Si è Arlivar un tuset Allevare, Nudrire un bambino. *Arlòi, s. m. Orologio, Oriuolo, Oriolo, Orivolo. Strumento che mostra, e misura le ore. Dell' orologio a ruota, ma non portatile, se ne dice inventore Pacifico Arcidiacono di Verona circa il 780, migliorato poscia da Dondo matematico padovano verso il 1344, e perfezionato nel 1500 da Pietro Bell di Norimberga. L'orologio da saccoccia fu scoperto al dir degli Inglesi dal dott. Hooke, e secondo i Francesi e gli Ollandesi da M. Huygens verso il 1658. L'orologio a ripetizione si attribuisce al signor M. Barbow, e al signor M. Thompson nel 1680, o incirca; e l'Orologio a pendula al gran Galileo Galilei il 1649. * Arlòi da bisaca da tasca. Mostra, Oriuolo Caricarlo. Tirar sò l'arlòi Arlòi da soul Orologio a sole, o solare, Orologio gnomonico, o sciaterico. Quello che in piano perpendicolare, o orizzontale mostra le ore del giorno coll' ombra solare per mezzo di un ago, o stile, che chiamasi Gnomone. Quindi Gnomonica chiamasi l'arte di fabbricare Orologi solari. Arloi da aqua - Clessidra, Clepsidra. Orologio a acqua, che serve a misurare il tempo colla caduta di una certa quantità d'acqua. Arlòi da polver-Ampollette, Ampolline. Oriuolo a polvere della misura di una ora o di mezz'ora. Arlujr, s. m. Oriolajo, Orologiere. Colui che fa gli orologi, o li vende. * Arlusamêint V. LUSÔUR. * Arlusêint V. LUSEINT. *Arluser, v. n. Luccicare, Rilucere, Splendere, Risplendere. Proprio il risplendere delle cose liscie, e lustre, come pietre, armi, e simili. Arluser V. TRALUSER. Arma, s. f. Arme, Arma. Ogni arnese o Strumento per lo più di ferro o di acciajo, per uso di diffendere sè, o di of fendere altrui. * Arma da fugh Arme da fuoco, o bocca da fuoco: Quella in cui si adopera la polvere e le palle. * Arma bianca Arma bianca, Arme non da fuoco, cioè Spada, Sciabola, Lancia e simili. Arom Armi, diconsi gli Strumenti d'ogni arte o scienza. * Arma dla cà - Arme, Impresa, Insegna di famiglia o di popolo. mi * Corer agli arom Correre all' arCorrere a dar piglio alle armi. Esser sót agli arom-Essere sotto l' armi Essere per guerreggiare. Meters in arom Mettersi in arArmarsi. me * * = *Meter zo gli àrom, o Calar el i àrom Porre giù l'arme Arrendersi. Passar Passar pr' el i àrom per le armi, si dice de' soldati che son puniti di morte. * Zedr' el i àrom-Abbassar le armi, fig. Cedere, Riputarsi inferiore. El i àrom del don L'armi delle donne sono la lingua, l'ugne e le lagrime. Fat d'àrom-Fatto d' arme Combattimento, Pugna. Armà, add. Armato, Fornito d'arme. Per metaf. fornito, corredato, munito di checchessia per qualche operazione, e dicesi anche delle cose morali; Armato di coraggio, di fermezza ecc. Star armà Stare armato Aver l'armi alla mano. *Armacòl, s. m. Tracolla. Striscia per lo più di cuoio, che girando di sulla spalla sotto all' opposto braccio serve comunemente per uso di sostenere la spada o simile. A armacol, mod. avv. Armacollo, a Armacollo, ad Armacollo, e si adopera co' verbi Portare, Tenere, e simili. Armada, s. f. Armata. Propriamente Moltitudine di navi da guerra, Navilio, o Naviglio, o come stranieramente dicesi oggi Flotta; ma prendesi anche per Esercito di terra, o Moltitudine di gente armata per far guerra; benchè da alcuni in questo signif. non si approvi. * Armadura, s. f. Armadura, Armatura. Guernimento d'arme che si porta per difesa della persona. Per metaf. si dice di ciò che la natura ha dato per difesa a' diversi animali. * Armesdar en cossa Infruscare. Mescolare e confondere talmente le cose, che in niun modo si discerna l'una dall'altra. * Armesdar el cart da zugár - Mescolare, Scozzare le carte. * Armesdar i zudi cun i Samaritan- Mescolare la serpe tra le anguille, Mescolare le lance colle mannaie Unire, o confondere cose disparate o contrarie. * Armesdars, fig. Rimescolarsi, Intromettersi, Frammettersi, per