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12. Squilla, suono dell'Avemaria si della mattina come della sera. Esempio:

Era già l'ora che volge 'l disio

A' naviganti, e ’ntenerisce il cuore

Lo di ch'han detto a' dolci amici addio;
E che lo nuovo peregrin d'amore

Punge, se ode squilla di lontano,

Che pare il giorno pianger che si muore. Dante, Purg., c. VIII. 13. Serótino, aggiunto propriamente de' frutti che vengono allo scorcio della loro stagione; e vale anche Prossimo a sera, tardo.

14. Lunedi, ec. I Gentili chiamarono i sei giorni della settimana , Lunedi dalla Luna, Martedi da Marte, Mercoledi da Mercurio, Giovedi da Giove, Venerdì da Venere, Sabato da Saturno: ad essi i Cristiani aggiunsero la Domenica, di del Signore.

15. Lunediare, far lo sciopero e la festa nel lunedi, come sogliono gli artigiani.

16. Guardare verso mercoledi o simili, dicesi di chi, scambio di stare attento, va vagando cogli occhi, o sta fisso ad altro. Es. Oibo! Gigi, ho parlato al deserto: mentre spiegava quel teorema, tu guardavi verso mercoledi.

17. Sabato. L'uso e la Crusca stanno per Sabato dalla b scempia , checchè ne dica il Gherardini colle sue erudite etimologie, del Sabbath ebraico, del sáßßatov greco, del Sabbatum latino, del Sabbat francese, tedesco, inglese....

18. Sabatina, cena di grasso dopo la mezza notte del sabato.
19. Dio non paga il sabato: il castigo può differirsi, ma non si toglie.

20. Mesata, mese intero; e nell'uso si dice per la Paga o Salario che si dà altrui per ogni mese di servizio. -- Soldo, paga di servizio reso da persona assoldata, come impiegato, soldato. Onorario, riconoscimento per opera liberale ai maestri, a' magistrati ec. Stipendio è men nobile di onorario, ma più di salario.

21. Marzeggiare, esser varia la stagione, alternata di pioggia e di vento come nel marzo; onde il Prov.: Se marzo non marzeggia, april mal pensa. Se marzo non è, come suole, variabile e pazzo, lo sarà aprile cattivo e bizzarro.

22. La prim'acqua... con tutto l'assile. Assile, lo stesso che Asse, legno o ferro intorno al quale si sostengono e girano le ruote, che parlandosi di carrozze e carri, dicesi anche Sala.

23. Terzo di aprilante ec. Come il terzo di d'aprile, cosi ce n'è di simili quaranta alla fila - 1 Napolitani cominciano il loro proverbio dal quarto di.

24-25. Annuale, che si rinnova ogni anno; Annoso, che ha molti anni: Festa annuale, quercia annosa.

26. Vernereccio, buono .per verno, e cosi altri aggettivi derivati in ereccio: bevereccio, mangereccio, vendereccio ec.

27. Orologio (ώρολόγιον da ώρα ora e λέγω dico), strumento che mostra e misura le ore. Gli antichi, abbandonata la vita selvaggia, sentirono in società il bisogno di un apparato per misurare il tempo. Prima si valsero del sole e delle stelle. Dal posto occupato il giorno dell'astro

Che mena dritto altrui per ogni calle, e da qualche stella più brillante la notte determinavano alla meglio il tempo trascorso tra due osservazioni successive. Indi si pensó agli orologi ad acqua, clie dai Greci diceansi clessidre (κλεψύδρα da κλέπτω nascoudo, e ύδωρ acqua); poi si usò l'orologio a polvere o l'ampollina; a questo successe l'ol'ologio solare, dove con parecchie linee tirate si rappresentavano le ore, le quali, quando splende il sole, son segnate dall'ombra di uno stilo o gnomone. - Gli orologi a ruote s'inventarono verso il sec. XII.: prima furono i grandi orologi da torri, nei quali un peso mette in moto tutte le ruote, e una mostra, detta con voce francese quadrante, divisa in dodici parti, con una lancetta, indica il tempo. Ma gli artefici, dopo che Galileo osservò l'oscillar della lam

pada del duomo di Pisa , cominciarono a fabbricarne di più piccoli ad uso delle stanze, a pendolo o dondolo, a peso o a molla, Poscia altri imaginarono di più piccoli e da tasca, tra i quali quelli a ripetizione, a sveglia ; ed ora, i cronometri, ec.

