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Congresso e la Corte suprema di giudicatura fecero ogni sforzo per attraversare questa empietà; ma tutti gli sforzi furono indarno. I primi tutori giurarono di non voler sostenere uno stabilimento d' Indiani liberi in vicinanza dei loro stabilimenti servi e gli ultimi discendenti delle tribù aborigene sono già per essere cacciati oltre il Mississipì.

Questa crudeltà è soprattutto funesta nel caso dei Cherokees. Era l'unica delle tribù indiane che fosse entrata nelle abitudini della vita civile, ed era in una condizione degna per tutti i versi ¡d' ogni rispetto, ed a cui non potrà mai più venire.

« I Cherokees, dice Stuart, sono un popolo esenzialmente civile; ogni famiglia coltiva un po' di terra e vive dell' agricoltura e di qualche altro ramo d' industria. Sono tutti agricoltori, piantatori, commercianti, ed artigiani; hanno campi di biade, ortaglie, filatoj, scuole, chiese, una buona amministrazione. Nel 1824, quando la popolazione dei Cherokees era di 15,580 persone, compresi 1277 Negri, vi si annoveravano 18 scuole, 36 molini, 13 seghe, 2486 filatoj, 172 carri, 2973 aratri, 7683 cavalli, 22513 capi di grosso bestiame, 46732 majali, 2546 pecore, 430 capre ecc. »

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Quivi trovi delle grandi strade con delle barriere, pedaggi sui fiumi, ed un commercio considerevole con tutti gli Stati vicini e specialmente colla nuova Orleans, ove trafficano i loro cotoni; ogni famiglia ne raccoglie tanto che basti per suo proprio uso. Da parecchi anni hanno messo una stamperia ed un Giornale, mezzo inglese e mezzo in lingua Cherokese, sotto il titolo di Fenice Cherokee, e non senza fortuna. L'editore è un naturale del paese, e fece già intendere una volta che nessun

bianco non metteva mano alla redazione del Giornale.

Sappiamo altresì da Stuart che fu tradotto nella lingua nativa il vangelo secondo S. Matteo. Il Governo è repubblicano e determinato da una costituzione in sei capitoli., Quivi è in pieno vigore il giudizio per giurati; e tutti i cittadini, dopo i diciotto anni hanno voto nelle pubbliche elezioni.

Cosiffatta è la repubblica dei Cherokees ove non vi sono nè dissensioni, nè disordini, e che i Giorgiani vorrebbero ster minare come uu branco di Barbari, o ciò che torna lo stesso; ricacciare al di là deî' Mississipì, perchè tornassero ad inselvátichirsi per sempre. (Giacomo Stuard. Tre anni nell'America del Nord.)

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Case di penitenza del Valdese.

Cantoni di Losanna e di Ginevra non hanno nè galere në bagni, ma solo delle case di penitenza. A Losanna i detenuti possono ricrearsi, cioè passeggiare a diporto un'ora in una bella

corte.

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Visitammo colà le camerette isolate dove dormono i detenuti; senza le persiane sarebbero parse piuttosto celle che pri gioni; ed ogni cella era fornita dei mobili necessarj ad uso di una persona. Talune avevano altresì una piccola libreria, perchè i detenuti possano, a loro bell' agio, consacrare alla lettura le ore di ricreazione.

Cosiffatte case di penitenza non mirano soltanto à segregare dalla società alcuni individui ché la potrebbero daneggiare, ma altresì a migliorare quelli che vi si tengono sequestrati. Per lo più in Francia ed altrove, si esce dalle prigioni e dai Bagni più corrotti che non vi si è entrati; i condannati Valdesi all'incontro', n'escono sempre migliori. Ed ecco il modo che tiene il governo per giungere a questo scopo.

****La maggior parte dei delitti procede da miseria; e la miseria che assedia un individuo procede per lo più dal non aver un mestiere, un' arte, uno stato in cui possa coll' opera della sua mano procacciarsi la vita in mezzo della società. Sequestrar. li, carcerarli un tempo più o men lungo, e lasciare che dopo ancora versino cogli altri uomini, certo non è il modo di ben avviarli, è un privarli della libertà e non altro. Cacciati fra il nondo, fra le medesime urgenze che cagionarono la prima ca

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duta, terrà subito dietro una seconda. L'unica via di camparli, sarebbe di poterli pareggiare agli altri uomini che vivono della loro fatica, mettendoli in grado di aver del denaro e dell' industria.

Perciò le case di penitenza hanno per prima regola che ogni condannato che non saprà un' arte, ne imparerà una a suo piacere; e, per seconda, due terzi almeno del denaro che caverà durante la sua detenzione, non saranno d'altri che suoi. Un articolo aggiunto finisce di compire questa misura filantropica, facendo abilità ai prigionieri di far tenere un terzo di questo ricavo al padre o alla madre, alla moglie e ai figli se ne hanno.

