Storia della letteratura in Italia ne' secoli barbari, Volume 1Tip. del R. Istituto sordomuti, 1882 - 430 pages |
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... poesia ispiratore d ' opere egregie a un re goto , coopera all'unità del regno italico : incorruttibile in corte ed in senato , si porge imitabile esempio di virtù domestiche e cittadine , e innesta infine la palma del martire a una ...
... poesia ispiratore d ' opere egregie a un re goto , coopera all'unità del regno italico : incorruttibile in corte ed in senato , si porge imitabile esempio di virtù domestiche e cittadine , e innesta infine la palma del martire a una ...
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... poesia , e quando la sua città , propugnacolo della romana potenza nelle Gallie , fu assalita dall ' armi dei Visigoti , ei la difese in un con Ecdicio , per modo ch ' e ' furono costretti a cessare l'assedio e sbandarsi . Caduta ...
... poesia , e quando la sua città , propugnacolo della romana potenza nelle Gallie , fu assalita dall ' armi dei Visigoti , ei la difese in un con Ecdicio , per modo ch ' e ' furono costretti a cessare l'assedio e sbandarsi . Caduta ...
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... poesia senza smettere per altro gli studi forensi , ne ' quali era si addentro , che d'ogni parte invocavasi il suo patrocinio . Agitò innanzi a re Teodorico la causa dei Dalmati , e questo re l'ebbe in tanto favore , che il volle a ...
... poesia senza smettere per altro gli studi forensi , ne ' quali era si addentro , che d'ogni parte invocavasi il suo patrocinio . Agitò innanzi a re Teodorico la causa dei Dalmati , e questo re l'ebbe in tanto favore , che il volle a ...
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... poesia ch ' oggidì ci sembra ap- pena mediocre ; ma l'opere letterarie voglionsi ognor giudicare alla stregua de ' tempi che le produssero . Nella dedicazione ch'ei ne fece al Pontefice , scrive : Ecclesiam subeo dimissa naufragus aula ...
... poesia ch ' oggidì ci sembra ap- pena mediocre ; ma l'opere letterarie voglionsi ognor giudicare alla stregua de ' tempi che le produssero . Nella dedicazione ch'ei ne fece al Pontefice , scrive : Ecclesiam subeo dimissa naufragus aula ...
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... poesia che mettea fuori costituiva un pubblico avvenimento . Ei potea credersi nato a re- staurare una letteratura di cui era l'ultimo anelito : ma per quanto s'adoperasse a far rivivere ne ' suoi versi l'antica coltura , non gli venne ...
... poesia che mettea fuori costituiva un pubblico avvenimento . Ei potea credersi nato a re- staurare una letteratura di cui era l'ultimo anelito : ma per quanto s'adoperasse a far rivivere ne ' suoi versi l'antica coltura , non gli venne ...
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Storia della letteratura in Italia ne' secoli barbari, Volume 1 Emanuele Celesia Affichage du livre entier - 1882 |
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Fréquemment cités
Page 364 - A' miei portai l' amor che qui raffina. O, dissi lui, per li vostri paesi Giammai non fui; ma dove si dimora Per tutta Europa, ch' ei non sien palesi? La fama che la vostra casa onora, Grida i signori, e grida la contrada, Sì che ne sa chi non vi fu ancora. Ed io vi giuro, s'io di sopra vada, Che vostra gente onrata non si sfregia Del pregio della borsa e della spada.
Page 239 - Fra Dolcin dunque che s'armi, Tu che forse vedrai il sole in breve, S' egli non vuol qui tosto seguitarmi, Si di vivanda, che stretta di neve Non rechi la vittoria al Noarese, Ch' altrimenti acquistar non saria lieve.
Page 364 - Ed io vi giuro, s' io di sopra vada, Che vostra gente onrata non si sfregia Del pregio della borsa e della spada. Uso e natura sì la privilegia, Che, perchè il capo reo lo mondo torca, Sola va dritta, e il mal cammin dispregia.
Page 82 - Quel monte a cui Cassino è ne la costa fu frequentato già in su la cima da la gente ingannata e mal disposta; e quel son io che su vi portai prima lo nome di Colui che "n terra addusse la verità che tanto ci sublima; e tanta grazia sopra me relusse, ch'io ritrassi le ville circunstanti da l'empio cólto che '1 mondo sedusse.
Page 404 - La parladura francesca val mais et [es] plus avinenz a far romanz et pasturellas, mas cella de Lemosin val mais per far vers et cansons et serventes. Et per totas las terras de nostre lengage son de maior autoritat li cantar de la lenga lemosina qe de neguna autra parladura; per q'ieu vos en parlerai primeramen.
Page 86 - Et modo Pompeium, modo te, Donate, legebam, Et modo Virgilium, te modo, Naso loquax. In quorum dictis quamquam sint frivola multa, 20 Plurima sub falso tegmine vera latent.
Page 311 - Franceschin, che fur sì umani come ogni uom vide; e poi v' era un drappello di portamenti e di volgari strani: fra tutti il primo Arnaldo Daniello, 4 o gran maestro d' amor, ch' a la sua terra ancor fa onor col suo dir strano e bello.
Page 340 - Né t' entend chiù d' un toesco O sardesco o barbari, Ni non ho cura de ti. Vo' ti cavillar con mego ? Se lo sa lo meo mari, Malo piato avrai con sego. Bel messer, vero ve di, Non voll' io questo lati : (3) Frare, zo aia una fi.
Page 406 - Allegat ergo pro se lingua oil quod, propter sui faciliorem ac delectabiliorem vulgaritatem, quicquid redactum sive inventum est ad vulgare prosaycum suum est : videlicet Biblia cum Troianorum Romanorumque gestibus compilata et Arturi regis ambages pulcerrime et quamplures alie ystorie ac doctrine.
Page 311 - E mille altri ne vidi , a cui la lingua Lancia , e spada fu sempre , e scudo , ed elmo . E poi convien ehe'1 mio dolor distingua ; Volsimi a' nostri ; e vidi '1 buon Tomasso , Ch' ornò Bologna , ed or Messina impingua.