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*Far di bunefich -Bonificare. Ri- | *Bur, add. Bujo. Oscuro, Tenebroso, durre in miglior forma, o Stato. Miglio

rare.

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Bunificar, v. a. Bonificare. Ridurre in miglior stato, o forma; e in generale Migliorare Fig. per Menar buono, o conteggiare i danari pagati, o il credito che si pretende - Parlando di poderi o terreno, vale Ridurlo colto e fruttifero.

Buntà, s. f. Bontà. Il buono e la buona qualità che si ritrova in qualunque cosa, Quella qualità morale per cui siamo inclinati ad operar_bene.

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senza luce.

bur.

Vgnir bur Lo stesso che Fars

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Far un c' cours al bur Parlare oscuramente, in modo da non esser bene inteso.

Avéir una zira bura Aver una cera fosca = Aver sembianza burbera, minacciosa.

Culour bur
ro, Vicino al nero.

Color bujo Oscu

Bura, s. f. Borea, Aquilone, Tramontana. Nome di vento che spira tra settentrione e levante, freddo, turbolento e strepitante.

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Al tira una bura ch' zela - Spira un vento che agghiaccia.

*

Al tira la bura, diciamo scherzevolmente Quando vediamo alcuno adirato. Buracia, s. f. Borraccia (dallo SpaBontà, per Cortesia, Affabilità, Cle- gnuolo, che vale il medesimo) Quella fiamenza. Innocenza di costumi. Bontà è A-sca che usano i viandanti, ordinariamente more e abito del bene; se risiede nella vo- di cuoio. Abborracciarsi. Bere alla borlontà è benevolenza; se nelle azioni bene- raccia. ficenza; se nel contegno dolce, facile, generoso, è benignità. La bontà si mostra in tutti gl' istanti, negli atti, nel viso; e cede e perdona. TоMM. Usano i bol. Buntà nella seguente frase:

L'è la buntà d' dis an ch'an l'ho vèst Egli è un negozio, un affare, un bordello, un caso di dieci anni che non l'ho veduto Un tempo lunghissimo. Buntein, s. m. Bonettino, dim. di bonetto V. BUNÈT.

=

Buquleina — V. BÒQULA. Bur, s. m. Buio. Oscurità, Tenebre, mancanza di lume.

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* Buracein, s. m. Borracciere. T. degli argentieri, archibugieri, ed altri: Specie di vasetto per la più di latta, con un beccuccio, ad uso di tenervi la borrace in polvere.

*Buras, s. m. Borrace, Borace, Sotto borato di soda, borato sopra saturato di soda; borato di soda alcalina. Sale composto d'acido borico unito chimicamente con una quantità di soda più grande di quella che si richiederebbe per la saturazione dell' acido. Pare che gli antichi chiamassero per analogia borrace anche qualche altro sale, il quale, o era simile al borrace vero, o serviva agli stessi usi In miner. Materia che si trova nelle miniere dell' oro, dell' argento, e del rame, che serve molto a saldare i metalli, e ad agevolarne la liquefazione.

'Burasca, s. f. Burrasca, Procella, Tempesta, Fortuna. Quel combattimento che fanno più venti, specialmente sul mare. Burrasca fig. per Disgrazia, Sventura, Pericolo e simili.

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*

'Ai darè la burchetta dla bot Diciamo per significare la compiacenza grande che uno ha verso alcuno, e massime parlando di fanciulli.

*Burda, s. f. Befana, Biliorsa, Bau, Trentacanna, Trentamila, Trentavecchia, Tregenda. Voci usate scioccamente dalle donnicciuole in significato di spauracchio, per intimorire i bambini.

Far la burda - Far baco, baco, o bau, bau, è un certo scherzo per far paura a' bambini coprendosi il volto.

Burdac', s. m. Punteruola, Punteruolo. Spezie d' insetto che quando è ridotto in forma di bruco rode il grano. LINN. lo chiama Conops.

*Burdar, v. a. Filettare, Gallonare, Orlare, Fregiare e simili Bordare in italiano vale, Percuotere, Bastonare. *Burdegiar, v. n. ass. Bordeggiare. T. di mar. Navigando serrare il vento quando è contrario, col girar la nave di tanto in tanto, per prendere il vento ora dalla banda dritta, ora dalla sinistra, onde acquistar cammino nell' aspettare, che il tempo si faccia favorevole. Dicesi pure Star sulle volte.

