1876, March 24. Naino Shund. (Tom. I.; IL.) La presente edizione è posta sotto la salvaguardia delle leggi. Neque a doctissimis, neque ab indoctissimis legi volo, All Signor Consigliere FRANCESCO TORRICENI IMPERIAL REGIO DELEGATO DELLA PROVINCIA BRESCIANA Un'opera, la quale, benchè parto di dimesso ingegno, ha tuttavia per iscopo suo principale la pubblica istruzione, avea mestieri venendo alla luce d'un Mecenate, sotto i di cui auspicj fatta ardimentosa, scordar potesse la bassezza della sua origine, e più facilmente ottenere presso il Pubblico favorevole accoglienza o almeno benigno compatimento. Benavventurato quindi il mio Vocabolario se viene alla luce fregiato del nome vostro, o Signore, voi che, e privato cittadino e Governator di Provincia, foste mai sempre e delle lettere e de' letterati cortesissimo favoreggiatore. Purchè un libro abbia per oggetto la pubblica utilità ritrova sempre presso di voi accoglienza ed appoggio. Degnatevi dunque con quell'animo gen tile ch'è tutto vostro di aggradire l'opera mia compita, siccome co' vostri conforti la incoraggiaste ne'suoi principj, riguardandola sotto il solo punto di vista ch'essa tende ad agevolare alla classe de meno istrutti tra'nostri concittadini la bellissima lingua madre, della quale voi foste sempre così egregio e valente coltivatore. Ma soprattutto gradite ve ne prego, pregiatissimo Signor Consigliere, gli ossequiosi ed umilissimi sentimenti dell' ingenua mia gratitudine, rispettosa osservanza e perfetta considerazione, PREFAZIONE Un auteur à genoux dans une humble préface Au lecteur qu'il ennuie a beau demander grace. BOIL. sat. IX. Esempio unico, a mio credere, tra le Nazioni oggi porge al l'Europa e forse al mondo tutto l'Italia nell'uso ch'ella fa in parecchie provincie di particolari dizionarj delle sue varie favelle, i quali facendo l'ufficio d'interpreti insegnano a tutti i figli di lei quella lingua, la quale comecchè italiana, tuttavia non si parla dagl' Italiani universalmente. E per vero dire, qualunque sia la cagione per la quale, siccome è diversa negli uomini la fisonomia, così sia pur differente tra città e città, villa e villa, e direi quasi tra contrada e contrada il linguaggio del volgo, certo è che di questi linguaggi si trovano traccie e fra le più culte nazioni e da tempi antichissimi, d'onde venne la necessità. de' rispettivi vocabolarj, i quali agli studiosi ed a'popoli queste varie favelle insegnassero. L'applauso perciò meritaronsi que valentuomini che concepirono i primi sì utile divisamento. Ma dopo che il sommo Alighieri coll'acre suo ingegno mostrò l'uso maravi glioso che per la forza e per l'efficacia d'una robusta eloquenza far si potea de' modi popolari, videro gli uomini di senuo quanto vantaggio poteva recare ed al progresso della lingua ed al bello stesso dell'arte uno studio severo e profondo anche dei dialetti di lei; e quindi il Muratori e il Cesarotti fra gli altri, raccomandarono di farne uno studio, e di tesserne dizionarj. Questa nobile impresa fu già eseguita in molte illustri città, Ferrara cioè, Napoli, Venezia, Torino e Milano, e in molte pure con opere più volte impresse. Ed a buon dritto, poichè s'egli è vero che i progressi della lingua sieno sempre in proporzione di quelli dello spirito ( in un secolo specialmente in cui i lumi e le scienze avanzaron di tanto, e di tanto si accrebbero le umane cognizioni, e sì numerose scoperte hanno fatto e la filosofia e le arti, che tanto i confini estesero dell'umano sapere) ragion volea che la lingua quasi cemento di questo grande edifizio ricevesse essa pure un favorevole impulso, e camminasse del pari coll' altre cognizioni, che doveansi per essa manifestare, In fatti se si osservino i tempi in cui fiorirono tutte le lingua |