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cio. Questi imbarazzi divennero anche più grandi pel timore di una invasione prossima e per le nuove richieste di specie metalliche che le banche provinciali facevano alla Banca d'Inghilterra, di' maniera che alla fine del mese di febbrajo, le casse della Banca‚ non contenevano che appena 1,200,000 lire sterline ( 30 milioni di franchi). Quella è l'epoca in cui i Ministri temendo nuove domande sulla Banca presero una misura che forma epoca memorabile nella storia del commercio e delle finanze: essi esentarono la banca dall'obbligo di rimborsare in denaro i suoi biglietti in circolazione, autorizzandola inoltre ad emettere dei piccoli biglietti di una e due lire sterline ( 25 e 50 franchi) per tener luogo di moneta d'oro.

Da quell' istante le spese della guerra, che le difficoltà finanziere avevano ristrette fino allora, non ebbero più limite si innalzarono successivamente da 20 a 40 e da 40 a 50 milioni di lire sterline (1,250 milioni di franchi per anno). Il Tesoro potè procurarsi facilmente queste somme enormi alla Banca, perchè l'agiatezza generale che risultava dal non essere ella obbligata a pagare in numerario, fu per qualche tempo favorevole alle transazioni particolari, e produsse nei prezzi, negli stipendi, nei salarj e nelle rendite uua elevazione progressiva che facilitò il pagamento delle imposte e permise anche di aumentarne gradatamente la cifra.

La pace di Amiens fu sottoscritta nel mese di maggio 1802, ed a' termini della legge esistente, i pagamenti in denaro dovevano riprendersi sei mesi dopo la cessazione delle ostilità. Nulla meno l'esenzione fu prolungata ad un anno, attesi gl'inconve nienti che questa ripresa quasi immediata avrebbe cagionati al commercio; e dopo la rottura del 1803, il pubblico domandò altamente, che questi pagamenti in numerario non fossero obbligatorj; in fatti, la facilità con cui questa misura permetteva all'Inghilterra di sopportare le spese della guerra, fu la causa principale della popolarità che prese la lotta contro Napoleone. Checche ne sia quella esenzione durò ancora dodici anni consecutivi, e durante quel lungo periodo, ella procurò al Mini

stero abbondanti risorse, coll' ajuto delle quali, egli potè dare un incredibile sviluppo alle sue operazioni militari di terra e di mare. In quei giorni di concitazione e di speranze esagerate, si attribuiva l'abbondanza dei capitali ad un accrescimento della fortuna nazionale, ma una dura esperienza di venti anni di angustie ha dissipate queste illusioni e provato che questa abbondanza non era che artificiale e momentanea.

Quando nel 1810, fu nominato un comitato del numerario (bullion committee) la Banca era stata affrancata, durante do dici anni dall' obbligazione di pagare in denaro, e gli uomini riflessivi non concepivano che la carta monetata dell' Inghilterra avesse potuto rimanere per così lungo tempo inconvertibile, senza soggiacere ad un grande abbassamento di prezzo. Il fatto è che durante tutta quell' epoca, le spese pubbliche effettuan dosi quasi totalmente nell'interno dell' Inghilterra, ed essendo pagate con dei biglietti della Banca, che rientravano in seguito nelle casse del Governo sotto la forma di prestiti, o d'imposte, tutto questo movimento nou era altro che il giuoco ordinario di una circolazione. Il valore integrale dei biglietti della Banca non era dunque postc in questione se non quando si mandavano sul continente. E, anche in questo caso, varie circostanze favorevoli, p. e. la neutralità del commercio degli Stati Uniti d'America, preservarono per qualche tempo, que' biglietti da un ribasso di prezzo repentino e rovinoso. Ciò non ostante le spese della guerra di Spagna e di Portogallo, unite alla necessità di comprare dello strauiero una gran quantità di grani produssero duranti gli anni 1811, 1812, un ribasso sui biglietti della banca di 15 ed anche di 20 per cento.

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Ripresa dei pagamenti in denaro. Dal 1815, un bill del Parlamento dichiarava, nel suo preambolo, essere grandemente desiderabile, che la Banca d'Inghilterra ricominciasse il più presto possibile a pagare i suoi biglietti in denaro contante. Ma attesa l' angustia commerciale che regnò nel 1816, un nuovo bill aggiornò questa ripresa fino al 1818, epoca nella quale ella fu definitivamente stabilita per il mese di luglio 1819.

Già negli anni 1817 e 1818 i Direttori della Banca, volendo provare parzialmente se fosse possibile il ritornare ad una cir colazione in monete d'oro, avevano gettato nel commercio per 6,000,000 di lire sterline ( 150,000,000 di franchi) in ghinee o in sovrane, Ma questa misura non produsse, vantaggio durevole; perchè in conseguenza d'un ribasso nei cambj, la più gran parte di questa somma fu ritirata dalla circolazione ed esportata sul Continente.

Finalmente nel 1819 un comitato della Camera dei Comuni fu incaricato di stabilire un' indagine sul complesso della materia, e sul suo rapporto il Parlamento votò un bill che ingiungeva alla Banca d'Inghilterra di riprendere i suoi pagamenti in denaro, allo spirare di tre anni, cioè alla fine del 1822. In conseguenza i Direttori della Banca d'Inghilterra dichiararono, per l' organo del loro Governatore, che per uniformarsi agli ordini della legislatura, essi provvederebbersi di una somma in oro non minore di 20 milioni di lire sterline (500 milioni di franchi )..

