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'Aduratôur, add. Adoratore. Che adora - Per esagerazione, Ammiratore; ed anche semplicem. Amante.

'Aduraziôn, s. f. Adorazione, Adoramento. L'adorare.

'Adurmintar, V. INDURMINTAR. *Adurnà, add. Adornato, Adorno, Ornato, Abbellito, Addobbato.

'Adurnamêint, s. m. Adornamento, Ornamento. Ciò che adorna - L'atto dell' adornare.

'Adurnar, v. a. Adornare, Ornare. Abbelir checchessia con ornamenti. Addobbare dicesi di stanze, Chiese e simili, e Abbigliare delle persone.

'Adussar, v. a. Addossare. Porre adosso, cioè sul dosso, caricare, incaricare-Fig. Attribuire, Accagionare.

Adussar un interass a on Addossare un negozio Affidarne la cura e la briga.

Adussars, v. n. Addossarsi. Porsi addosso, incaricarsi, prender sopra di se. 'Adutar, v. a. Adottare. Prendere in virtù d'un atto solenne, in luogo di figliuolo, chi tale non è per natura Ricevere checchessia come proprio, Accettare. In questo significato è messo in dubbio; ma il ch. VIANI nel suo vocab. de' pretesi francesismi, scrive « L'usino pure gli studiosi dove loro torni bene, nè dagl' intendenti saranno tacciati di barbari o di lesa favella, non vedendovi occasione di dubitarne. 'Aduturar, v. a. Addottorare. Dare altrui le insegne dottorali, Farlo dottore, Promuoverlo al grado di dottore.

Aduturars, v. n. Addottorarsi. Farsi dottore, Esser promosso al grado di dot

tore.

*A Duzéina, mod. avv. A Dozzina col verbo Tenere Dare altrui da mangiare per un tanto al mese.

Aduziôn, s. f. Adozione, Adottazione, Adottamento. L' Atto di Adottare. *Advêint, s. m. Avvento. Tutto quello spazio di tempo, in cui la Chiesa si prepara per degnamente celebrare la Natività di G. C.

Advintezi, add. (dal latino Adventitius) Avveniticcio. Dicesi di quello che viene di nuovo ad abitare in qualche città o luogo E per metaf. dicesi di cosa che sopravvenga di fuori.

L'è vgnò al sass un dutour advinE venuto al Sasso un medico avveniticcio.

tezi

'A dvêir, mod. avv. A dovere, Giustamente, convenientemente.

Far star on a duéir Tenere alcuno

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*

'Afabilità, s. f. Affabilità. Virtù per la quale l'uomo è piacevole in parlare, e in conversare, nell' usar colle genti.

* Afabilmêint, avv. Affabilmente. Con affabilità, piacevolmente.

Afadà, add. Affatato. Fatato. Invulnerabile, Impenetrabile. Dato o Permesso da' fati. E dicesi d'ogni cosa alla quale per incanto si favoleggi data alcuna straordinaria virtù.

Afadar, V. a. Fatare. Ammaliare, Affaturare, Stregare, Incantare, Fascinare, Affascinare. Rendere Fatato, invulnerabile, ed anche Rendere atta una persona o una cosa per mezzo d'incantesimi a poter operare cose non naturali, e straordinarie. Facoltà che si fa ricevere dalle Fate come si finge nelle favole dai Poeti. Incantare, usar incantesimi. In bolognese si dice anche Zermà. V.

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*Afadigar, v. a. Faticare, Affaticare, Imporre o Dar fatica, e si dice non solo del corpo ma anche dello spirito; non che nel proprio, ma nel figurato Fig. Agitar fortemente Volgere e mescere agitando Affaticare uno che faccia una cosa Dargli l'incomodo, il disagio, la briga, e simili di farla. Affaticare uno colle suppliche o simile, vale richiederlo incessantemente di checchesia, instare presso alcuno con le richieste e le preghiere. Faticare dicesi dell' uomo e delle bestie; Affaticare più comun. del solo uomo. TOMM. Afadigars, pass. Durar fatica. Affaticarsi. Sforzarsi d'operare.

*

Afadigar o Affadigars da Asen. Affacchinare, Affacchinarsi.

Afadighars pravéir un quel-Faticare o Affaticare alcuna cosa; cioè Faticare per acquistarla.

Afadigars, In altri signif. V. ArFANARS, INZGNARS.

*

Afagutamêint, s. m. Affastella

mento.

Afagutar -(del Franc. Fagoter) v. a. Abbattuffolare, Rabbatuffolare. Scompigliatamente avvolgere insieme. Affastellare, Unire più cose alla rinfusa. Affardellare, Ridurre in fardello.

* Afagutars

Infagottarsi. Ravvol- | D' importanza, o di lucro, ma non Affa

gersi in una veste quasi a guisa di fagotto. Mal vestirsi.