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Far del burdel Fare il bordello, o de' bordelli - Sbordellare. Far baie, scherzare, e per lo più con rumore.

Andar in burdél Far belle le piazze, Andare o Balzare in gogna, in berlina Farsi scorgere. Dar materia di ridere e discorrere al pubblico; e Scapitare, Lasciarvi il pelo. Perdere, e Mettere del capitale, Andare col peggio.

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L'è un véir burdéľ Si dice ass. e in modo basso. Egli è un bordello, e vale Ella è una vergogna, egli è un vitupero.

L'è un sit da burdel Un postribulo, Un bordello, Un lupanare, Un luogo da chiasso; cioè un luogo dove si commettono disonestà.

Burdigar, v. a. Frugare. Andar tentando con bastone o altro simile in luogo riposto. E fig. vale cercar con ansietà e con bramosia.

* Burdigar, V. LUMBRIGAR. Burdigôn, s. m. Blatta. Sorta d' insetto nero, grosso quanto un grillo, ma stiacciato. Questa è la Blatta delle cucine, ed è il tipo del genere di questi insetti; è comunissimo in tutta l'Europa,

*

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Vgnir za lanz e burdòn Dicesi in bol. del piovere dirottamente. Piovere a secchie, à rovescio.

* Tgnir d' burdón - fig. Tener bordone Andar d'accordo, Dire o Fare quel che vien detto o fatto da altri. *Burdunêl, s. m. Bordone, Bordonale; voce antica. Specie di grossa trave. * Burdunzêl, s. m. Bordottino: dim. di Bordotto. Spezie di chiodo quadro di mezzana grandezza.

*Burdura, s. f. Bordatura. T. delle arti. Orlatura, con che si cingne intorno un lavoro, per fortezza, o per ornamento. Burèch, s. m. Cavalletto, Asinello. *Burêla V. BURLEINA.

Burgat - Chiamano i nostri muratori la lingua furbesca, o Lingua zerga. *Burghêis, s. m. Borghese, Borghigiano. Abitatore di borgo, e pigliasi anche per cittadino.

Burghesi, s. f. Borghesia. Astratto di borghese. La cittadinanza e l'ordine e grado di borghese, o di cittadino.

Burghêt, s. m. Borghetto, dim. di borgo.

* Burghigian, s. m. Borghegiano. Abitator di borghi. Lo stesso che Borghese.

*

Burgiachein, s. m. Borzacchino. Stivaletto, calzaretto che arriva a mezza gamba.

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*Buridôn, s. m. Sopravvento, Rabbuffo, Tagliata, Squartata, Bravata che si fa altrui con parole minaccievoli. Bravata a credenza, Spaventacchio, Bravata che indica timore. Sbracio, Sbraciata. Mostra di voler fare gran cose.

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Far una bròtta burla a òn Far un mal giuoco, o la pera ad alcuno = Apportare altrui di nascosto gran pregiudizio.

Far un buridon - Fare una tagliata, un rabuffo, un rivellino, un rovescio, una squartata ad alcuno. Dare, o Fare u- Metr' in cossa in burla Recarsi na sbarbazzata, Sbarbazzare, Rabbuffare in baja alcuna cosa Riguardarla come alcuno Minacciare con molte parole bra- | di nessun conto. vando. Fare una ripassata ad alcuno = Star al burel Reggere alla celia Correggerlo, Ammonirlo con grida e mi- Non averne per male. Torsla in burla Mettersela in baPigliarsela in baia, Pigliarsi la berta per piacere. Pigliarsi in burla qualche cosa. Da burla, o Per burla A giuoco, A gabbo, A ciancia, A beffa, Da burla, Da motteggio, Da scherzo, Da scherno, Per baia, Per beffe, Per chiacchere, Per giuoco, Per gabbo.

nacce.

Al n'è bon che d' far di buridònia, Buono da braverie, da bravate, da fare spauracchi, o sopravventi.

Naveir pora d' buridòn Di minacce non temere, di promesse non godere, prov. Non sempre le minacce e le promesse hanno il loro effetto.

Buriôn, s. m. Tònfano, Ricettacolo d'acqua ne' fiumi, ove ella è più profonda.

Burion Nel dialet. si riferisce anche a Burrone. Luogo scoseso, dirupato e profondo.

Burious, add. Borioso. Che ha boria. Superbo, Ambizioso.

