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stiene in alto la penna della mezzana delle navi - Cordoniere diconsi ancora quelle corde sottili che dal giro delle coste di procavia sono tesate al bottone dello straglio ove terminano, per impedire che il piede di detta vela, fregando contro la coffa, non si consumi Costiera.Costiere sono nelle galere le funi dall' una e dall'altra parte dell'albero, che si attaccano al calcese e abbasso sono attaccate ai colatori; si chiamano anche sartie

ai pennoni di maestra e trin- | chetto per maggior sicurezza Contrammantiglia, mantiglia dirinforzo, che si mette in caso di burrasca ai pennoni di maestra e trinchetto per maggior sicurezza de' marinari Contrascotta (sagola delle bugne), funicella o manovra alfacciata alle bugne delle vele basse colle quali si mura la bugna di sopravento verso prua quando si va all' orza Contrastraglio, straglio di rinforzo che si usa nelle navi da guerra Contre, nome che si dà a quattro grosse funi, due delle quali sono attaccate alle bugne della mag-Draglia, una delle corde del vagior vela e le altre a quelle di trinchetto e servono a tirare verso prua le bugne di sopravvento di dette vele Controbracci, chiamansi con questo nome de' capi semplici che servono a raddoppiare i bracci de' pennoni bassi in tempo burrascoso o in caso di combattimento

Controbugne. V. Paterassi
Controsartie V. Paterassi e Sartie
Controstraglio. V. Straglio
Cordame, assortimento di corde;
quantità di corde per corredo

di una nave
Cordino, è la fune che si attacca
alla metà del filo della vela,
perchè la tiri giù nella galea
quando si ammaina. È anche la
fune che si adopera per batte-
re e sollecitare la ciurma
Cordone, si chiama una corda mi-
nore già commessa una volta,
la quale commessa con altré
simili una seconda volta entra
nella costruzione delle corde
maggiori e più grosse, come
una gomona, un gherlino o un
altro grosso cavo, che perciò
si dice commesso due volte
Cordoneria, quella corda che so-

DOPPINO, addoppiatura di un pezzo di cavo

scello

Draia, dicesi d'una corda atta a cercare un' ancora perduta in fondo al mare

Duglia, così diconsi que' giri nei quali sono raccolte le gomene della nave

FIONCO, corda che passa per le pulegge della taglia di maestra e del taglione, sulla quale fanno forza i marinai per issare l'antenna Frenello, dicesi quella campanella fatta di un pezzo di cavo, con cui si stabilisce il remo allo scalmo GALOBANI. V. Paterassi Gambadona, nome di alcune funi che servono a tener fermi gli alberi di coffa

Gambatura, così diconsi que'giri o spire che formano una gomena nel fondo del mare, allorchè è filata molto ed il vento non serve a stenderla o tenerla tesata Ganza, cappio fatto all'estremità d'una manovra

Garzetta, lo stesso che gaschetta, che è voce più usata dai Toscani Gaschette, chiamansi cosi le trecce fatte di paglia e di vecchie corde; servono a vari usi e tra gli altri a serrare le vele ai Toro pennoni

Gassa, corda ripresa ordinariamente modo di burina per vari usi Gassa d'amante dicesi a simil corda più grande, sufficiente da entrarvi dentro e porvisi a sedere un uomo per essere tirato in alto Gassetta, piccola gassa Gassette, diconsi i grossi cavi, con cui si trascinano i cannoni fuori del puntone o sopra di esso. Due si dicono da piano e due da riva

Gerlo, in generale si dicono gerli o gaschette alcune trecce minute e lunghe fatte con isfilzare di comando, di merlino o di vecchie gomene intrecciate, le quali servono a molte allacciature Gherlino, è un cavo commesso alla maniera delle gomene; cioè commesso due volte, ma meno grosso di quelle e al disotto di dodici pollici sino ai cinque esclusivamente