Impacciarsi, Ingerirsi e per lo più senza esser richiesto. Sintirs armesdar al sangu Sentirsi Rimescolare. Quell' agitazione che produce nel sangue un' improvvisa cagione di spavento. Ciaq. dla * Armesqulamêint, s. m. Mescola- | ai stava a guardar, ch' al parèva jost mento, Rimescolanza, Rimescolamento. ch' l'armnas tot i pcòn. Sintirs un armesqulaméint atouren | Banzola, fav. 21. Sentirsi quel terrore che ci viene da subita paura o dolore. * Armesqulanza, s. f. Mescolanza, Mescolamento, Miscuglio. Confondimento di cose insieme, e l' Aggregato delle cose messe insieme e rimescolate. * Armesqular V. MESQULAR. * Armèss, add. Risanato, Sanato, Guarito, cioè Rimesso, Ristabilito in sanità. * Armêssa, Arbòt, Arfiad — Rimessiticcio, Rimettiticcio, Rampollo, Rimessa. Ramo nuovo rimesso sul fusto vecchio. Arméssa Rimessa, Rimando, Ripicco della palla o pallone, si dice il Rimandarla dopo che le ha dato l'avver sario. re *Armnar, v. a. Rimenare. RicondurCondur seco checchessia ritornando al luogo d'ond' altri si è partito nare semplicemente. * - Me Armoni V. ARMUNI. Armonich V. URGANEIN. Armonich, add. Armonico. Che ha o rende armonia. * Armour del budel Rumoreggiamento, Gorgogliamento. Il Gorgogliare degli intestini o per vento o per altra cagione. Armour ch' fa 'l zinzal - Ronzamento, Ronzo, Rombo, Ronzio. Il Romore che fanno volando zanzare, vespe, mosconi e simili. Gorgoglio Gorgogliamento. Romore che fanno i liquidi sortendo da luogo stretto. Croscio. Il Romore che fa la padella, la pentola, il paiuolo, e simili, pieni di liquore nel bollire gagliardamente. Stroscio, Strepito, ed è propr. quello che fa l'acqua cadendo, e Scroscio, e Croscio allorchè bolle. Armour ch' fa 'l véint - Mormorio. fa'l Piccolo e leggiero rumore de' venti, dell'onde, delle frondi e simili. Cigolio, Cigolamento. Romore delle carra, de' ferramenti, o legnami fregati insieme. * Fruscio. Fracasso che fanno diverse persone insieme col muoversi facendo strepito. Cascar all' armour Andare o Andarsene alle grida, Stare alle grida; modi prov. che valgono Creder quello che comunemente si dice da altri senza pensare o cercare più in là. Andar all' esca, dicesi di Chi si lascia prendere dalle speranze e dalle vane promesse. Esser fora ed tot i armur Esser libero dal busso di tutti i pensieri. * Armundà, add. Rimondato e Rimondo, da Rimondare. Armundar, v. a. Rimondare. Tor via lo sporco ed il superfluo, Pulire, Nettare, Far mondo, e si dice propr. de' pozzi, fossi e dei rami degli alberi. Arnicià, Artirà, add. Rannicchiato, Raggricchiato. Ristretto in sè stesso. * Arnònzia, s. f. Rinunzia. Rinunziamento. Il rinunziare. Arnunziar, v. a. Rinunziare. Rinunciare. Cedere e rifiutare spontaneamente la propria ragione, o il dominio sopra checchessia. Arnuvar, v. a. Rinnovare e Rinovare. Tornar a far di nuovo. Ricominciare. Ripigliare a fare. Il ripigliare de'mestrui. Arnuvar alla méint Rinnovar nella mente Ridurre di nuovo alla mente, Rinfrescare la memoria. Arnuvaziôn, s. f. Rinnovazione, Rinnovamento. Il rinnovare; altrimenti Ricominciamento. Arnuvlars, v. a. Rannuvolare e Rannugolare, Annuvolare, contrario di Rasserenare: L'oscurare che fanno i nuvoli la limpidezza del cielo un par limpidezza del cielo - Metaf. Adombrare, Offuscare, Turbar la mente ed il pensiero. Arnuvlè, add. Rannuvolato, Rannugolato. Coperto di nuvole. Metaf. Oscurato. Offuscato. *Armuntar, v. a. Riscappinare. T. de' calzolai. Rifare lo scappino ossia pedale degli stivali. Rinascere. Mi pare Am par d'éssr' arnad d'esser rinato, dicesi Quando ci sentiamo sollevati da qualche noia o dolore E dicesi che un luogo è rinato quando di tristo ch' era, diventa per qualche ragione vago e lieto. Arnasser, v. a. Rinascere. Di nuovo nascere. E fig. Rifarsi della salute. Arneis, s. m. Arnese. Nome generico di