Vocabolario dei dialetti bergamaschi antichi e moderniFratelli Bolis, 1873 - 1436 pages |
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Vocabolario dei dialetti bergamaschi antichi e moderni compilato da Antonio ... Antonio Tiraboschi Affichage du livre entier - 1873 |
Vocabolario dei dialetti bergamaschi antichi e moderni, Volume 1 Antonio Tiraboschi Affichage du livre entier - 1873 |
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Expressions et termes fréquents
acqua alcuno altrui Andare Arda Arnese assai Assonica Aver Baghet Bala bergamasco boca bocca Borla braghe Bremb Bressano buona büs Caal cacio capo carne Carta cassa Castagne cavallo céra checchessia chiamano ciamo Ciapà ciare colla Colui cör cotto cül d'öna Dare Desfà dét detto dialetto bergamasco diaol Dicesi donna dré Erba ergót ergù Fa'l Fare ferro filo föc gambe giuoco gran grigna grop grosso Iga'l Inda Ingl lana laur legno lungo luogo mangiare mente Mettere miga Minchione Mör no'l Nome proprio notissimo öč öna pane panno parlare parole pasta pèl pezzo Pianta Piccolo Pigliare proprio di uomo serve simili sö'l söl Sorta stà Stare suol tép Tirà töč Tosc Toscani Toscani dicono töt Uccello vale Vedi Vegn vestito vià
Fréquemment cités
Page 475 - La morte non è male: perché libera l'uomo da tutti i mali, e insieme coi beni gli toglie i desiderii. La vecchiezza è male sommo: perché priva l'uomo di tutti i piaceri, lasciandogliene gli appetiti: e porta seco tutti i dolori. Nondimeno gli uomini temono la morte, e desiderano la vecchiezza. VII. — Havvi, cosa strana a dirsi, un disprezzo della morte e un coraggio più abbietto e più disprezzabile che la paura: ed è quello de...
Page 996 - Brass , arnese di legno , o di altra materia a foggia di quadretto, con uno, o più viticci da basso per uso di sostenere candele , e si appende alle pareti per dar lume, ventola, candelabmm , bras.
Page 866 - Dicesi anche a quella macchia o altro segno esteriore impresso in qualche parte del corpo, e che da alcuni si crede nascere da soverchio appetito della madre nella gravidanza, di quel cibo o bevanda, che da quella macchia si rappresenta.
Page 835 - Strumento di legno a guisa di navicella , ove con un fuscello, detto spoletto, si tiene il cannel del ripieno per uso del tessere.
Page 895 - ... che i poco studiati nelle buone scritture: onde avviene che persone anche d'ingegno, anche dotte, bruttino talora gli scritti loro con parole e frasi, che agli stessi cittadini riescono ignobili, e fuori della città sono schernite come mostri che non si raffigurino...
Page 529 - Far le fiche di lingua è quell'atto che colle mani si fa in dispregio altrui, messo il dito grosso tra l'indice e il medio...
Page 815 - Che modi so' i tuoi?— Ella disse:— Oh, questo mondo è fatto a scale: chi le scende e chi le sale!
Page 478 - Quella tenda, che legata distesa ali' albero della nave, riceve il vento. Eia - Banderuola, Quell'istrumento che si volta a tutti i venti, e si pone in alto per conoscere qual vento soffia.
Page 91 - L'arte che insegna a fabbricare secondo le proporzioni e le regole determinate dalla natura e dal gusto.
Page 1138 - ... alla mano non resta alcun nocciolo, colui perde la gita , e tira colui che segue : e così si va seguitando fino che resti sopra detto luogo della mano qualche nocciolo: e questo al quale è rimasto il nocciolo, dee di quivi tirarlo all'aria, e ripigliarlo colla palma: e non lo ripigliando , perde la gita. Se ne restasse più d'uno sopra alla mano, può colui farne scalare quanti gli piace , purchè n« resti uno; che se non restasse , perde la gita. Ripigliato il nocciolo la seconda volta ,...