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inquietudine corrisponderà una diversa somma di lucri cessanti, ma che in generale sarà maggiore quanto maggiore sarà l'azione intellettuale necessaria al consueto lavoro. Darò nuova tinta a quest' argomento nel capo terzo di questa sezione.

§ 3. Capitali.

All'esercizio d'ogni industria sono necessarj de' capitali, cioè materie prime che servono di base ai lavori, instrumenti che ne rendono possibile l'esecuzione ecc. Torre all'artista le une o gli altri è torre l'acqua al molino, o la molia all'orologio; private dell'unica spilla il sarto, dell'unico penello il pittore, dell' unica pietra da fucile il cacciatore ecc.; e tutte queste industrie co' relativi loro prodotti cesseranno. Dunque il lucro cessante non si deve stimare dal valore del capitale tollo, ma dal valore del prodotto impedito.

§ 4. Credito.

Il credito, come lo indica l'etimologia della parola, significa la confidenza che una cosa od una persona ci inspira.

Il credito negli affari comuni è il risultato dell'abilità e della moralità riconosciuta: un avvocato ha credito, quando il pubblico lo reputa destro ed onorato nella direzione delle cause.

Il credito delle mercanzie consiste nell'essere il pubblico persuaso delle loro belle, utili, solide qualità.

Sotto questo titolo si possono impedire gli altrui lucri ne' quattro modi seguenti:

I. Screditare le altrui mercanzie, il che scema ne' compratori la voglia di comprare. Voi accertate, per esempio, che la mia casa è occupata dal demonio, che di notte vi si sente rumor di catene, che le ombre de' morti vengono a cacciar i vivi ecc.; quindi nissuno la vuole in affitto, o solo qualcuno ne fa dimanda; io perdo dunque o tutto o parte dell' affitto, giacchè decrescendo le dimande decresce il preAlcuni cappellaj di Milano tentarono di screditare i cappelli fatti con felpa di seta, inducendo il carnefice a portarne uno in giorno in cui doveva comparire in pubblico per le sue funzioni: l'espediente era ingegnoso, ma non fece cessare i lucri dell'inventore.—Allorchè i teologi dichiaravane

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illecita l'inoculazione, toglievano un lucro ai medici inoculatori, e privavano d' un vantaggio il genere umano, di cui l' inoculazione diminuisce la mortalità.

II. Applicare ai proprj il credito degli altrui prodotti. Un fabbricatore che appone alle proprie stoffe le marche d'altri fabbricatori accreditati, toglie a questi un lucro uguale a quello che procura a sè stesso:

III. Applicare a sè stesso l'altrui credito. Vengono sotto questo titolo i tanti impostori che si finsero delfini, re, imperatori, usciti salvi dalle tempeste, ritornati in vita per miracolo. nascosti in un antro da un eremita, liberati da un servo fedele ecc.

La cornacchia che si vesti delle penne del pavone, ci ricorda gli scrittori che le altrui idee appropriandosi, si cingono la fronte di lauri non meritati.

Facendo proprie le altrui idee alla foggia delle api, cioè convertendole in nuova sostanza, estraendone nuovi prodotti, non si fa torto a nissuno.

Facendo proprie le altrui idee alla foggia della formica, la quale dall' altrui granajo alla propria stanza trasporta il grano senza dargli forma nuova o migliore, si imita l'abilità di que' professori che ne' loro scritti i lunghi squarci delle altrui opere innestando, di citarne gli autori si astengono. Il celebre detto di Virgilio: Sic vos non vobis, fa supporre che questa specie d'industria non sia moderna.

IV. Screditare direttamente l'altrui persona, e questa si è la causa più frequente e talvolta più feconda di lucri

cessanti. Infatti.

Ciascun membro della società, benchè non sia commerciante, è venditore o d'azioni, o d'idee, o di cose. Il lavoratore vende la fatica, l'avvocato i consigli, l'architetto i disegni, il medico le ricette, il proprietario il grano, il musico i suoni, la meretrice le carezze, il cortigiano le adulazioni ecc.

Ora dato lo stesso prezzo e la stessa bontà de' prodotti, i. compratori preferiscono un venditore ad un altro in ragione della stima, affezione, simpatia che si sentono per lui, ed all' opposto. Un medico creduto libertino non sarà chiamato da ammalati divoti, un avvocato furioso da clienti pacifici, un ingegnere giuocatore da persone di buona fede un artista ubbriacone da intraprenditori assennati. Diderot non lesse più Lucano da che seppe che questo poeta aveva tradito sua madre nella nota congiura contro Nerone. Chat...d

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non trova lettori in quelle persone che lo credono un cantambanco. In somma molti compratori, anche riconoscendo per buoni i prodotti d'una fabbrica, se ne allontanano per odio, sprezzo, antipatia contro il proprietario.

Dunque una macchia disonorevole, applicata alla riputazione di qualunque venditore, lo priva infallibilmente di qualche lucro, giacchè è privazione di lucri la diminuzione nella concorrenza de' compratori.

Questa diminuzione di lucri, maggiore o minore, secondo che l'imputazione indispone più o meno l'altrui anipuò essere fissata nel suo grado minimo ad uno per

mo,
cento sul lucro consueto.