Gherlo. V. Merlino

guernisce il fondo o piede della vela quadra

Grippia, fune a cui è raccomandato il gavitello dell' ancora Griselle, corde disposte e legate orizzontalmente in tutta la lunghezza delle sartie, le quali servono di scala ai marinai per montare in alto

Guardamani di bompresso, sono due corde situate alla sala del vascello nel posto della scala, per servire di sostegno nei montare o scendere IMBROGLI, chiamansi con questo nome tutte le corde le quali servono a ripiegare le vele per sospendere l'azione e per raccoglierle poi su i loro pennoni Impiombatura, intrecciamento di due funi impionibate Incavigliatura, pezzo di cavo con radancia impiombatavi, che si ferma alle crocette di pappafico, ove s'incoccia il gancio della mantiglia di gabbia

Ghia, canapo infilato in una gi-Ingarzellatura, la strangolatura rella in cima ad un albero, con

dell' inzinatura

cui si tirano in alto le mano-Ingiaro, corda sottile raccomanvre e qualche peso, o un uomo ancora a farvi qualche lavoro Ghindaressa, ghindazzo, manovra volante o cavo che serve a ghiandare o ad abbassare gli alberi di gabbia

Ghindazzo V. Ghindaressa Gomena. V. Gomona. Gomona, il canapo attaccato all'àncora, gomena. Gomonetta, sono cavi lavorati alla maniera delle gomone e servono per le ancore minort, pei grappini de' piccoli bastimenti e delle scialuppe, per rimurchiare o gegomarsi

Gordoniera, quella corda che sostiene in alto la penna della mezzana delle navi Gradile. V. Gratile

Gratile e Gratillo, quel cavo che

data all'antenna, colla quale per mezzo d'uno o di due bozzelli si serra una parte della vela= Ingiaro della gola, dicesi quello, con cui si tira all'antenna la scotta della vela per serrarla Inzinature, corde sottili con le quali si legano insieme i due pezzi che formano le antenne Isse, corde bianche della grossezza di quattro pollici, le quali servono a issare o alzare le penne LANDE, spranghe o catene di ferro, le quali sostengono le bigotte delle sartie mantenendole unite al bordo Lardato. Diconsi paglietti_lardati, cinghie lardate, i tessuti di vecchie corde, così denominati, a' quali si aggiunge un rinforzo per renderli più grossi

e più durevoli, e servono per
guernire alcune situazioni sog-
gette a molto sfregamento
Lardo d' un paglietto, la materia
o sfilaccia che si adopera per
lardare o ingrossare una cinghia,
un cavo, una baderna
Legnuolo, quel composto di più
file attorte, con cui si formano
i cavi o canapi, che anche si di-
ce cordone

Lezzino, minuta cordicella fatta
di due fili torti
Libanella, piccola fune di erba mi-
nore del libano per servizio del-
le navi e per la pesca
Libano, canapo d' erba detta spar-
to, che serve a molti usi nelle
navi e spezialmente per la sar-
zia delle tartane, per le gabbie
da olio e simili

Mante, e Manto nell'antica mar. vale sorta di fune, colla quale si legano l' antenna e le vele Marciapiedi, diconsi le corde poste sotto i pennoni, che servono ai marinai per posarvi i piedi quando si tengono col ventre sul pennone per serrare o sciogliere le vele

Margherita, si chiama una corda che si allaccia in certi casi Martinetto, dicesi una manovra che serve di mantiglia al pennone di mezzana

Mataffioni, ne' bastimenti a vela quadra diconsi gaschette. Sono trecce di sfilaccia, chiamata trinelle che passano negli occhietti della testa di ogni vela, per legarla stabilmente al pennone

o antenna

Mattone, dicesi della fune che si attacca all' anello che sta nel carro dell' antenna all' albero maestro della galera

spezie di spago o funicella di tre fili, ciascuno de' quali insieme attorti serve a fare piccole legature per cucire le ralinghe alle vele ne' siti dove hanno a soffrire maggiori sforzi

