Andar, o Star a girón Andare o Stare a giròne Andar girando senza saper dove, Ozieggiare. *Girulefich V. GERULEFICH. * Girumètta, s. f. Girometta. Sorta di canzonetta villereccia in lode di tutte le parti del vestire d' una donna; e dicesi per Qualsivoglia canzonetta piacevole. Girundlar V. GIRANDULAR. * Girundlôn V. GIRANDULÔN. * Giubilè, s. m. Giubilèo, Giubbilèo. Nella Chiesa cattolica, Indulgenza plenaria e straordinaria, concessa dal Papa a'Fedeli. Bonifazio ottavo lo avea stabilito ogni 100 anni. Clemente sesto lo ridusse a 50. Urbano settimo a 33, e Sisto quinto a 23, come è restato in uso. Per significare che per avere una data cosa, o per farla, ci occorre molto tempo diciamo Ai vol un giubilè. * Giubligant, add. Disobbligante. Aspro, Scortese, Incivile. Far al giubligant Fare il disobbligante Far atli incivili. * Giubligar, v. a. Disobbligare. Cavar d'obbligo. Giubligars, n. pass. Uscir d'ob Girungein, s. m. Pigmeo. Uomo as- bligo. Liberarsi da ogni obbligo. sai piccolo, e affettato. * Girunzar — V. GIRANDULAR. * Gita, s. f. Gita. Andata. Camminata, Viaggio, Passeggiata. Andar in gita Andare in gita Andare assai attorno senza concludere quello per cui si va. Andar a far una gita Fare una gita, Fare una passeggiata lunga, Far esercizio di camminare. * Gitana, s. f. Gitana. Sorta di ballo Spagnuolo. Giùbba V. GIÒBBA. * Giubêt, s. m. Giubetto, dim. di Giubbone. V. GIOBBA. * Giubidiêint, add. e part. Disobbediente. Che disobbedisce. * Giubidiêinza, s. f. Disubbedienza. Mancanza di chi contravviene agli ordini di colui al quale prestar deve obbedienza. * Giubidir, v. n. Disubbidire, Trasgredire. Contravvenire ad un comando. * Giubilà, add. e part. Giubilato. Dispensato dal prestar servizio. V. GIUBILAR. Esser giubilà - Essere o Venire giubilato Essere dispensato, esentato da: Gher. supl. a voc. it. Giubilar, n. ass. Giubilare. Far festa, allegrezza. Giubilar- Giubilare. per Dare il riposo ad uno, cioè Dispensarlo dalla carica, dall' ufficio, conservandogli le mercedi. Gher. supl. a' voc. it. * Giubilaziôn, s. f. Giubilazione. Riposo dato a un pubblico ufficiale con tutta la provvisione, dopo il servizio prestato per tanti anni quanti ne richiede la legge. I FANFANI Scrive: Maniera dell' uso e Avéir poch giudezi giudizio Aver poco senno. Giudicà, part. e add. Giudicato, Deciso, Risoluto Condannato. - * Giudicar, v. n. Giudicare. Risolvere. Determinare per via di ragione dando sentenza Pensare, Stimare, Far giudi cio così buono come cattivo. * Giudiz— V. GIODIZ. * Giudiziaz, s. m. Giudiziaccio, in significato di Senno. Cattivo concetto che si forma nella mente di una persona o di alcuna cosa delle sue azioni. * Giudiziôus, add. Giudizioso. Che ha giudicio, Prudente; o Fatto con giudicio, Con senno. * Giuguaglianza, s. f. Disuguaglianza. Contrario di Uguaglianza. Giuguêl, add. Disuguale. Differente, Diverso. Che non è uguale Aspro, Scabroso, Non appianato, Di superficie quà e là rilevata. Giuman, add. Disumano. Inumano; Che non ha sensi d'umanità Incivile, Selvatico. * Giumanità - V. INUMANITÀ. * Giumêint, s. m. Giumento. Cavallo o altra bestia da soma e per lo più Asino. V. ASEN. * Giunè, part. Disunito. Separato, Disgiunto. Giunêst V. DSUNEST. * Giunestà, s. f. Disonestà. Contrario di Onestà e dell' Onesto. Abito di far cose che il dovere proibisce, e trascurando quelle che esso impone, ma usasi comun. Giurdinar, v. n. Disordinare. Uscir dell'ordine dovuto dando nel troppo, 0 nel mangiare o in qualsivoglia altra cosa. * Giurdinatamêint, avv. Disordinatamente. Senz' ordine Smoderatamente, Sconsideratamente. * Giurdnar V. GIURDINAR. * Giurdnêt, s. m. Disordinetto. Piccolo disordine. * Giurganizar, v. a. Disorganizzare. Turbare. Guastare una cosa organizzata. Giurganizars Disorganizzarsi, Scon certarsi, Alterarsi. * Giurnà — V. GIURNATA. * Giurnadazza, s. f. Giornataccia, dicesi comunem. quando un dato giorno passa tutto o freddissimo o burrascoso; ed anche metaf. Quel giorno nel quale ci avviene qualche sventura. * Giurnal, s. m. Giornale, si dice ora a qualunque Foglio periodico, ma abusivamente. V. Fol. * Giurnalesta, s. m. Giornalista. Scrittor di Giornale scientifico, letterario, ecc. * Giurnalier, add. Giornaliero. Di ciascun giorno, Che avviene ogni giorno. Giurnalier - Giornaliero. Lavorante a giornata, operaio. *Giurnaliera, add. Giornaliera, suol dirsi a Quella donna che a giorni apparisce più bella, a giorni meno. Lo dicono anche i Toscani. Giurnata, s. f. Giornata. Spazio di un giorno, ma comun. parlando Quello spazio di tempo che trascorre dal levarsi dal letto al