$ 2.- Età dell'uomo. Il bambino, bimbo. Bammino La giovinezza, gioventù ; adoLa bambina, bimba. Bammina lescenza. Gioventù Il neonato. Bammino nato da Giovanile. De giovane poco

Giovine è chi è sano. Prov. t. Vagire. Chiagnere de bammine Adulto. Gruosso Una bambinaggine, bambi- L'uomo. Ommo

naia 1. Azione de bammino Virile. D'ommo L'infantePeccereniello La virilità. Aità tra gioventù L'infanzia. Primma aità e vicchiaia Infantile. De peccereniello La donna 4. Femmena Il fantino, fantolino, fanciulli. Vecchio, f. vecchia. Viecchio no. Bardasciello

Vecchio è chi muore. Prov. t. Il fanciullo, ragazzo 3 Bar- La vecchiezza, vecchiaia. Vicdascio, peccerillo

chiaia La fanciulla, ragazza. Barda- Chi ha cinquanta carnevali, si scia, peccerella

può metter gli stivali 5. Prov. La donzella. Figliola zetella tosc. Chi ha 50 anne, La fanciullezza, puerizia. Aità preparà a muri de peccerillo

Decrepito. Vicchiacone Fanciullesco. De peccerillo La decrepitezza. Vicchiaia Il giovanetto, giovinetto, gio- longa

vincello, l'adolescente. Ĝio- Barbogio 6. Nzallanuto veniello

Imbarbogire ? Nzallani Giovane, giovine. Giovene Longevo. De longa vita

se po

SCHIARIMENTI

1. Bambinaia, vale non solo azione da bambino come bambinaggine, ma dicesi anche colei che nelle cose agiate è deputata a custodire i bambini. Es. L'Agata è ita per bambinaia in casa Adinolfi.

2. Infante, bambino che ancora non parla, o parla non bene.

3. Fanciullo, fra i tre e i sette anni; Giovinetto, fra i sette e i quattordici; Giovine, dopo i 14 anni; Uomo da 24 a 60; Donna , da 18 a 50. — L'uomo ė vecchio a 60, la donna è vecchia a 50 anni.

4. Donna, secondo l'origine domina, è titolo d'onore, sempre della specie umana. Donna o Nostra Donna, per eccellenza, dicesi dai Cristiani alla Vergine Madre di G. Cristo; e in generale alla femmina della specie umana; fenimina, il vivente del sesso più debole, comune agli uomini e alle bestie.

5. Metter gli stivali, prepararsi. Si racconta che quell'anima faceta di Francesco Redi, poichè ebbe visitata una vecchia di 80 anni, le scrivesse, prima di andar via, questa ricetta : «Quando l'uomo è arrivato Agli ottanta carnevali, Dee metter gli stivali Per andare all'altro mondo ».

6. Barbogio, balbettante per vecchiezza; e aggiunto d'età vale decrepito. Es. Redi, Ditir.: « Chi la squallida cervogia Alle labbra sue congiunge, Presto muore o rado giunge Alletà vecchia e barbogia ».

7. Imbarbogire, perdere il senno per vecchiezza, divenir barbogio.

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V. – La Città, e ciò che si vede e si fa per le vie.

Sig. Professore, Napoli potrebbe denominarsi una cittadella?

