosta - Dirla giusta = Dire

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In dialetto si usa soltanto questa voce, nelle seguenti maniere.

Essr a gióuren - Essere a giorno Essere informato, saper quanto accade nella giornata.

--

* Metr' a gióurn Mettere a giorno Informare uno di quel che accade. * Lavurir a gióuren Lavoro di cavo, Dicono le donne quel lavoro straforato, ch' elle fanno sulla tela, o altro. * Giov, s. m. Giove. T. mitol. Dio del cielo, figlio di Saturno e di Cibele (Vedi la Mitologia) In astronom. È uno de' pianeti superiori, osservabile per la vivacità del suo splendore, e che compie la sua rivoluzione periodica in dodici anni circa. Giova, s. f. Brocca. Canna divisa in cima in più parti e allargata, per uso di coglier fichi o altre frutta.

Giovedè V. ZOBIA.

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Giraméint ed testa Giramento di testa Capogiro, Vertigine.

=

Girandular, v. n. Girandolare. Gironzare. Andare attorno, Girare per un luogo senza fine determinato - Inventare, Trovare.

*

Savéirla girandular Saperla girandolare = Sapere trovar modo di far checchessia Sapevano girandolare modo di far denari: SEGNI.

Girandulôn, add. Giramondo. Girovago, Vagabondo.

* Girar, v. a. Girare. Muovere in giro -Andare intorno per qualche luogo Circondare Governare alcuno a suo senAvere di circuito.

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no * Fiuréinza la gira set meia — Firenze gira, o ha di circuito sette miglia. Far girar on a so mod - Far girare uno a suo modo Governarlo a suo piacimento...

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Girar per la méint Girare nella memoria checchessia Ricordarsene. Girar un sit Girare un luogo

sia

Andare attorno per esso.

* Girart Girarti. Venirti in fantaquesta o quella cosa.

*S' l'am gira, stassira a vad a Se mi gira, stassera vado al

teater teatro.

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Girar al quatrein Girare il danaro Trafficarlo, Metterlo in circolo. Girar al mond Girare il mondo =Viaggiare.

Girarost, s. m. Girarrosto. In tecnol. Macchina che serve a far girare lo spiede per cuocere l'arrosto.

Far al girarost -Muoversi continuamente. Modo basso.

* Girasôul, s. m. Girasole, Mirasole, Corona del sole. Pianta così chiamata dal suo voltare il suo fiore sempre verso il corso del sole. Il girasole fa il più gran fiore che si conosca fra le piante della sua classe arrivando fino al diametro d'un piede, e nel disco a un mezzo piede. Produce gran quantità di semi, che si possono sgusciare, e sono di buon sapore: abbonda d' olio, i fusti bruciano bene, e si dice che contengono nitro. (Targ. Tozz. Ott. Ist. bot., 3, 20, 3.")

* Giratari, s. m. Giratario. Quegli in cui favore vien fatta la girata, o la cessione d'una cambiale.

* Giravolta, s. f. Giravolta. Movimento in giro.

Dar una giravolta Dare una giravolta Andare alquanto attorno. Far una giravolta in t'un sit

=

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