tutte le masserizie, strumenti, guernimenti, ecc. I bol. l' usano rare volte nel senso che dà la lingua italiana, e lo prendono quasi sempre nel significato d'instrumento da lavoro. V. USVEI. Essr' in bon o in trest arnéis Essere o Andar bene o male in arnese, cioè, Bene o male vestito - Bene o male in ordine, In buono o cattivo stato. * Essr un povr arnéis uomo di poca salute. V. CARÔGNA. Essere un Detto d' uomo, yale Di mala qualità, e dicesi per lo più E un cattivo arnese, o antifrasticamente Un buon arnese. Arniciamêint, s. m. Raggricchiamento. Lo Raggricchiarsi. Arniciars, v.n. Raggricchiarsi, Rannicchiarsi, Raggrupparsi, Ristringersi in sè stesso come fa l'uomo, che raccoglie le membra o per freddo o per simile accidente. Arnuvlirs Lo stesso che Arnu vlars. Aromat, s. m. Aromato, Aroma. Nome generico d'ogni spezieria e profumo. Aromatich V. ARUMATICH. Arost, s. m. Arrosto. Vivanda arrostita Errore, sbaglio nel trattar una cesi di quell' avanzo illecito che fa taluno per sè nello spendere per altrui, e nel fare gli altrui fatti. Arpa, s. f. Arpa. Strumento di molte corde di minugia, di figura triangolare, senza fondo. Arparêla s. f. Raperella, T. de' coltellinai. Ghiera, Cerchietto, o specie di bottone che mettesi in capo al manico del coltello, ed anche sotto le capocchie delle viti, e sotto i galletti, acciò questi stringendo non premano sopra una superficie troppo ristretta e non ammacchino la materia su cui poggiano. Arpi, s. f. Arpia. Mostro favoloso, alato, è rapace. Arpia fig. lo diciamo ad un uomo sordido, spilorcio, avaro, E nell'uso come i Toscani, lo diciamo a persona secca, brutta e dispettosa. Arpiadura, s. f. Scarmana, Scalmana. Infermità cagionata dal raffreddarsi immediatamente dopo d' essersi riscaldato; Soppressione di sudore per freddo sopravvenuto. *Arparar - V. RIPARAR. *Arpassà, s. f. Ripassata. Il ripassare per un luogo dove si è passato. Dar un' arpassà Dare una ripas-o sata, fig. Tornar a considerare, o esaminare alcuna cosa. 'Arpassar, v. a. Ripassare. Di nuovo passare, e talora passare assol. fig. per Rivedere, Rileggere, e Ricorreggere. Arpêg', s. m. Arpeggiamento, Arpeggio T. mus. L' arpeggiare, o sia quel suono in cui si fanno intendere tutti i tuoni d'accordo, ma uno dopo l' altro. Arpég, Dicesi fig. da' bol. per Muovere a qualcuno acerbi rimproveri. Al t' mi dè un arpeg', — Gli disse il fatto proprio, quel che sta bene. Lo rimproverò. * Rom * Dar l'arpêg' a un quel pere, Consumare checchesia. Arpegiar, Arpeggiare. T. di mus. Sonar' l'arpa; e per traslato si applica ad ogni sorta di strumento d' arco o da tasto nel signif. di sonare, toccando con velocità le corde d' una medesima consonanza Arpeggiare si dice anche nel signif. di diminuire. Pizziccata. Arpêigh, s. m. Erpice. T. agric. Strumento di legno fatto a cancelli, guernito di sotto con denti di ferro o di legno, il quale si adopera per ispolverizzare il terreno lavorato, e per nettarlo dall' erbe state smosse dal lavoro già fatto. L'erpice fatto di sterpi e di fascine chiamasi Stra Arpiantar v. a. Ripiantare. Di nuovo piantare. E per simil. collocar di nuovo. Arpiar, v. a. Rappigliare, Stringere, Rassodare. Far sodo il corpo liquido; usato nel n. pass. si dice de' cavalli e di altri simili animali quando riscaldati, e sudati intirizziscono le membra e si raffreddano Dicesi anche delle persone. Arpiat, D'Arpiat, avv. Di soppiatto. Nascosamente, Nascostamente, Celatamente, Occultamente, Copertamente. Lavurar d' arpiat - Operare per istraforo, Nascostamente. Adoperarsi in qualche negozio senza apparirvi. Andar vi d' arpiat - Partire celatamente, senza che altri se ne avveda. Ai teins dri d' arpiat Gli tenne nascostamente dietro. Arpiatà, add. Nascosto, Celato, Rimpiattato, Appiattato, Soppiattato. Arpiatar, v. a. Appiattare, Rimpiat- Arpiataròla V. ARPIATÔN. |