Livarda,corda di stoppa,intorno alla
quale si avvolge il filo per render-
lo più eguale e più arrende vole
MANOVRA, nome generico delle
funi d'una nave Manovra sta-Merlino,
bile, si dice quella specie di
cordami, che servono per ista-
bilire gli alberi, i quali non oc-
corre mai maneggiare nel tem-
po della navigazione Manovra
volante, si dice quella specie
di cordami, che servono per da-
re i moti necessari agli strumen-
ti che rendono mobile il vascel-
lo, e i quali occorre spesso ma-
neggiare navigando

Mantelletti, chiamansi quelle cor-
de intrecciate, che si mettono
sotto le funi, con le quali è or-
meggiata la galea, acciocchè non
si rodano e rompano toccandosi
e raschiandosi
Mantiglie, sono due corde che so-
stengono i due capi di ciascun

Mezzanino, la fune ch'è nel mezzo della tenda, ed è sorretta dai puntelli

Morselli, sono cavi corti per vari usi Mura, cavo che serve a murare le vele, cioè a tirare e fermare dalla parte della prua, o del davanti della nave, la bugna, o angolo di sopravvento della vela per disporla in modo, che la sua superficie interiore sia colpita dal vento quando è obbliquo alla rotta

pennone e servono a tenerlo o-Mustacchi di verga, mustacchi di

rizzontale o in bilancia quando egli è nella sua situazione ordinaria, o pure a tenerlo più alto da una parte che dall' altra

civada, sono manovre, le quali insieme con le mantiglie sostengono il pennone attaccato al suo albero

NOMBOLI, Sono le corde minori | Paterne. V. Salmastre preparate per commetterle insieme e farne le maggiori ORCIA, quella fune che si lega dalla parte dinanzi della veľa Orcipoggia, fune particolare della

nave

Ormeggio, cavo che tiene ferma

la nave dalla parte di poppa Orza, quella corda che si lega nel capo dell' antenna del naviglio da man sinistra

Oste, dicesi d'una fune che allacciata ai bracotti della penna della vela di una galera, serve a tirare le antenne più o meno verso poppa PAGLIETTO, chiamansi così dei larghi tessuti a guisa di treccia, del genere delle cinghie e delle baderne, ma molto più larghi e composti di molti fili, che servono a foderare le parti, che si vogliono preservare dallo sfregamento delle corde di manovra e per impedire che non si taglino o si consumino Panduri, sono manovre ferme, che s'incappellano alle testaté degli alberi o alla cima de' pennoni Paroma, corda raddoppiata, e legata verso ad un terzo dell' antenna, la qual corda viene fermata insieme coll' amante per sospendere l'antenna Paromella, nome che si dà a quei cavi o grosse funi d'erba, le quali servono per sostenere le reti, ed anche per ormeggi dellé tonnare

Passa, misura pe' cavi e per le manovre, lunga sei piedi Paterassi, controsartie, controbugne, galobani. I paterassi sono Junghi cavi, i quali sono incappellati agli alberi di gabbia e di pappafico per sostenerli e assicurarli, accrescendo la forza delle sartie

Patte, diconsi patte di bolina alcune corde stabilite in alcune bose e maglie della rilinga, e disposte in maniera, che tesata la bolina, corda legata a queste patte, si viene a tesare quasi il terzo della rilinga verso la bugna; la quale senza l'artifizio di dette patte non potrebbe tesarsi se non con più corde Penzoli. V. Brazzetti Penzolo, una manovra dormiente che s'incappella alla testa di un albero o all' estremità dei pennoni, e serve per attaccarvi dei paranchi o a strapparvi dei bozzelli

Piccaressa dell' ancora, è una bozza o corda, colla quale si ferma l'ancora alla grua Piè di pollo, è il nome di certi nodi che si fanno da un capo alle bozze o ad altre funi Poggia, quella corda che si lega all' un de' capi dell' antenna da man destra