La

Condizione degli schiavi nella Carolina
e nella Georgia.

la miseria degli schiavi della Carolina e della Georgia fa ve ramente fastidio ed orrore a chi ne sente la relazione. Tutta la vita di quegli infelici è una serie continua di dolori fisici e morali. Lo scudiscio fischia sempre sulle loro teste, e vi tien luogo di ragione, di legge e di giustizia. Dando fede a quanto ne dice Stuart, abbiamo, speranza che tante atrocità, denunciate alla pubblica opinione nella Revista d'Edimburgo non potranno non risvegliare l'orgoglio nazionale degli Americani. L'articolo seguente, tratto dal codice della Georgia, parla più che non direbbero mille descrizioni e mille racconti.

Nal caso in cui uno schiavo o un uomo di colore libero abbia insegnato ad un altro schiavo o persona di colore libera a leggere o scrivere caratteri stampati o manoscritti, il detto Schiavo o la detta persona di colore libera, sarà punita collo scudiscio é con una multa; è se un bianco incorre in questo delitto, sarà puhito colla multa e colla prigione nella casa di detenzione. »9'

È certo che al presente in tutto il mondo non v'è un paese in cui la condizione degli schiavi sia più dura, ed in cui siano meno protetti dalle leggi che al Mezzogiorno degli Stati Uniti d'America. Quello poi che contrista si è, che la barbarie non procede dalla ignoranza o dall'antica consuetudine, che it tempo è la civiltà potrebbero torre; ma risulta da un odioso sistema d'una ponderata teoria. Non sono molti anni che gli abitanti della Carolina e della Georgia furono sgomentati dal trovarsi in mezzo d'una popolazione di uomini neri formıdabili pel humero e per animo nemico; per tirarli a sẻ cercarono di emanciparne una buona parte: ma insorsero gli antichi pregiudizi, e spensero queste buone intenzioni; giacchè i proprietarj delle piantagioni ebbero più paura dei Neri affrancati, che di quelli che rimasero schiavi. Quindi posto da un lato ogni pensiero d'incivilirli e migliorare la loro condizione, si venne all'incontro nella risoluzione di opprimerli con ogni sorta di violenze negando loro per fino i primi erudimenti, ed ingegnandosi ad ogni potere di torsi dattorno i Neri liberi. Perciò cacciarono dalla Luigiana tutti quelli che vi si erano posti sino dal 1807, e non si consentì che ve ne entrasse più uno. Questa risoluzione che riconosceva non solo, ma perpetuava il fatto della severità, fu fatale alla libertà della popolazione bianca. Per paura che i Neri non avessero la coscienza dei loro diritti e il sentimento dell' oppressione, gli Stati del Mezzogiorno levarono la libertà della stampa, come si ritrae dall' articolo seguente che fa parte di una legge pubblicata nella Luigiana dopo il mese di marzo del 1832.

* Chiunque avrà scritto, stampato, pubblicato o distribuito

qualche cosa che potesse avere una tendenza a far nascere un moto di malcontento presso gli uomini di colore, sarà punito colla morte o coi lavori forzati a vita ».

Così la predicazione del Vangelo è accusata di delitto ca-! pitale da un popolo d' uomini liberi, perchè la stampa intro duce inevitabilmente le dottrine della morale eguaglianza.

Nella Carolina e nella Georgia milioni di schiavi sono come i servi del medio evo in mano ed in ballìa di padroni e signori, che costituiscono un corpo aristocratico di proprietarj. Occorrerebbe a questi infelici un braccio supremo che li po tesse proteggere, ed a cui potessero ricorrere, perchè fosse întesa talvolta la voce della giustizia e dell'umanità.

Il popolo schiavo dell'America non fu mai trattato più umanamente, che non sotto il dispotismo di Spagna, nè più crudelmente che dalla repubblica d' Olanda. Ed ora appunto preme più che mai la schiavitù in cotesta parte degli Stati Uniti, mentre il governo inglese ha fatto adottare al Parla mento un sistema di emancipazione nelle colonie delle Indie occidentali.

Stuart non fulmina soltanto i mali diporti degli Stati meridionali verso i poveri schiavi d' Affrica; giacchè merita pure lo stesso rimprovero il loro procedere verso quei pochi resti delle tribù indiane, ultime reliquie dei primi possessori del suolo.

Gli Indiani che sono tuttavia sul territorio degli Stati Uniti, saranno forse 400,000 tutti di diverse tribù. La più ci Vile è quella dei Cherokees di forse 18,000 individui ed occupa circa otto milioni d'acri di terra in una bella e fertile con trada. »

La proprietà di questo territorio, col diritto di avervi una giurisdizione indipendente, fu assicurata ai Cherokesi nel 1791, da un atto del Congresso di pugno del generale Washington! Ma non partanto la legislatura giorgiana non cessò di perseguitare i poveri Cherokees con tanti cavilli e tante miserie per ispos sessare una popolazione così interessante. Ben è vero che il

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