*Afagutà

Infagottato. Inviluppato

a guisa di fagotto.
Afalars, v. n. Fallarsi, Ingannarsi,
Sbagliarsi. V. ARADGARS.

Afamà, add. Affamato, Famelico. Che ha gran fame.

Afamà Metaf. crudele, arrabbiato. Assai desideroso, Avido.

Da afamà, avv. All' affamata. A guisa di chi ha gran fame.

* Afamar, v. a. Affamare. Indur fame, Far patir fame; e Affamare un paese, una città, dicesi dell' indurvi carestia e farvi patir la fame stringendola con assedio, o in altra guisa. In signif. neutr. assol.

Aver fame. Metaf. Affamare di checchè sia, Averne brama, Gran voglia. *Afàn, s. m. Affanno. Difficoltà di respirare. I respirare ansando - Per metaf. Afflizione, Tormento, Fastidio. Dar afàn Dare affanno Travagliare.

Affanno è ogni sorta di dolor vivo che si comunichi al corpo, e renda la respirazione men facile; Ambascia è più d'affanno; angoscia pare ancor più. TOMM. Afanà. add. Affannato. Ansante, Ripieno d' affanno, Affaticato.

*

Afanar, v. a. Affannare. Dare af

fanno.

Afanars Affannarsi, Pigliarsi af

fanno.

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Afanars pr' una cossa Affannarsi d'una cosa Affannarsi per cagione di essa. Darsi pena, briga, pensiero.

rone.

Afars, v. a. Confarsi, Convenire, Star bene, Essere acconcio Avere proporzione Esser conforme Adattarsi, Investir bene.

-

Scarp ch' s' afùn bein al pè - Scarpe che s'adattan bene al piede. Afassadura V. FASSADURA. *Afassar V. FASSAR.

*

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Afazars in t' on Affacciarsi in alcuno Trovarsi a faccia a faccia con esso, Abbattersi in esso, ecc.

Afazars in contr' àl nemigh - Affacciarsi incontro al nemico Ändarlo ad affrontare per combatterlo. Afazars Rappresentarsi davanti a qualche persona.

Afazars Affacciarsi, vale in Toscana non solo metter fuori la faccia da qualche luogo per vedere, ma anco: uscire d' un luogo e presentarsi per vedere Nell' uso è anche Offrirsi, farsi innanzi per una compra, per un contratto di matrimoAffare cattivo, nio. Toмм.

Afàr, s. m. Affare. Il soggetto di quel che si fa, o s'è fatto, o è da farsi. Faccenda, Negozio, Impresa.

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Afar dla scheteria

di poco conto.

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Avéir di afar dsóuvra dla tésta Affogare nelle faccende, Aver più faccende d' un Mercato.

* Om d' mal affar Uomo di mal affare Uomo di mala faccia.

* Afar seri

Affare serio, dicesi comunem. per Affare d'importanza, o per Cosa difficile a sbrigare.

*

Què sta l'affar! fare, cioè Il difficile.

Qui sta l'af

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mente Render fermo, e si usa al proprio | bizione di Mettere in mostra certe qualità come a figurato. per tirare a sè l'attenzione altrui. GHE

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sione affittata.

Dar, o Tor in afèt Dare, o Pigliare ad affitto Dare Pigliare ad affitto le entrate delle possessioni per un certo prezzo. 'Afetà, add. Affettato. Quegli che usa negli atti, nelle parole e negli abiti soverchio artificio Finto. Simulato, ovvero Ingannevolmente, o Simulatamente ostentato Artificiato. Ricercato.

'Afetar, v. n. Affettare, Ostentare. Mostrare con affettazione. Far pompa Studiarsi di mostrare certe qualità che non si ha, e che sono in opposizione al pensare, ed indole propria.

Afetaziôn, s. f. Affettazione, Affettamento. L'affettare. Maniera di parlare, o di operare usata da alcuno, la quale si dipartà dalla naturalezza, e per mezzo della quale egli si sforza di farsi attribuire certe qualità, certi pregi, certe doti, che gli mancano. L'eccesso della affettazione, nello stile famigliare si chiama Caricatura Affettazione, per Ostentazione; che è l'Am-I'

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Far al nas afilù diciamo di Chi cade in pallore per isvenimento.

Mustaz afili - Viso affilato, intendiamo, Viso macilento e scarno per malattia.

L'ha fat un mustaz afilà ch' al par un S. Luigen spigazà (cioè morto) Egli ha fatto un viso affilato che pare un S. Luigi.

*Afilàr, v. a. Affilare. In tecnol. Assottigliare il taglio a' ferri taglienti, Dare il filo. Aguzzare, Appuntare. Afilars vers un sit Affilarsi Dirizzarsi verso un luogo, Andar di filato. Afilars Affilarsi Porsi in fila. *Afinità, V. PARENTELA.

Afinità Affinità, metuf. per Simiglianza.

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Afitanza, s. f. Affittanza. Voce d' uso. V. AFET.