Pollo (piè di). V. Piè di pollo Prodano, straglio, sorta di fune che dalla banda dinanzi della nave sostiene l'albero contro la forza de' venti Prontoni. V. Antarie Provese, è una corda che si manda a terra per legarla sulla riva QUADERNALE, sorta di fune adoperata nelle navi, come la Ternale

Quinale, fune che si mette sopra

vento per tener l'albero forte RADDRIZZAMENTO (gomona di), una gomona o gherlino attaccato sotto una nave che si abbatte in carena, per aiutare a raddrizzarla e a rimetterla nella sua situazione naturale dopo l'operazione del carenamento o del raddobbo Ragna. Le ragne sono minute funi

del guernimento delle navi, lė

quali, passando per diversi bu-| chi aperti dinanzi alla facciata di ogni coffa, o gabbia, indi per quelli d'una mocca, formano Come altrettanti ranci e quindi somigliano in qualche modo ad una ragnatela

Ralinga. Le ralinghe sono corde unite tutt' intorno all'orlo delle vele, per fortificare ed impedire che non si lacerino, ed ancora perchè possano resistere allo sforzo delle manovre che sono allacciate alle stesse vele Rete d'impagliatura; un'intrecciatura di funi e simili, che si fa attorno al vascello, sostenuta dalle battagliole, per riparo dei combattenti

Ritorta, corda da nave, lo stesso che sarte

Rizza, la corda per legare la bocca de' cannoni, quando sono tirati all' indietro

Rizze, sono cavi, i quali servono per ritenere nel loro posto le scialuppe o lance dentro del vascello in tempo della navigazione, e diconsi anche barbette della lancia Dicesi ancora ad alcuni cavi raddoppiati, allacciati alle parasarchie, ai quali si assicurano le estremità degli amanticelli

SAGOLA, funicella incatramata, in capo alla quale è attaccato un peso per iscandagliare il fondo dell' acqua e dicesi per lo più sagola di scandaglio-Sagola da lacciare, dicesi ad una fune annodata a maglie, che serve ad allacciare i coltellacci - Sagola della barchetta, dicesi ad una piccola corda misurata e segnata con nodi esprimenti le diverse distanze, attaccata alla barchetta per misurare il cammino della nave

Salmastre, chiamansi così alcune trecce fatte di filo di vecchie

corde, che servono a diversi usi e tra gli altri a strignere e legare le vele ai pennoni Sarchie. V. Sartie

Sarte, corde della vela del navilio legate alle antenne, sartie Sartiame, nome di tutte le funi che adoperansi nelle navi Sartie, grossi cavi che servono a sostenere gli alberi d' una nave e che si oppongono in parte all'effetto del rullio su di essi, essendo incappellati fortemente alla testata dei medesimi ed avendo i loro punti fermi ai due bordi della nave

Sbirro, dicesi dai marinai a un pezzo di canapo impiombato nelle due estremità, che serve ad imbracare qualunque cosa per trasportarsi altrove o levarla in alto

Scandaglio, nome che si dà alle corde, che sono della grossezza di quella che serve a scandagliare

Scotta, è quella fune principale attaccata allá vela, la quale, allentata o tirata secondo i venti, regola cammino del naviglio Serpente, corda con cui si avvolge spiralmente un cavo Serrabozze, grosso cavo

che

serve a tener ferma al bordo del castello di prua la mazza di un' ancora, messa al suo posto nel tempo della navigazione Serrapennoni, imbrogli di bolina,

nella vela di maestra sono quattro corde, due da ciascun lato della vela, servono a raccogliere le vele ai loro pennoni Sfergino, minutissima cordicella, che serve per fare attaccature di corda o a fortificar le manovre

Staffa de' marciapiedi, pezzi di corda, che circondano i pennoni, e si prolungano addoppiati sotto di essi, sicchè i marinai

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