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Proprietà letteraria

60036

ARTI GRAFICHE PANETTO & PETRELLI

SPOLETO,

INTRODUZIONE

L

A RIVISTA che inaugura con questo fascicolo la propria esistenza ha un'aspirazione assai alta: vorrebbe essere, in qualche modo, l'organo e il centro della varia operosità nazionale, nel campo della disciplina giuridica onde s'intitola, così che per lei risuonasse meglio, anche in questo campo, la voce del nostro paese. La mancanza di un periodico di tal genere nell'Italia nostra, culla e patria antica del diritto delle genti, non poteva non essere deplorata da chiunque abbia a cuore l'avanzamento di siffatti studi.

La « scuola italiana» del diritto internazionale ha avuto ormai la sua storia. Le condizioni, sì degli Stati e dei loro rapporti reciproci, sì della scienza che a questi rapporti attende, sono ormai troppo diverse da quelle che furono, quando dall'Italia bandivasi - auspici alcuni dei suoi cittadini più illustri un nuovo diritto pubblico europeo, e sulla trama di questo si componeva, per merito, in parte, di nostri insigni scrittori, il disegno di un nuovo sistema di principî e di norme, per il regolamento dei rapporti giuridici internazionali privati; queste condizioni, ripetiamo, son troppo diverse oggi, perchè la scuola italiana » potesse serbare intatta la compagine e l'importanza di un tempo.

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Non perciò è mancato il concorso dell'Italia ai più recenti progressi di questo ramo del diritto. Dalle cattedre, dai pubblici uffici, dal fôro, mercè l'opera dei suoi scrittori e dei suoi diplomatici, e le iniziative da lei secondate od assunte, essa porta ancora alla formazione e allo svolgimento di questo diritto un contributo fecondo. Ma non crediamo di far torto a coloro che coltivano da noi studi, nè di troppo presumere dalle

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