Questa voce può avere due significati: col primo vale Fortesza nella città , o vicino, e assai grande ; nel secondo dinota una Piccola citià. Ma in nessuno dei due significati può dirsi di Napoli; perchè nè il Castello nuovo, nè S. Elmo, possono dirsi cittadelle, meno che per celia; nè poi la nostra patria è una cittadella, o meglio, cittadetta o cittaduccia , ma una delle più grandi città italiane, capace di ospitare più che mezzo milione di abitanti.

Si benignerebbe farci un po' di storia di essa ?

Edificata la città di Partenope nel lido dell’Opicia , poscia Campania , una colonia di Cumani, allettata dalla ubertosità dei campi e dall'amenità del colle, venne a fondarvi un'altra città, che per distinzione della prima, si chiamò Napoli 1). Costrutta la nuova città, ragion volle che la prima si appellasse Palepoli 2) Le due città , poco distanti l'una dall'altra, erano abitate da un sol popolo e governate dagli stessi magistrati. Quando poi , al tempo dei consoli, caddero sotto l'impero de' Romani, di entrambe si fece una sola col nome di Napoli (V. fig. in questa pagina), la quale divenne una delle più famose della Grecia minore.

Questa città venne successivamente ampliata, pel continuo accorrervi de'Romani : qui si condusse Seneca ; qui Cicerone, Pompeo, Bruto , Fonteio, aveano case; qui Virgilio compose la maggior parte de' suoi poemi; qui l'imp. Claudio fece rappresentare una sua commedia greca, e Nerone cantò sulla scena. Al Ginnasio napolitano concorrevano i più valorosi atleti di Grecia e di Roma.

Primo ad ampliarla fu Adriano, indi Costantino il Grande, poscia Giustiniano.

Nè questo basto: sotto Carlo I., Carlo II. e Ferrante I.; e soprattutto durante il regno di Carlo V., essendo vicerė D. Pietro di Tole

nuova

1) Νεάπολις: νεά, e Tról.es, città ; onde lat. Neapolis.
2) Hamaitolis: Tedavá , vecchia ; Tróles, città ; donde lat. Palaepolis.

do, ricevea altro ampliamento. Ma a tempo di Carlo III. tali e tanii furono i grandiosi edifizii fatti rizzare, che resero la nostra città una delle più importanti d'Europa. Si fece spianare una magnifica via in tutta la direzione che la città è bagnata dal mare, e questa, come le altre, lastricata con lastre piane e larghe ricavate dalla lava del Vesuvio; su ingrandito e reso più sicuro il porto; fu edificato da Antonio Carasale il teatro S. Carlo , indi la Villa reale di Portici, l'Albergo dei poveri ; si edificava dal Vanvitelli la Reggia di Caserta, si abbelliva quella di Napoli, e si facevano altri pubblici lavori.

E cosi a'tempi di Ferdinando IV. fu costrutto il gran caseggiato dei Granili e la Villa nazionale, la strada Foria veniva ingrandita ed allineata ; si edificava il maestoso tempio di S. Francesco di Paola col suo porticato, e di tempo in tempo Napoli migliorò.

Dal 1860, benchè la patria di Tommaso d'Aquino, di Giambattista Vico, del Filangieri, del Sannazzaro, del Pontano, di Della Porta, del Genovesi, del Solari, del Solimene, del Mazzocchi.... non sia una metropoli; pur nondimeno gareggiando con le illustri città sorelle, sa mostrare di non essere per senno e per mano seconda ad alcuna. La Via del Duomo, la Villa comunale, il Rione Umberto, il Rione del Vomero, il Corso Tasso, il Rione del Vasto, la Galleria principe Umberto, la grandiosa stazione, sono nuovi; la piazza Municipio ingrandita e allineata , riempiti i fossati del Castello nuovo e abbattute altre case, la strada costrutta in riva al mare dalla Villa nazionale ed altre cento pubbliche opere , fan si , che i forestieri credano questa classica terra veramente un pezzo di cielo cascato in terra.

