Storia del reame di Napoli, dal 1734 sino al 1825 ...: con una notizia intorno alla vita dell'autore, Volume 2 |
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Storia del Reame di Napoli dal 1734 sino al 1825 di Pietro Colletta: 1, Volume 1 Affichage du livre entier - 1860 |
Storia del reame di Napoli dal 1734 sino al 1825, Volume 2 Pietro Colletta Affichage du livre entier - 1861 |
Expressions et termes fréquents
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Fréquemment cités
Page 406 - Regno con passaporti liberi , senza indizio di pena : aggiungendo promesse di benignità agli obbedienti, minacce ai ritrosi. Erano costoro rei o timidi che stavano sospettosi ed armati nelle campagne, non entravano le città, mutavano le stanze, sempre liberi, ma di pericolosa libertà. Dopo l'editto, chi secondo il proprio senno restò più guardingo nei boschi, chi fidando all'innocenza si presentò per il giudizio, e cinquecentosessanta chiesero di partire.
Page 46 - ... rei. In quel mezzo fu imprigionato Agostino Mosca, perché sopra i monti di Gragnano, dove era atteso il re Giuseppe, stava in agguato ed armato per ucciderlo. Aveva in tasca una lettera della regina di Sicilia, scritta di suo pugno, instigatrice velatamente al delitto, ed altra più scoperta della marchesa...
Page 373 - Noi abbiamo esercitate le nostre funzioni conformemente ai nostri poteri, ai giuramenti del re ed ai nostri. Ma la presenza nel regno di un esercito straniero ci mette nella necessità di sospenderle, e ciò...
Page 243 - Gioacchino; e lo Stratti ubbidiente il lasciava, ma piangendo. Indi a poco, non ancora palese la condanna, entrò il prete Masdea, e disse : « Sire, è questa la seconda volta che io le parlo. Quando VM venne al Pizzo, sono cinque anni, io le dimandai un soccorso per compiere le fabbriche della nostra chiesa, ed ella il concesse più largo delle speranze.
Page 241 - Ed erano crudeli ali' antico, e speravano col nome di una virtù nascondere le turpitudini dell'opposto vizio. In una stanza del castello fu l'infame concilio adunato. In altra stanza Gioacchino dormiva l'ultimo sonno della vita. Entrò Nunziante quando già chiaro era il giorno, ma pietà non sofferse che il destasse ; ed allorché per sazietà di sonno...
Page 191 - Le speranze ne' rivolgimenti d'Italia erano anch'esse svanite, perocché gli editti ei discorsi del re non altro avean. prodotto che voti, applausi, rime pubblicate, orazioni al popolo, ma non armi e non opere; ossia molti per lo avvenire cimenti di polizia, nessuno di guerra. I dodici ei quattro reggimenti promessi, erano per vanto, non veri; si aprì registro di volontari e restò quasi vuoto; i tenuti in prigione da...
Page 244 - ... in forza di legge del decennio mantenuta in vigore. La qual legge (per maggiore scherno di fortuna) dettata da Gioacchino sette anni innanzi, benignamente da lui sospesa in molti casi di governo, fu, come ho detto, istromento della sua morte.
Page 311 - Onnipotente Iddio, che collo sguardo infinito leggi nell'anima e nell'avvenire, se io mentisco o se dovrò mancare al giuramento, tu in questo istante dirigi sul mio capo i fulmini della tua vendetta...
Page 235 - La Rivière, che anni prima scampato per suo favore dal supplizio, ora gli rendeva ingratamente morte per vita ; scrisse lettere al re di Francia non superbe né abbiette, ma da re 'profugo ed infelice, e le mandò a...
Page 388 - ... settari, ed in capo un berretto di tre colori, collo scritto a grandi note: Carbonaro. Quel misero, accavalcato sopra di un asino, aveva dietro il carnefice che ad ogni picchio di tromba con sferza di funi e chiodi gli flagellava le spalle; così che il sangue avea mutato colore alle carni, ed il volto, smorto e chino al petto, dimostrava il martirio.