coricarsi. Alla giurnata, avv. Alla giornata = Giornalmente. * Giuvial, add. Gioviale. Benigno, Piacevole, Allegro. * Giuvrà, add. Disoccupato. Che non opera. Sfaccendato, Scioperato. * Giuvramêint, s. m. Distoglimento. Il distogliere, Il frastornare. * Giuvrar, v. a. Disoccupare. Trarre d'occupazione. * Glandola, s. f. Glandula. In anat. Organo particolare, molliccio, granulato, globuloso, composto di nervi, di vasi e di un tessuto suo proprio. Le glandule servono ad estrarre dal sangue i principii necessari alla formazione di nuovi fluidi, cui recano al loro destino per mezzo di canali escretori. Pein d' glandul - Pieno di glandule, Glanduloso. Avéir el glandul Pein d' glandul. V. Lo stesso che Glanduleina, s. f. Glandoletta: dim. di Glandula. G'ligar, v. a. Dislegare, Slegare, Sciorremetaf. Liberare, Strigare. G'ligars da un obligh, da un impegn Slegarsi da un obbligo, da un dovere Liberarsene. G'luzar V. DSLUZAR *G'manvar V. DSMANVAR. *G'mesdgar, v. a. Dimesticare, Domesticare. Tor via la salvatichezza, Render dimestico. G'mesdgars - Dimesticarsi, Farsi amico, Rendersi familiare. *G'mêsdgh, add. Dimestico, Domestico parlando di animali fuor della specie dell' uomo, s' intende di Quelli che servono all' uomo senza aver bisogno di essere dimesticati. *G'mesdghêzza, s. f. Dimestichezza, Domestichezza. Famigliarità, Intrinsichezza Amorevolezza. *G'mess, add. Dimesso, Tralasciato, Abbandonato Abolito. G'meter d'far una cossa· Dimettere dal fare una cosa Tralasciare di farla. * G'mingar, Voce quasi interamente V. C'CURDAR. de' contadini G'muntar o Muntar un stiop, Un arloi Smontare, o Montare dicono gli artisti il Separare o Mettere insieme le diverse parti di checchessia. * Gnacarata V. BAGATELA. * Gnachera, s. f. Nacchera. Arnese, piuttosto che Strumento, composto di due pezzi di bosso o di altro legno durissimo, mezzo tondi, quasi in forma di certe conchiglie bivalvi, internamente incavati in tondo, tenuti appaiati con un nodo molto lento di nastro, da passarvi due o tre dita della mano, e con questa scossi in cadenza, producono col loro urtarsi un rumore, col quale il danzatore del Fandango, o di altro ballo spagnuolo, si batte da sè il tempo e se ne accompagna i passi e i movimenti. Queste sono le nacchere che ora conosciamo noi. Vi sono altri strumenti simili, antichi, che in bol. non sono ricordati. * Gnachera carata. Lo stesso che Gna Gnanch, avv. Ne anche, Neppure, Nemmeno. * Gnapa, add. e sust. Melensa, Sciocca, Scimunita, e simili. L'è una gnapa ch' ha sintirla la fa vgnir sónn È una scimunita che quando parla promove il sonno. 'G'nar, s. m. Desinare, Pranzo. 11 man 70 giare che da alcuni suol farsi a mezzodi, | care pianamente che fanno le donne grae da altri più o meno verso sera. vide quando arriva l'ora del partorire. Al gnicar di òss, di legn, del scarp Scricchiare, Scricchiolare. Dap g'nar-Il dopo desinare. Il tempo, o quello spazio del giorno che corre dopo il desinare. A vgnerò da vò un dap g'nar Verrô da voi un dopo desinare. Gnàu, gnàu Gnao, Gnao, Miau, Miao. La voce del gatto, finta così per figura onomatopica. Gnaul V. SGNAUL. Gne, gne V. GNAPA. Essr' una bona gne, gne Essere una buona lanuzza = Esser scaltra, maliziosa. Gnech, s. m. Nicchiamento. Il nicchiare. Far di gnech Nicchiare. Gemere, Lamentarsi. - * Gneint Niente. Voce che denota privazione, negazione, e si usa accompagnata con negativa e senza Quando si usa in via di domanda o ricerca, ha senso affermativo. Asptà ch' a guarda in bisaca s' ai ho gneint Aspettate ch' io guardi in saccoccia se ho niente Se ho qualcosa. Per gneint Per niente - Invano. *Esser cm' è gneint Esserci per niente Non contar nulla, Non avere autorità per nulla. En far gneint Ardurs in gneint te Ridursi al nulla. Venire al nien Tgnir on da gneint Tener uno da nulla Tenerlo dappochissimo. Gneint afat Niente affatto Nul la del tutto. - - Quasi gneint Presso chè nulla. *Gneintemeno, avv. Nientemeno, Nientedimeno, Non meno, Nulladimeno Egualmente Usasi ancora in dialet. come esclamazione di meraviglia. Gneintemeno! Capperi! Bagatelle. Gnoch, s. m. Gnocco. Specie di pastume di figura rotonda, in foggia di bocconi o morselletti, ordinariam. di pasta per metaf. parlandosi d'uomo vale Grossolano, Tondo, Goffo, o anche Buono, Docile. comune *G'nov, s. m. Dicianove. Nome di numero, composto di Dieci e Nove. Gnucca V. GNOCCA. Gnucôn, add. Buono, Pacifico; e talvolta Balordo. L'è al piò bon gnucón V. GNUCÔN. V. GNOLA. È il mi Gnular, v. n. detto di Persona, Nicchiare, Gemere. Lagnarsi, Mormorare Piangere. Gnular, detto del gatto V. SGNULAR. |