*Burir, v. a. Sgridar, Garrire, Rampognare, Riprendere.

Al l'ha burè ch'la pars un diavel E' l'ha sgridato, l'ha preso con mal garbo.

Burir, per Assalire, Correr contro. E dicesi del cane quando va per assalire persone che non conosce.

Quel can m' ha burè Quel cane mi ha assalito In bol. si confonde con Aburir nella pronunzia.

Burla, s. f. Burla, Beffa, Baia, Scherzo. Si da la baia burlando apertamente, gridando dietro, e quasi abbaiando. Le beffe sono men clamorose, ma possono essere più insultanti ed acerbe. Burla è più innocente di beffa. La celia è di parole e di fatti. Giarda, Natta, Giostra per Beffa, burla, e simili.

Dar la burla Dar la burla, la berta, la soia, la quadra, la baia = Il burlare che si fa per lo più con parole. Dare un piccino alla mano, vale Motteg

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Burlandot, s. m. Stradiere, Gabelliere. Colui che a' luoghi del dazio ferma le robe, per le quali dee pagarsi la gabella.

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Burlein del man Pozzette. Que' lievi avvallamenti che formansi presso le articolazioni delle dita nelle mani pienotte. Burleina, s. f. dim. di burla. Burlêingh, s. m. Berlingozzo. Cibo di farina intrisa coll' uovo, od anche semplicemente con acqua, fatta in forma rotonda a spicchi V. FRITELA.

Burleint, add. Burlesco, Burliero, Burlevole, Piacevole. Che burla, Che scherza volontieri.

* Burlêsch, add. Burlesco, s' applica a cosa. Burlevole a cosa e a Persona. Poesie burlesche. Scritto, Uomo burlevole; e quando amendue s' applicano a cosa. Burlesco dice più di Burlevole. ToMM.

Burlêtta, s. f. Barzelletta, Facezia, Detto giocoso.

Dir del burlétti - Barzellettare. Dir barzellette, facezie, Discorrere burlando e scherzando.

Burletta Burletta. Farsa, o commedia rotta, e imperfetta.

Burnis V. ZNIS.

Burò, s. m. (dal franc. Bureau) Specie di Cassettone, che si chiude superiormente al davanti con una ribalta, la quale calata orizzontalmente può servire ancora per tavola ad uso di scrivere, e vale anche Uffizio, Ministero, Cancelleria, e simili. *Burôn, s. m. Burrone, Luogo scosceso, dirupato e profondo, e per conseguenza bujo e oscuro.

Bursa, s. f. Borsa. Sacchetto di varie forme, grandezze e materie, che serve a varii usi.

*

Esser d' bursa stretta borsa stretta Essere avaro.

Tener la

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* Bursuà V. BRUSUVA. Burubù, s. m. Borbottone, Borbottatore. Che borbotta.

Burzigula, s. f. Verzicola, T. di giuoco di carte, Sequenza, o Unione di almeno tre carte successive, come re, cavallo, e fante, o uguali come tre re, tre dieci, ecc. Per similit. in bol. dicesi nel giuoco delle pallottole, allorchè tutte e tre quelle dell' avversario, o le tue sono portate vicino al lecco, di modo che allora si raddoppia il punto. Burzigulein V. Sburzigulein. Bus, s. m. Buco, Pertugio, Foro, Forame. Apertura che ha per lo più del rotondo e non molto larga.

Bus Buco, per Nascondiglio, Ripostiglio, cioè Luogo nascosto.

Bus, per similit. Carica, Dignità, Ufficio, Grado o Posto rimasto senza pos

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Far un bus in t' l'aqua Fare un buco nell' acqua = Fare opera vana, e da non riuscire a nulla.

Mustrar una cossa pr' al bus dla ciavadura Mostrar una cosa per lambicco Mostrar checchessia con difficoltà, o di rado, o per somma grazia.

N' saveir in che bus ficars sapere dove nascondersi, o celarsi.

Non

* Passar pr' un bus d'gratusa - Uscir per qualche gretola, o Uscir di gretola Trovar la congiuntura in far checchessia, e sortirne in bene in mezzo a difficoltà, tolta la metaf. dagli uccelli che trovando la gretola magagnata se n' escono di gabbia.

Zercar in tòt i bus Cercare in ogni buco Cercare da per tutto minutamente, e con diligenza.

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