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Far un' afitanza Lo stesso che Tor in afèt.

*Afitàr. v. a. Affittare, Appigionare. Dare ad affitto; ma si Appigionano Case e Botteghe, e si Affitta Poderi, o Campi. GHERARDINI.

Afitarêza - T. degli abitanti delle paludi (in bol. Val) con che chiamano Affitto.

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-

liberarsi dal canone o livello E secondo ciò che si è detto alla voce Afrancar. L'atto di francare le lettere e la spesa che si paga alla posta.

A fracass, mod. avv. A fracasso = A precipizio, con furia, a furore.

Afradlamêint, s. m. Affratellamento. Dimestichezza. Comunanza come da fratello.

Afradlars, v. n. pass. Affratellarsi, Dimesticarsi, Trattare da fratello, da uguale.

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Afrancar, v. a. Affrancare. Far franco, libero. Dar vigore, Avvalorare. Afrancar un canon, un' ipotèca. In legg. Affrancare un canone = Pagare una determinata somma di denaro per liberarsi dal canone.

Afradlars cun on Affratellarsi con alcuno Renderselo affezionato come fratello.

*Afrancadura, s. f. Affrancatura, Affrancazione. Pagamento del prezzo per

Afrancar una letra Affrancare una lettera. In questo signif. i Vocabolari non registrano questa voce, ma invece Francare. Ma ch' essa sia buona o no, ne domanderemo al VIANI, che risponde « Quei zoticoni de Toscani dicono senza badare ai Vocabolaristi » Affrancare una lettera; nè parve modo errato nè scempio all' illustre signor TOMMASEO, che lo notò nella sua proposta. In bol. tanto si dice Francar, come Afrancar.

Afrancars V. RINFRANCARS. *Afrant, add. Affranto. Infievolito. Spossato, usasi anche in forza di sust. Sopraffatto, Abbattuto.

A frêin, mod. avv. A freno, col verbo Tenere, significa Ritardare, e Tenere in timore altrui.

Tgnir a frein in freno Raffrenare.

Tenere a freno o

*African, add. Africano, Affricano. Dell' Africa. E in forza di sustan. parlando di marmo. Sorta di marmo di grande durezza che ha diverse macchie, bianche, rosse e pavonazze; fu anche detto Marmo etiopico, siccome si cava ne' paesi dell' Egitto.

*Afrônt, s. m. Affronto. L'affrontare. Incontro. Ingiuria, Offesa.

riare.

Far un afront Offendere, Ingiu

Tgnir pr' un afront - Recarsi ad affronto Reputarsi offeso, Insultato. *A frônt, mod. avv. A fronte. Rincontro l'un l'altro Usato come prep. per Allato, Appresso.

--

*A frônt, mod. avv. A confronto, A comparazione. Comparativamente, In paragone, In confronto.

A front ed quest ai po' star In confronto, In paragone di questo vi può

stare.

* A frônt c'querta, mod. avv. A fronte scoperta Colla fronte scoperta = Senza temer di vergogna.

=

*Afruntar, v. a. Affrontare. Farsi incontro arditamente o francamente, o difilato ad alcuno, Andargli incontro arditamente, accostarsegli.

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=

Tor un sit a fugh e fiama - In leg. Dare o Prendere un podere, un terreno o altro a fuoco e fiamma Darlo o Prenderlo a tutto rischio e pericolo di chi lo piglia, senza diritto di alcun compenso per parte del cedente.

Far una cossa a fugh, o in fugh e fiama Operare sollecitamente. Sunar a fugh e fiama

Suonare a fuoco e fiamma: Dicesi del dar cenno colle campane d' alcuno incendio, per chiamare le genti ad estinguerlo.

*Afular, v. a. Affollare. Opprimere, Calpestare.

Afulars Affollarsi = Urtarsi in folla, Concorrere in folla, Andare in folla premendosi l'un l'altro Ansare, Respirare con forza e prestezza per frequente inspirare e respirare del polmone.

Afulars Affrettarsi, Affannarsi.
Afulars a magnar Affrettarsi a

mangiare.

Afulè, add. Oppresso.

* Essr afulè Essere oppresso da

faccende, o da altro.

*

*

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Afulirs Lo stesso che afulars.
Afumadura V. AFUMGADURA.
Afumar V. AFUMGAR.

Afumgà, add. Affumicato. Macchiato e Tinto dal fumo.

Afumgadura, s. f. Affumicamento, Affumicata. L' affumicare.

*Afumgamêint, s. m. Affumicamento. Affumiccata. L' affumicare.

Afumgar, v. a. Affumare. Affumicare. *Offuscare col fumo il calore e la lucentezza di checchessia, Tingere di fumo Profumare Dar fumo a una cosa. *Afundadura, s. f. Affondatura. L'affondare, Affondamento - Il luogo stesso affondato.

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*Afundar, v. a. Affondare. Sommer

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