Leggende del mare ...

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Loescher, 1894 - 360 pages
 

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Page 232 - Maestro, che è quel, ch' l' odo? E che gent' è , che par nel dnol sì vinta ? Ed egli a me : questo misero modo Tengon l'anime triste di coloro, • Che visser senza infamia e senza lodo. Mischiate sono a quel cattivo coro Degli angeli, che non furon ribelli, Ne fur fedeli a Dio , ma per se foro.
Page 290 - LX miglia , e quivi gettano loro àncora , ed entrano in barche piccole, e pescano com'iovi dirò; e sono molti mercatanti, e fanno compagnia insieme , e alluogano molti uomeni per questi due mesi che dura la pescagione. " E i mercatanti donano al re delle x parte 1' una di ciò che pigliano, e ancora ne donano a coloro che incantano i pesci, che non faccino male agli uomeni che vanno sotto acqua per trovare le perle: a costoro donano delle...
Page 274 - Mi danno annuncio certo di tempesta ; Ma più il delfin, che tanto si dimena, Di qua, di là saltando in ogni lato, Dice, che '1 mare al fondo è conturbato. E noi ci partiremo al cielo oscuro, Poi che ti piace ; ed io ben veggio aperto, Che siamo morti, e di ciò t' assicuro : E tanto di quest...
Page 270 - In questo fiume, e per lo mar vicino/ vive il pesciuom con sue mirabil membra,/ detto altramente il cavalier marino,/ verace bestia, bench'ai vulgo...
Page 162 - ... vela spiegata, che volava sui marosi. Tutti i marinai raccolti sulle spiagge la guardavano stupiti, e non sapevano intendere come potesse reggere in mezzo a quella tempesta, e correre con tanta velocità contro il vento impetuoso che soffiava da ponente. La barca filando tranquillamente passò a poca distanza dalla riva; nessuno la guidava, ed essa andava per la sua via come se una forza soprannaturale, più possente dell'aria e del mare, la governasse a suo talento. La tempesta durò nella sua...
Page 162 - ... tanta velocità contro il vento impetuoso che soffiava da ponente. La barca filando tranquillamente passò a poca distanza dalla riva; nessuno la guidava, ed essa andava per la sua via come se una forza soprannaturale, più possente dell'aria e del mare, la governasse a suo talento. La tempesta durò nella sua furia per tre giorni e tre notti, e la candida barca, che parca fatta di neve o di bambagia, ripassò anche per tre giorni e tre notti, lasciandosi dietro una striscia luminosa, e si disse...
Page 274 - ... senza dubbio è segno di fortuna "). La fulicetta ") che nel mar non resta, ma sopra al sdutto gioca ne l'arena, e le gavine, che ho sopra a la testa "), e quell'alto airon, che io veggio a pena...
Page 274 - Che senza dubbio è segno di fortuna. La fulicetta, che nel mar non resta, Ma sopra al sciutto gioca ne l'arena, E le gavine che ho sopra alla testa, E quello alto aeron che io vedo apena, Mi danno annunzio certo di tempesta; Ma più il delfin, che tanto se dimena. Di qua di là saltando in ogni lato, Dice che il mare al fondo è conturbato.
Page 340 - D'un foco inusitato Arde al giovine il core, e la pupilla; Vede arrossir la delicata guancia... Vede ch'ella or s'imbianca ed or vacilla... Ed a morte od a vita, affascinato Dall'altissimo premio, in mar si lancia. Ben giunge il flusso e spare, Ben l'annuncia il crescente urlo del fiotto, E l'occhio palpitando ognun v'ha fisso.
Page 322 - La Sirenita del mar Canta muy pulidamente; El que la oye cantar Cercana tiene la muerte. La sirenita del mar Es una arrogante dama Que por una maldicion La tiene Dios en el agua (1).

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