A chi chiederà l'uno per cento a titolo di lucri diminuiti, basterà l'avere addotta la legge generale; pretendendo di più, dovrà addurre particolari prove.

La diminuzione di lucri nel suo grado massimo non può oltrepassare il decuplo degli interessi del capitale reale posseduto dal negoziante, giacchè il credito ordinariamente non aggiunge al capitale esistente un capitale maggiore del decuplo.

CAPO SECONDO.

Continuazione dello stesso argomento.

§1. Lucri cessanti per iscredito nella condizione domestica.

Per conseguire e conservare i vantaggi della condizione domestica, sono necessarie certe qualità: lo scredito offuscando o distruggendo queste nell'altrui opinione, fa perdere quelli o ne impedisce l'acquisto.

Una fanciulla che la calunnia dichiara prodiga de' suoi favori, perde delle eventualità maritali.

Un uomo cui venga imputato il vizio del giuoco, dell'ubbriachezza, dell'avarizia e simili dimanderà invano per ispose le giovani più ricche e più morigerate.

Un marito destinerà suo erede un estraneo invece della moglie, credendo reali i finti vizj che le vengono imputati ecc. L'abitudine generale d'affezione verso i parenti, le speciali promesse fatte alla moglie, e i segni particolari d'attaccamento, le donazioni già seguite, il cambiamento improvviso

dopo l'imputazione, qualche altra circostanza basterebbero a provare che i cessati lucri sono effetti de' vizj imputati ecc.

§ 2. Lucri cessanti per iscredito nelle condizioni pubbliche.

I governi facendo riguardare gli impieghi come premj riservati alle abilità ed abitudini pubblicamente utili, li negano a quelli cui abitudini e difetti opposti vengono imputati. In Atene il cittadino accusato d' avere gettato lo scudo alla presenza del nemico, non poteva essere oratore, restava privo di pingue stipendio a spese del pubblico tesoro, e di private propine, non che di straordinarj onori.

cioè

All' uomo gravemente screditato talora viene tolto il posto, talora cancellati gli anni di servizio, talora negato l'avanzamento. Egli non otterrà per sè nel suo domicilio i soccorsi della pubblica beneficenza, nè pe' suoi figli un posto gratuito ne' pubblici stabilimenti ecc.

§ 3. Lucri cessanti per iscredito nelle arti e nel commercio.

Si dice commerciante chi compra gli altrui prodotti per rivenderli con profitto. Un proprietario che vende le sue derrate, non è commerciante. Un uomo caritate vole che compra l'altrui mercanzia per rivenderla ai poveri con perdita, non è commerciante.

Il credito in senso commerciale significa la riputazione di solvibilità, cioè di potere e volere pagare.

In forza di questa riputazione il commerciante ai proprj fondi unisce gli altrui, ed estende le sue speculazioni sia col danaro che toglie a prestito, sia colle mercanzie che gli si affidano.

Il credito mercantile è dunque l'arte d' aggiungere alla sua fortuna reale una fortuna artificiale, la quale finisce per realizzarsi come la prima.

I mezzi per ispirare confidenza ed ottenere credito sono i seguenti:

1.° Probità, onestà, buona condotta ;

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2. Intelligenza ed attività nella direzione de' suoi affari; 3. Un primo fondo o capitale che possa guarentire, se

non tutte, almeno parte delle sue promesse;

4. Massima esattezza nel soddisfare a' suoi impegni all'ora,

al minuto fissato, senza la minima difficoltà o il minimo ritardo.

Tutte le voci che pongono in dubbio qualcuna delle quat. tro suddette condizioni, tendono a diminuire il credito. La minima voce di ritardo o difficoltà al pagamento d'un effetto commerciale basta per diffondere l'allarme nell'animo di tutti i creditori. Spinti da questa paura tutti s'affrettano a chiedere contemporaneamente i loro fondi, ed è quasi impossibile che la banca più solida possa resistere a quest' urto; in tutti i casi le sono necessari sacrifizi d'ogni specie per dissipare la tempesta.

Se in onta de'sacrifizi non restano soddisfatte le dimande de' creditori, il fallimento è inevitabile.

Il fallimento, sovente delitto, sempre disonore, è la perdita del credito.

Supposte queste nozioni elementari, scendo a più minute particolarità.

Lo scredito danneggia l'artista e il commerciante

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1. Un uomo screditato non otterrà dalla Polizia il per messo d'esercitare que' rami d'arti e commercio, de' quali ella si riserva la concessione;

2. Non troverà a credito i capitali di cui abbisogna, quindi non potrà corre il frutto delle due abilità personali cbe simultaneamente possono essere esercitate e dirette da esso con, o senza il soccorso de' suoi figli minorenni;

Ovvero non troverà capitali a quel basso prezzo che sogliono pagare le persone accreditate;

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Ovvero non li troverà nel momento del maggior bisogno, quindi non potrà accettare i contratti che gli vengono proposti, nè profittare de' ribassi momentanei, nè fabbricare nel calor delle dimande ecc.;

O finalmente non troverà che per brevissimi intervalli, cosicchè pressato dal bisogno della restituzione, non potrà corre i vantaggi del prestito.

3.o Il ritardo dell'intrapresa per mancanza di credito lo costringerà talora a pagare le materie prime a maggior prezzo

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