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Così i legami di natura rotti a forza da un atto giuridico, si rannodano novellamente. Il poco denaro che il carcerato fa tenere alla sua famiglia gli apparecchia un allegro ritorno. La casa a cui anela il suo cuore dopo esserne stato si lungamente distratto gli è di bel nuovo aperta, poichè invece di ritornarvi vituperato, povero e nudo, il misero assente vi entra per così dire lavato d'ogni macchia per la pena che sostenne e fatto sicuro dal denaro che ha e dall'arte che apprese, de' suoi migliori diporti in avvenire.

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Si potrebbero recare tanti esempj a conforto di questa meravigliosa istituzione; ed ecco diffatti delle note cavate dal registro stesso della casa che ne fanno ampia prova :

B...., nato nel 1807 a Bellariva, garzone mugnajo; rubò tre misure di non so qual mistura di grani; fu condannato a due anni di ferri. Finito il suo tempo oltre i soccorsi maudati alla famiglia ebbe un beneficio di 70 franchi di Svizzera (100 franchi di Francia a un dipresso). E quel che più uscì un abilissimo tessitore.

B

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Appiè di queste poche linee il curato della Villa ove ritornò scrisse di suo proprio pugno.

« Nei primi dì che venne a Bellariva il povero garzone, forte vergognoso della sua prigionia, si era confitto in casa di suo padre e non osava uscirne. I giovani del pace lo anda

rono a prendere una domenica e lo condussero fra loro alla Chiesa.

« L.... imputata di diversi furti, tre anni di reclusio ne, uscì con delle buone intenzioni e si riparò al suo comu ne, ove per i buoni avvisi che erano già stati mandati innanzi, rispetto a' suoi buoni diporti lungo la detenzione, le giovinette del villaggio le andarono incontro, e dopo averla abbracciata la condussero seco; il suo peculio 113 franchi Svizzeri, (circa 180 di Francia). Filatrice che sa leggere e scri

vere ".

«D.... condannata a dieci anni di carcere per infanticidio senza premeditazione; peritissima cucitrice di biancherie, con un avanzo di goo franchi svizzeri (circa 1250 di Francia). Di presente è governatrice in una delle migliori famiglie del Cantone ».

È ben patriarcale questo governo che istruisce il colpevole, gli condona i traviamenti della gioventù È lo stemma federale messo in pratica: uno per tutti, tutti per uno. Stemma sublime.

Si potrebbero recare cento altri esempi scritti nei registri di una sola casa di penitenza. Si riscontrino tutti i libri delle galere e delle prigioni francesi e sfido Appert istesso a trovarmi quattro fatti che pareggino moralmente quelli che ho citati te stè. (Dal viaggio a Losanna di Alessaudro Dumas).

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La grotta di Samoun nell' Egitto.

villaggio di El-Mahabdeh, situato a mezza lega dal Nilo ed a tre ore al dissopra di Manfalont, è lontano un quarto di lega dalla catena dei monti arabici. Tutta la montagna è di una desolante sterilità: s'impiega più di un'ora per giungere a quel villaggio. Arrivati su una spianata che vi sta presso, si giunge ad una buca irregolare che si scorge a fior di terra. È questa la grotta di Samouu, che ha tre metri di profondità verticale.

Penetrando in fondo a questo pozzo, si trova in una caverna naturale, un dedalo inestricabile di gallerie, ma la maggior parte basse e che s'incrociano in tutti i sensi. Per addentrarsi ognor più bisogna spogliarsi gli abiti, altrimenti si lacererebbero nelle punte delle roccie, dovendosi andar carpone sul ventre: la tradizione del paese, in ciò d'accordo col fatto che si osserva di un denso e lucido deposito di materie viscide e fuliginose che copre le stalattiti della caverna, e gli ammassi di ossa calcaree, non lasciano dubitare che il fuoco venne dato alla grotta, e quivi sordamente arse per parrecchi anni. È dovuto a questo incendio Pagevole accesso nella grotta, e ce ne vorrebbe un secondo per poter avanzare più oltre; giacchè più innanzi si scorgono ammassi di mummie mezzo abbruciate, e poi sono così fitte che non vi si può passare frammezzo. Le mummie umane sono regolarmente disposte per istrati alternativamente collocati gli uni sugli altri: tutte sono ravvolte in pannilini ed in fascie, ma senza dipinti e senza sarcofaghi. Alcune soltanto hanno picciole foglie d'oro incollate sulla fronte, sul petto, su i piedi e sulle mani.

Si scorge una grande quantità di coccodrilli, alcuni dei quali hanno dieci metri di lunghezza, e sono talmente avviluppati in pannilini che se ne potrebbero caricare parecchi vascelli. In alcuni involti più piccioli si contengono uova di coccodrilli riuniti insieme con asfalto ed agglutinati, con noccioli di dattili, di frutti sconosciuti, di foglie di sicomoro, di serpenti d'ogni specie, di rane, di lucertole, e persino di rondini. Il numero di queste mummie è incalcolabile. E notisi che la parte di grotta che si può attualmente esplorare è di mezza lega di profondità.

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