Il milione di Marco Polo: testo di lingua del socolo decimoterzo ora per la prima volta pubblicato ed illustrato dal conte Gio. Batt. Baldelli Boni, Volume 1

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Da'torchi de G. Pagani, 1827
 

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Page 24 - ... e per tale, vino. Quivi era donzelli e donzelle, gli più belli del mondo, e che meglio sapevano cantare e sonare e ballare ; e faceva lo Veglio credere a costoro che quello era lo paradiso. E...
Page 24 - All'entrata del giardino avea un castello si forte, che non temeva niuno uomo del mondo. Lo Veglio teneva in sua corte tutti giovani di dodici anni, li quali li paressono da diventare prodi uomini. Quando lo Veglio ne faceva mettere nel giardino, a quattro, a dieci, a venti, egli faceva loro dare bere oppio, e quegli dormivano bene tre di, e facevagli portare nel giardino, e al tempo gli faceva isvegliare.
Page 24 - Quando gli giovani si svegliavano, egli si trovavano là entro e vedevano tutte queste cose, veramente si credevano essere in paradiso. E queste donzelle sempre istavano con loro in canti e in grandi sollazzi; donde egli aveano sì quello che volevano, che mai per lo volere non si sarebbono partiti di quello giardino.
Page 149 - E tutto lo spazzo delle ca» mere è coperto d'oro, ed èwi alto bene due dita. E tutte le finestre e mura e ogni cosa e anche le sale sono coperte d'oro; e non si potrebbe dire la sua valuta. Egli hanno perle assai, e sono rosse e tonde e grosse, e sono più care che le bianche; ancora v'ha molte pietre preziose, e non si potrebbe contare la ricchezza di questa isola.
Page 24 - ... colui cui egli voleva fare assassino. All'entrata del giardino avea un castello sì forte, che non temeva niuno uomo del mondo. Lo Veglio teneva in sua corte tutti giovani di dodici anni, li quali li paressono da diventare prodi uomeni.
Page 70 - E in questa città ha suo grande palagio*: ed io vi diviserò com'egli è fatto. Lo palagio è di muro quadro, per ogni verso un miglio; e in su ciascuno canto di questo palagio è uno molto bel palagio, e quivi si tiene tutti gli arnesi del Gran Cane, cioè archi, turcassi e selle e freni, corde e tende, e tutto ciò che bisogna ad oste ea guerra. E ancora tra questi palagi hae quattro palagi in questo...
Page 149 - Signore dell'isola ee molto grande, ed è coperto d' oro, come si cuoprono di qua le chiese di piombo, e tutto lo spazo delle camere è Coperto d' oro 2, ed evvi alto bene due dita, e tutte le finestre e mura e ogni cosa e anche le sale sono coperte d'oro; e non si potrebbe dire la sua valuta. Egli hanno perle assai, e so.no rosse e tonde e grosse, e sono più care che le bianche 3 ; ancora v...
Page 91 - 1 Gran Sire ha novelle per uomini a piedi, in un dì e in una notte, bene dieci giornate dalla lunga; e in due dì e in due notte, bene di venti giornate ; e così in dieci dì e in dieci notte avrà novelle bene di cento giornate ; e sì vi dico che questi cotali uomini recano in un dì al signore fatti di dieci giornate.
Page 24 - Quivi era condotti :4 per tale veniva acqua e per tale mèle e per tale vino. Quivi era donzelli e donzelle, gli più belli del mondo e che meglio sapevano cantare e sonare e ballare; e faceva lo Veglio credere a costoro che quello era lo paradiso.
Page 87 - E colgono la buccia sottile, ch' è tra la buccia grossa e l'albore, o vogli tu legno dentro,3 e di quella buccia fa fare carte, come di bambagia, e sono tutte nere. Quando queste carte sono fatte così, egli ne fa delle piccole, che vagliono una medaglia di tornesello piccolo, e l'altra vale un tornesello, e l'altra vale un grosso d'argento da Vinegia, e l'altra un mezzo, e l'altra...

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