Quando poi sarà colorito il disegno dello sventramento, allora la nostra città ammodernata, farà oh quante volte ripetere ai forestieri : Vedi Napoli, e poi muori !

La città. Cità

Le chiese. Chiesie Città capitale, città capo, me- Il monastero, convento, chiotropoli. Capitale

stro, badia o abbadia 8. MuIl cittadino, borghese. Cetatino nastero, Cummento Il concittadino, compatriota, La reggia, il palazzo del re, il

compatriotta. Paisano palazzo . Palazzo riale Il capoluogo. Capoluoco La prefettura. Prefettura Il borgo ! Buvero

Il municipio, il comune 10. MuLa borgata · Burgata

necepalità Il sobborgo 3 Buvero vicino La questura. Quistura a la città

L'ambasceria; la legazione. Il borghigiano. Buvarese Palazzo de lo mbasciatore Il casale 4. Casale

Il muséo, la galleria; pinaco -Il contado 5. Cuntado

teca 11. Studie; quatraria Il contadino. Pacchiano La biblioteca. Bibliuteca La villa, il casino Casino L'accademia. Accaremia Villeggiare. Velliggià La specola, specula; l'osservaLa villeggiatura. Velliggiatura torio. Specula I quartieri, rioni ?. Quartiere L'archivio. Archivio

Le scuole. Scole
L'università. Univerzità
Il banco. Banco
La borsa. Borza
La zecca. Zecca
Il couio 12 Cugno
Copiare, o battere la moneta.

Zeccà la muneta
Una moneta nuova di zecca.
Muneta nova nova

Il castello, pl. castelli-a; il forMoneta tosa. Muneta arrefelata te o la fortezza; la rocca; la - falsa - fauza

cittadella; la torre 25. CaIl ritto della moneta. Capa stiello, furtezza, torre Il rovescio della moneta. Croce Il tribunale. Tribunale La posta. Posta

Il o la carcere, pl. le carceri; Il portalettere, postíno. Por- la prigione 26 Carcere talettere

Il carceriere. Carceriere Pagare il porto. Pavà la posta L'armeria. Armaria Francare una lettera, o simile. Il quartiere, la caserma. QuarAffrancà la posta

tiere Franco di porto 13. Franco de Il casotto. Galitta posta

La sentinella. Sentinella L'arsenale 14. Arzenale La ronda 27. Ronna La darsena 15. Tarcena La pattuglia 28. Battuglia Il porto mercantile. Puorto Il monte di pietà , il presto. mercantile

Banco de pigne - militare

Il pegno. Pigno
Il faro. Lenterna de lo muolo Impegnare. Mpignà
Il molo 16 Muolo

Spegoare, ricogliere o riprenIl cantiere 17. Cantiere

dere il pegno, levare di peVarare 18. Varà

gno. Spignà Il legno, bastimento, la nave, L'ospedale, lo spedale. Spitalo

barca 19. Bastimento, varca. Gli ospedalieri. Serviente Una nave

a remi; a vela ; a Le corsie. Curzée vapore, un piroscafo 20.

La pazzeria , l' ospedale dei La fregata 2. Fragata

matti o de' pazzi. PazIl vascello, la nave di linea. zaria Vasciello

L'ospedale degl'innocenti o inLa corvetta. Curvetta

nocentini. Nunziata Le paranzelle 27 Paranzielle Il reclusorio 29. Serraglio La bussola 23. Bussola Recluso. Serragliuolo La flotta, l'armata, armata na- Il serraglio; parco 30. Liunera

vale; squadra 24. Frotta, Il teatro. Triato squatra

La platéa. Platea La dogana. Duana

Il proscenio. Scenario Il doganiere, stradiere. Guar- Il circo. Gioco de cavalle dia duanale

Il cartello. Cartiello

de guerra

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